Forum “La città dei diritti e dell’inclusione: riflessione sulle politiche sociali” – Cosolini: «Le politiche sociali non sono un lusso»

L’ultimo forum di approfondimento sul programma di Roberto Cosolini candidato sindaco di Trieste prima della sua presentazione ufficiale, calendarizzata per giovedì 14 aprile alle 18 presso la Sala Tergeste del Savoia Hotel, ha per oggetto una tematica molto attuale. Si parla infatti de “La città dei diritti e dell’inclusione: riflessione sulle politiche sociali” per far sì che Trieste diventi più aperta e più giusta.
Si parte dalla necessità di un cambio di metodo rispetto all’amministrazione in scadenza, che non è riuscita a proporre una strategia politica di ampio respiro, ma si è limitata ad amministrare – di fatto depauperando – un “patrimonio” ritenuto per molti aspetti invidiabile.
Riprendendo una frase di don Ciotti, Cosolini sostiene come sia «doveroso cambiare l’approccio delle politiche sociali, dando più spazio ai diritti e alla giustizia e meno alla solidarietà». E continua:«Bisogna comprendere come le politiche sociali non siano un lusso, bensì un ambito prioritario per la vita delle persone e di conseguenza dell’amministrazione. Non è ammissibile che il volontariato sia chiamato ad agire in sostituzione e non a complemento dell’attività del pubblico».
Il circolo vizioso delle gare a ribasso e la macelleria finanziaria cui è stato sottoposto il settore sociale hanno ridotto l’attività delle associazioni e delle cooperative, ampliando la fetta di cittadini che necessitano di assistenza.
E allora la ricetta di Cosolini per invertire marcia parte dalla volontà di creare una visione nuova per le politiche sociali che abbracci tutti i campi dell’amministrazione comunale e non sia demandata a un solo assessorato. «L’obbiettivo è creare una sorta di “Piano Regolatore del Sociale” che integri i diversi campi dell’azione del Comune» ha affermato Cosolini «Piano casa, sanità, urbanistica, piano del traffico, educazione sono settori che ineriscono al sociale e vanno coordinati per migliorare la qualità della vita dei triestini».

Forum “Risorse ed Opportunità per la Città della Cultura” – Cosolini:«Trieste deve riconquistarsi un ruolo internazionale»

Ridare nuovamente un ruolo internazionale alla cultura e alla produzione culturale triestina: è questo l’obiettivo del candidato sindaco Roberto Cosolini, che ha incontrato il variegato mondo degli “addetti ai lavori” durante il Forum intitolato “Risorse ed Opportunità per la Città della Cultura”, tenutosi lunedì 4 presso il Teatro dei Fabbri con inizio alle ore 17. A introdurre il dibattito la Presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat, che ha delineato competenze e lavoro svolto dall’amministrazione provinciale: recupero del teatrino dell’ex Opp, nascita della Casa del Cinema, mostre come quella di Spacal o Unica solo per citare degli esempi.
«In questi ultimi dieci anni la vita culturale triestina è stata mortificata, negandole quella sua innata apertura verso il suo universo di riferimento, che è tracciato dalle rotte delle navi e dei mercanti, dalla sua vicenda di città di confine, dal suo essere anello e cerniera tra mondo occidentale e orientale» ha sintetizzato Cosolini «La cultura a Trieste ha una storia e una vivacità tali da non poter essere guardata da un’unica angolatura». Il riferimento è alla visione tutta nazionalista che ha improntato l’assessorato attuale.
Le proposte del candidato sindaco partono da un assunto chiaro:«Il Comune ha il compito di tracciare la linea di indirizzo e di coordinare le realtà che operano con competenza e professionalità sul territorio, favorendo le sinergie e promuovendo il patrimonio culturale della città come un variegato spettro di offerte, quando non un singolo “grande evento”. La politica culturale del Comune, in compatibilità e sintonia con quanto di buono fatto dalla Provincia in questi anni, deve essere innanzitutto il riflesso di un cambio di atteggiamento nei confronti delle iniziative più importanti, che l’amministrazione locale deve supportare e promuovere, favorendo un significativo e reale coinvolgimento della popolazione e del territorio. Fornendo un contesto propizio a tali eventi, infatti, la cultura può essere sempre più volano anche per il turismo, apportando nuova linfa a settori come il commercio e la ristorazione».
L’ampio dibattito ha toccato temi come la necessità di una calendarizzazione precisa degli appuntamenti per evitare dannose sovrapposizioni; è stato ribadito il problema della carenza di spazi ed è stata caldeggiata la nascita di uno sportello per l’aiuto alla compilazione dei contributi e la segnalazione di bandi, concorsi e fondi (anche a livello comunitario). Più volte è ritornata l’immagine di Trieste letteraria come possibile “brand” della città.
«La cultura nella sua globalità ha bisogno di stanziamenti» ha commentato Cosolini «ed è inammissibile che i fondi europei – spesso riservati a iniziative di tutela e promozione del patrimonio – cui Trieste ha avuto accesso nel 2010 abbiano raggiunto la risibile somma di 25.000 euro. La nostra città merita di più».
«Serve» conclude Cosolini «riproporre a Trieste un grande evento, dopo l’inopinata cancellazione di Fest, e va ridata dignità ad una rete museale di qualità, oggi penalizzata da scelte discutibili di oscuramento. Il patrimonio culturale del Comune è un valore – penso anche alla Biblioteca civica e al sistema bibliotecario in generale – che in questi anni non è stato sostenuto, nonostante la nostra Biblioteca civica sia una realtà primaria a livello nazionale».

Curiamoci della salute: cittadini e professionisti al centro del sistema sanitario

Martedì 5 aprile alle ore 16.00, presso la Sala Vulcania 1 della Stazione Marittima, Roberto Cosolini promuove l’incontro: Curiamoci della salute: cittadini e professionisti al centro del sistema sanitario – Forum Assistenza e giovani professioni sanitarie
La sanità regionale è ai primissimi posti non solo per l’andamento dei conti pubblici, ma soprattutto per i risultati di salute conseguiti: nonostante tutto ciò, l’Assessore Kosic la penalizza, decidendo di tagliarne pezzi importanti.
Combattere i disservizi crescenti per i triestini, sviluppare le professioni sanitarie ed esercitare fino in fondo la funzione di Autorità garante della salute dei cittadini sono i compiti di un futuro Sindaco.
Durante l’incontro il candidato sindaco Roberto Cosolini dibatterà su questi temi con i rappresentanti di Collegi, Ordini, Associazioni professionali, operatori, organizzazioni sindacali e cittadini.

Le proposte di Roberto Cosolini per la crescita di Trieste «Città del Turismo»

Evitare di creare doppioni, puntare a valorizzare le realtà virtuose esistenti condotte da professionisti, costruire una regia efficace d’impianto politico e lasciare al manager privato la gestione di progetti concreti che nascano dall’esperienza maturata sul campo. E ancora la creazione di attrattori e la spinta sulla cultura dell’accoglienza.
Sono questi i temi dai quali è mosso un dibattito ampio e articolato affrontato da Roberto Cosolini e da un nutrito gruppo di addetti ai lavori in ambito turistico, primi tra tutti il Presidente della Camera di Commercio Antonio Paoletti e il Presidente di Promotrieste Guerrino Lanci.
Roberto Cosolini inaugura con “La Città del Turismo” la serie di focus tematici su parti di quel programma che è ormai in fase di rifinitura e che verrà presentato alla cittadinanza il 12 aprile. Un programma partecipato e di cui i focus sono una “coda” ad appuntamenti già avuti in questi mesi di campagna pre-elettorale. Incontri nei quali ricevere quindi, ma anche confrontarsi su alcune suggestioni per sostanziare una cornice ben chiara.
Il candidato sindaco indica la via, sottolineando l’importanza dell’integrazione dei valori turistici che Trieste è in grado di offrire – Carso, mare, architettura, rete museale, produzione culturale per citarne alcuni –, per rendere attraente l’immagine di Trieste:«Accanto a un tessuto ricco» afferma Cosolini «è necessario aggiungere la capacità catalizzatrice di qualche grande evento. Cito un festival dell’editoria scientifica come Fest – inopinatamente tagliato dalla giunta regionale – che nella sua breve vita ha invece avuto l’abilità di non essere una voce isolata, ma ha saputo raccogliere attorno a sé l’arte contemporanea, la musica, il teatro».
A Cosolini fanno eco Vittorio Torbianelli, Francesco Comotti e Fabio Samec, chiamati a declinare ciascuno a seconda della propria esperienza professionale la visione del turismo che il futuro sindaco sarà chiamato a dare.
Emergono la necessità per Trieste di muoversi in maniera dinamica su un mercato ormai inevitabilmente internazionale con una propria immagine, con un preciso calendario di eventi e soprattutto con una voce unica.
«Trieste è una città dove gli attori del mondo turistico e culturale non dialogano a sufficienza e dove troppo spesso uno non sa quello che sta realizzando l’altro» ha concluso Cosolini «in tempi di ristrettezze di risorse abbiamo il dovere morale di non sperperare denaro pubblico e focalizzare i nostri sforzi verso obiettivi chiari e perseguibili: vogliamo puntare sul centro congressi? Vogliamo vagliare seriamente il progetto del Parco del Mare? A fronte di una precisa valutazione del piano economico è necessario dare il via alla realizzazione e avere tempi certi per il ritorno degli investimenti».

Le proposte di Roberto Cosolini per lo sviluppo del Porto

Dopo l’incontro di lunedì incentrato sul turismo, Roberto Cosolini punta dritto su uno dei temi caldi della campagna e lo fa nel secondo forum programmatico intitolato “Rilanciare la funzione internazionale di Trieste: strategia generale e sviluppo del porto”, tenutosi all’Urban Hotel Design.
Forte dell’ampio dibattito già innescato in questi mesi di campagna elettorale, il candidato sindaco del centro sinistra non ha dubbi sui responsabili di questa situazione di stallo e sulle priorità d’azione.
«Trieste non può accettare di perdere un investimento imponente come quello di Unicredit» ha tuonato Cosolini «Finiti gli annunci roboanti, il Ministro Frattini è sparito colpevolmente, lasciandoci senza una chiara indicazione su qual è il sistema dell’Alto Adriatico voluto dal Governo. Come se non bastasse Regione e Comune sono volati a Roma più per garantirsi e spartirsi poltrone, che per pensare al bene dei cittadini. La funzione internazionale di Trieste – in tutti gli ambiti – ha bisogno di collegamenti. Siamo isolati e in questo isolamento ci sono pesanti responsabilità del centro destra nazionale, regionale e locale».

La volontà da parte del candidato sindaco è chiara: puntare tutto sugli investimenti nelle infrastrutture per far sì che il Porto possa ancora essere considerato appetibile.
Le urgenze si contano sulle dita di una mano e Cosolini le inanella:«Attuazione delle opere del Piano regolatore varato da Boniciolli (e in particolare raddoppio del Molo VII e piattaforma logistica), accordo con Ferrovie e Regione per il potenziamento dell’attuale collegamento ferroviario, che con investimenti contenuti è in grado di arrivare a trasportare un milione di teu all’anno (quasi 4 volte il volume attuale), abbattimento delle tariffe ferroviarie anche grazie al superamento del monopolio della gestione dei trasporti, creazione della zona retroportuale a Fernetti o Prosecco, magari anche in parziale regime di punto franco, incentivi sugli accordi con gli spedizionieri locali e internazionali e, infine, la realizzazione di un sistema portuale con unica Authority fra Trieste e Monfalcone, che potrebbe addirittura preludere a una fusione amministrativa delle due province».

La città del Turismo: il primo forum tematico sul programma di Roberto Cosolini

Foto di Eric Medvet

Lunedì 28 Marzo, ore 17.00, Teatro dei Fabbri, via Dei Fabbri 2/a

Far crescere Trieste come meta turistica, riconoscere le sue peculiarità, dotarla di maggiori attrattori, migliorare insieme la sua immagine.
Nell’ottica della costruzione di un programma partecipato il candidato sindaco Roberto Cosolini ha il piacere di invitare tutti i cittadini interessati al forum tematico “La Città del Turismo”, nel quale gli operatori di settore e gli altri soggetti interessati potranno ascoltare le linee guida della futura attività dell’amministrazione comunale, porre domande ed esprimere le proprie proposte su un asset fondamentale per lo sviluppo della nostra città.