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Il mio impegno per la sanità, il lavoro e le prospettive di Trieste. Perché ti chiedo di votarmi
Care amiche, cari amici,
si conclude oggi una campagna intensa e bella. Bella perché ho promosso diversi incontri pubblici sui temi più significativi per il nostro territorio, la sanità, l’ambiente, il lavoro, le prospettive di Trieste, e ho potuto così dialogare con tante e tanti di voi.
E poi ci sono stati i numerosissimi colloqui nelle strade e nelle piazze, distribuendo materiale: un’altra occasione preziosa per ascoltare esigenze e punti di vista, parole di incoraggiamento, e anche critiche…
È sempre un’emozione anche il semplice scambio di un saluto o di un sorriso, perché ridà senso a un’idea di politica basata sull’agire “insieme”, sul cercare di cambiare le cose insieme, per poter costruire una società più giusta e con più diritti, per tutti.
Proprio perché questa è la mia idea di politica, quella che mi appassiona e mi accompagna da tutta la vita, anche questa volta niente fuochi d’artificio, niente slogan a effetto, niente promesse mirabolanti. Forse in questo sono “fuori moda”, ma mi piace promettere solo ciò che posso mantenere, cioè impegno, coerenza, passione, ricerca delle soluzioni.
Posso quindi assicurare impegno e lavoro:
per difendere e valorizzare la sanità pubblica e con essa il diritto di tutti alla miglior salute possibile
per investire sulla sostenibilità e affrontare con decisione la crisi ambientale
per la mia città, Trieste, che vorrei aperta, pronta a cogliere le sue opportunità di città di mare e di innovazione, proiettata a svolgere una funzione internazionale, capace di attrarre e trattenere i giovani.
Per questo mi candido e sostengo Massimo Moretuzzo presidente della Regione.
Vi ringrazio per l’attenzione e per il sostegno che spero vorrete darmi, barrando il simbolo del PD e scrivendo a fianco COSOLINI.

CITTÀ CON L’UNIVERSITÀ O CITTÀ UNIVERSITARIA…
…non sono la stessa cosa. E mi viene in mente un titolo del mio programma amministrativo del 2011 quando mi proponevo di far evolvere una città con il mare in una “Città di Mare” intendendo con questo una valorizzazione di tutte le potenzialità legate alla nostra fortunata collocazione. E a partire dalla svolta al Porto ritengo di aver avviato questa evoluzione, tuttora in corso.
Allo stesso modo sono convinto che Trieste sia una città con l’università ma che dovrebbe diventare una Città Universitaria e ne ho parlato in questi giorni con alcuni giovani del nostro Ateneo.
Una Città Universitaria scommette su questa vocazione per attrarre giovani a studiare per poi offrire loro l’opportunità di rimanerci o comunque per mantenere un legame.
Alcune azioni in questo senso:
-estendere l’offerta formativa in lingua inglese in modo da attrarre giovani provenienti da altri Paesi, oltre che docenti
-promuovere la possibilità di studiare a Trieste nei paesi del Centro e del Sud-est d’Europa in modo da diventare il luogo dell’alta formazione dei giovani di quei Paesi ( vocazione naturale di Trieste )
-estendere l’offerta di servizi a disposizione della popolazione studentesca
-destinare spazi urbani a luoghi di studio ma anche di organizzazione di attività culturali e del tempo libero rivolte ai giovani
-promuovere il “fare comunità “ nell’ambito dell’Ateneo e soprattutto nell’integrazione, con progetti mirati nel campo culturale , del volontariato e dell’ associazionismo, fra studenti e cittadini dei vari rioni di Trieste.
Queste sono solo alcune delle azioni e le approfondiremo in un apposito incontro. Molte esperienze ci dicono poi che le città universitarie attirano imprese, interessate alla qualità delle risorse umane, e si generano nuove buone possibilità di lavoro e quindi di vita.
No all’ovovia e tante proposte
Bello e partecipato l’incontro a Opicina sulla mobilità. Riassumo i punti essenziali/
1) abbiamo ribadito il NO all’OVOVIA, progetto costoso, non sostenibile economicamente, impattante dal punto di vista ambientale e inefficace per affrontare il problema della penetrazione da nord in città. Grazie a William Starc per il contributo che ha dato alla discussione
2) abbiamo ricostruito la vicenda del tram di Opicina, fermo da quasi 7 anni, una vicenda caratterizzata da annunci a vuoto ed errori macroscopici, con lavori trascinati nel tempo e non accurati L’auspicio è che riparta prima possibile anche se non risulta ancora presentata all’ANSFISA la documentazione necessaria per ottenere la licenza d’esercizio
3) abbiamo ribadito come il patrimonio di rotaie esistenti potrebbe essere utilizzato per il trasporto persone: questo era il senso della sperimentazione a suo tempo promossa dalla mia Amministrazione con il trenino in Porto Vecchio. Certo andrebbe usato il collegamento da Campo Marzio via Rozzol a Opicina e poi fino a Sezana. Potrebbe essere un’alternativa, certo più fruibile lungo tutto l’anno rispetto all’ovovia, per arrivare in 20 minuti da Opicina in centro città. Ma in prospettiva( la rotaia consente di arrivare in prossimità di Muggia) potrebbe anche collegarci con Capodistria.
4)Anche per la galleria di circonvallazione( Campo Marzio, Largo Mioni, piazza Volontari Giuliani , Stazione Centrale , sarebbe utile uno studio di fattibilità per un utilizzo come trasporto urbano passeggeri.
Trieste: la città in bilico
Trieste è scesa sotto i 200.000 abitanti e appare sospesa tra declino e indiscutibili opportunità.
Certo non bastano annunci trionfalistici e qualche operazione immobiliare.
Una potenziale centralità è stata riacquistata (allargamento dell’Europa, rilancio del Porto…) ma su questo occorre investire e per questo servono visione, strategia, scelte conseguenti. Ma questa strategia non si vede.
Trieste deve essere una città che investe in imprese innovative e quindi con un piano per attrarre e trattenere talenti.
In questo voglio continuare a mettere il mio impegno e la mia passione per contribuire a estendere diritti ed opportunità
La Politica è prima di tutto questo lavorare per le disuguaglianze e costruire insieme una società più giusta
Queste e non solo in questo video disponibile sul mio canale YouTube
PORTO VECCHIO e il rischio di perdere una grande occasione
Esistono possibili alternative al progetto dell’ovovia?
Sanità: il rischio di non cogliere le cause dei problemi che stiamo vivendo, e quindi di allontanarne la soluzione
“ROBY MA CHI TE LO FA FARE! Vedi pure quanti,quando parli di SANITÀ, danno tutte le colpe a Serracchiani e al PD….. Lascia stare, non replicare, tieniti fuori! Anzi: se prendi le distanze magari qualcuno di quelli ti vota”
Già, ma la questione non è la difesa di Serracchiani , può difendersi da sola, semmai il fatto che si rischia di non cogliere le cause dei problemi che stiamo vivendo, e quindi di allontanarne la soluzione
E poi, onestamente, di ciò che conviene me ne è sempre fregato poco o nulla, mentre mi interessa molto ciò che ritengo giusto.
E allora non lascio perdere e dico: magari la precedente giunta di centro sinistra avrà commesso anche degli errori (chi non li fa )ma oggi i cittadini devono giudicare questi 5 anni e determinare i prossimi 5.
E QUINDI DI CHI È LA RESPONSABILITÀ SE:
1. nel 2022, avendo 1080 milioni in più a disposizione, la Giunta di centrodestra del FVF ne ha destinato solo il 20% ad una sanità pur al collasso
2. Nel 2021, seconda ondata Covid, il FVG ha il più alto tasso di mortalità fra le regioni italiane, il doppio della Liguria, che per capirci è più anziana di noi
3. Nel mancato rispetto dei tempi previsti per legge per garantire le visite specialistiche ambulatoriali andiamo peggiorando: se paragoniamo l’ultimo anno pre covid, il 2019 con i successivi, vediamo che nel 2020 eravamo terzi fra le regioni italiane come percentuale di prestazioni in meno, nel 2021 siamo scesi all’ottavo posto, nel 2022 siamo invece al 18mo!
4. Nel 2021 siamo 14mi, non proprio bene, fra le regioni italiane quanto a tempestività nei tempi degli interventi chirurgici per tumori maligni
5. Infine si parla di fuga dei professionisti dalla sanità pubblica: nel 2021/2022 siamo la peggior regione italiana quanto a fughe dalle scuole di specializzazione: 295 posti su 827 fra quelli banditi o non vengono assegnati o vengono abbandonati dagli specializzandi, quindi il 36%. Come dire: perdiamo attrattività, adesso non nel 2017!
Qualcuno, sono certo, ripeterà “colpa del PD, della Serracchiani e di Speranza” ma i dati che ho citato, negativi, e non sono gli unici, riguardano la gestione degli ULTIMI CINQUE ANNI, e in questa regione.
Basta che lo colga chi è in buona fede, degli altri non mi interessa.
SANITÀ: LE OCCASIONI MANCATE IN 5 ANNI E LE PROPOSTE PER RILANCIARE LA SANITÀ PUBBLICA
Certo la SANITÀ è stata sconvolta dappertutto dalla pandemia, e molti dei problemi sono comuni ad altre regioni, ma gli errori nella sua gestione in FVG negli ultimi 5 anni vanno al di là dell’emergenza.
La Giunta Fedriga disponeva di risorse mai viste in passato e avrebbero potuto investire per rilanciarla, ma così non è stato.
E ci si rifiuta soprattutto di riconoscere i pesanti problemi, preferendo autocelebrarsi magari prendendo i “dati comodi” qui e lì dagli studi sul settore che però dicono molto altro.
Nel frattempo: i Pronto Soccorso allo stremo, le liste di attesa che si allungano, il personale in fuga, i servizi ospedalieri e territoriali in grande difficoltà, nonostante l’impegno di chi ci lavora.
Nell’incontro pubblico che si è svolto venerdì 24 febbraio alla Sala Xenia siamo partiti proprio dalla denuncia di ciò che non va per arrivare alle proposte, dialogando con professionisti e cittadini.
Sono intervenuti:
Alberto Peratoner, Presidente regionale AAROI EMAC
Lorenzo Cociani, Segretario regionale del Sindacato Medici Italiani.
Mi candido alle elezioni regionali del 2 e 3 aprile: i perchè di questa scelta
LEGGE REGIONALE SUI CAREGIVER: UN BUON INIZIO!
Incontro di presentazione bilancio di mandato
Lunedì 6 febbraio, durante un incontro pubblico presso la sala “Piccola Fenice”, intervistato dalla giornalista Paola Bolis, ho raccontato i miei 5 anni di lavoro in Consiglio Regionale.
Abbiamo parlato di Sanità, di Ambiente e abbiamo ovviamente discusso di Trieste, con un occhio rivolto agli impegni politici che ci aspettano.
Ringrazio ancora una volta le tante persone che hanno partecipato.
Per chi non fosse riuscito ad intervenire e per chi fosse interessato, ricordo che il video dell’intervista è disponibile sul mio canale YouTube al link https://youtu.be/THdbLL01POs