10.000 cittadini firmano un appello al Presidente della Regione a difesa della sanità territoriale pubblica a Trieste ma non riescono ad illustrare al Presidente i motivi di preoccupazione e le richieste di rafforzare la sanità territoriale facendo leva sui distretti e sulle innovazioni introdotte dal PNRR, oltre che di garantire strumenti di informazione e di partecipazione dei cittadini: da questa constatazione prende il via la mozione, che mi vede promotore e che ha avuto l’adesione anche di Andrea Ussai e di Francesco Russo, e che riprende le principali richieste su cui il Coordinamento per la difesa della sanità pubblica di Trieste ha raccolto un’adesione di cittadini cosi ampia e significativa.
Dal momento che il Presidente Fedriga non ha ritenuto di ascoltare la delegazione dei firmatari ho ritenuto di portare in aula con una mozione quelle richieste in modo che la Giunta debba ascoltare e rispondere, per nostro tramite, ai 10.000 cittadini. Indisponibilità al dialogo, consegna del silenzio, scelte confuse e preoccupanti sono tratti costanti della conduzione politica della sanità regionale in questi anni. Ma stiamo parlando di un servizio fondamentale, che impegna più del 60% del bilancio, su cui i cittadini hanno il diritto di far sentire le loro preoccupazioni e di chiedere garanzie di tutela e rafforzamento della sanità pubblica, nella direzione indicata fra l’altro anche dal PNRR e che l’esperienza triestina dei distretti, oggi messa in discussione dall’atto aziendale, ha saputo anticipare.
Ne discuteremo in aula e vi riferirò le risposte.