Forum “Risorse ed Opportunità per la Città della Cultura” – Cosolini:«Trieste deve riconquistarsi un ruolo internazionale»

Ridare nuovamente un ruolo internazionale alla cultura e alla produzione culturale triestina: è questo l’obiettivo del candidato sindaco Roberto Cosolini, che ha incontrato il variegato mondo degli “addetti ai lavori” durante il Forum intitolato “Risorse ed Opportunità per la Città della Cultura”, tenutosi lunedì 4 presso il Teatro dei Fabbri con inizio alle ore 17. A introdurre il dibattito la Presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat, che ha delineato competenze e lavoro svolto dall’amministrazione provinciale: recupero del teatrino dell’ex Opp, nascita della Casa del Cinema, mostre come quella di Spacal o Unica solo per citare degli esempi.
«In questi ultimi dieci anni la vita culturale triestina è stata mortificata, negandole quella sua innata apertura verso il suo universo di riferimento, che è tracciato dalle rotte delle navi e dei mercanti, dalla sua vicenda di città di confine, dal suo essere anello e cerniera tra mondo occidentale e orientale» ha sintetizzato Cosolini «La cultura a Trieste ha una storia e una vivacità tali da non poter essere guardata da un’unica angolatura». Il riferimento è alla visione tutta nazionalista che ha improntato l’assessorato attuale.
Le proposte del candidato sindaco partono da un assunto chiaro:«Il Comune ha il compito di tracciare la linea di indirizzo e di coordinare le realtà che operano con competenza e professionalità sul territorio, favorendo le sinergie e promuovendo il patrimonio culturale della città come un variegato spettro di offerte, quando non un singolo “grande evento”. La politica culturale del Comune, in compatibilità e sintonia con quanto di buono fatto dalla Provincia in questi anni, deve essere innanzitutto il riflesso di un cambio di atteggiamento nei confronti delle iniziative più importanti, che l’amministrazione locale deve supportare e promuovere, favorendo un significativo e reale coinvolgimento della popolazione e del territorio. Fornendo un contesto propizio a tali eventi, infatti, la cultura può essere sempre più volano anche per il turismo, apportando nuova linfa a settori come il commercio e la ristorazione».
L’ampio dibattito ha toccato temi come la necessità di una calendarizzazione precisa degli appuntamenti per evitare dannose sovrapposizioni; è stato ribadito il problema della carenza di spazi ed è stata caldeggiata la nascita di uno sportello per l’aiuto alla compilazione dei contributi e la segnalazione di bandi, concorsi e fondi (anche a livello comunitario). Più volte è ritornata l’immagine di Trieste letteraria come possibile “brand” della città.
«La cultura nella sua globalità ha bisogno di stanziamenti» ha commentato Cosolini «ed è inammissibile che i fondi europei – spesso riservati a iniziative di tutela e promozione del patrimonio – cui Trieste ha avuto accesso nel 2010 abbiano raggiunto la risibile somma di 25.000 euro. La nostra città merita di più».
«Serve» conclude Cosolini «riproporre a Trieste un grande evento, dopo l’inopinata cancellazione di Fest, e va ridata dignità ad una rete museale di qualità, oggi penalizzata da scelte discutibili di oscuramento. Il patrimonio culturale del Comune è un valore – penso anche alla Biblioteca civica e al sistema bibliotecario in generale – che in questi anni non è stato sostenuto, nonostante la nostra Biblioteca civica sia una realtà primaria a livello nazionale».

One thought on “Forum “Risorse ed Opportunità per la Città della Cultura” – Cosolini:«Trieste deve riconquistarsi un ruolo internazionale»

  1. Buongiorno,
    vista l’importanza sempre maggiore dell’intervento privato nella cultura e nello sport, non si
    potrebbe cercare di coinvolgere in qualche modo Generali (l’unica grande azienda cittadina)
    nella gestione di Verdi, Rossetti e spettacoli al Castello di SAn Giusto e nella loro promozione e
    magari anche per assistere le realtà degli sport minori?
    Saluti

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