LA VOLTA BUONA…

Ho conosciuto Zeno D’Agostino, dopo che persone affidabili me ne avevano parlato, a un convegno a Monaco nel luglio scorso con 250 operatori bavaresi che affrontava proprio il rapporto tra Baviera e sistema portuale e logistico del Nord Italia: io ero stato chiamato a parlare di Trieste e del nostro porto e avevo riscontrato il permanere dello storico interesse dell’economia bavarese nei confronti del nostro scalo, corroborata anche dalla crescita dei traffici su questa rotta, resa possibile da buoni servizi ferroviari e dall’intraprendenza dei nostri operatori. Ma in quell’occasione avevo potuto constatare la generale stima degli operatori internazionali verso D’Agostino, confermata poi da numerosi riscontri anche con gli operatori nazionali della logistica.

I successivi colloqui con il nuovo commissario mi hanno ulteriormente rafforzato nell’idea che fosse la persona giusta e perciò l’ho indicato quale candidato alla Presidenza dell’Autorità Portuale, trovando da subito su questa ipotesi la condivisione di Debora Serracchiani.

L’elenco delle cose da fare per valorizzare le potenzialità del Porto affinché ritorni a essere uno dei fattori di sviluppo e di futuro per Trieste è certamente lungo  (semplificazione della manovra ferroviaria, potenziamento del polo ferroviario, Piano Regolatore, fluidificazione dei corridoi verso i nostri mercati di riferimento come Baviera , Austria ecc…) e senz’altro ci ritorneremo.  Zeno per affrontarlo dovrà portare quell’aria nuova che da troppo tempo il Porto di Trieste attende: e per fare ciò potrà contare su tutti noi. Lavoreremo insieme e in questo lavoro ci sarà da avviare, anche e subito, quel grande progetto che si chiama Porto Vecchio.

RINASCITA DELL’EX SILOS: POLO POLIFUNZIONALE DA 120 MILIONI DI EURO

Preceduta da un affollato e proficuo incontro con gli operatori cittadini del settore turistico-congressuale, si è svolta in Municipio la conferenza stampa di presentazione del nuovo progetto per la completa ristrutturazione e “rinascita” dell’ex Silos di piazza Libertà quale nuovo grande “centro multifunzionale” cittadino nell’ambito del quale collocare anche l’atteso nuovo Centro Congressi, di dimensioni finalmente adeguate alle esigenze attuali e alle prospettive future di Trieste.
Presenti, accanto al Sindaco Cosolini, l’Assessore comunale allo Sviluppo Economico Edi Kraus, il consigliere delegato della Silos S.p.A. Attilio Grazioli – società come noto costituita dalle Coop Nord Est e dalla controllata UNIECO soc. coop. di costruzioni edili – e l’autore del progetto architetto Aldo Pavani, l’incontro è stato introdotto dallo stesso Sindaco che ha parlato di “una grande opportunità per la ripresa complessiva della città” e di “una struttura che con il suo ‘mix’ di funzioni – commerciale, congressuale, alberghiera, di intrattenimento, tempo libero, ‘fitness’ e ristorazione – potrà risultare fortemente attrattiva, assumendo poi un ulteriore valore ‘strategico’ in tal senso – ha osservato Cosolini – nel quadro del percorso avviato con la sdemanializzazione dell’adiacente area del Porto Vecchio. In ogni caso – ha concluso il Sindaco -, per un preciso accordo tra il Comune e la Silos S.p.A., la realizzazione del nuovo Centro Congressi rappresenterà la prima parte dei lavori previsti.”

E’ seguita l’illustrazione del progetto che, in sintesi, prevede – come ha spiegato l’architetto Pavani – la costruzione di un parcheggio interrato che, assieme a uno “all’aperto”, potrà ospitare fino a 825 autovetture;
quindi – salendo verso l’alto – al piano terreno, il terminal autocorriere – che potrà anche venir direttamente connesso con il binario 1 della Stazione Ferroviaria dove arriveranno i treni dell’Alta Velocità -; l’ingresso del centro commerciale che si ‘svilupperà’ con negozi ed esercizi anche lungo una galleria con copertura in vetro, aperta quindi alla vista del cielo; il salone d’ingresso dell’albergo che si estenderà poi con le sue stanze nei piani superiori, nella parte del Silos rivolta verso il mare;  al primo piano (raggiungibile sia con scale mobili che fisse) ristoranti, negozi, un’ampia ”area wellness – fitness” con palestre, saune, idromassaggi ecc. e il Centro Congressi, quest’ultimo – è stato precisato – dotato di una sala principale per 1100 posti (eventualmente suddivisibile all’occorrenza in una serie di spazi minori), e due sale più piccole, una per 200 posti, l’altra per 100; al secondo piano (oltre, come detto, alle stanze dell’albergo sul lato mare), ancora luoghi di ristorazione e un ‘comparto’ per uffici e sedi diverse sul lato Stazione; al terzo piano ancora albergo e uffici.
Prevista anche una grande ‘piazza’ coperta collocata al centro del Silos, da utilizzare quale “terza sala” per specifiche manifestazioni e incontri, nonché altri spazi aperti minori, con l’ipotesi pure di un “giardino d’inverno”.

Il tutto – ha precisato il rappresentante della Silos S.p.A. – per un investimento complessivo di circa 120 milioni di Euro, sulla base di un progetto che ha visto anche delineare alcune necessarie e puntuali modifiche rispetto al ‘disegno’ originario del 2003 e anche all’adattamento ulteriore del 2007, e che vede oggi concretizzarsi – ha tenuto a sottolineare Attilio Grazioli – anche “un percorso condiviso, di fondamentale evidente importanza, assieme alla Soprintendenza riguardo al vincolo monumentale dell’edificio; percorso che confidiamo potrà avere una rapida conclusione per quanto concerne le procedure autorizzative necessarie”.
Dal canto suo l’architetto Pavani ha rimarcato l’adeguatezza e la bellezza delle soluzioni scelte per la conservazione e/o il recupero delle pregevoli architetture della storica struttura triestina risalente al 1865 – allora sorta in relazione all’apertura del canale di Suez-; “struttura che – ha detto – oggi potrà ritrovare una nuova vitalità e una forte capacità attrattiva proprio grazie alla sua nuova natura di polo ‘multifunzionale’”.

Guarda il progetto

SOSTA E TRASPORTI AGEVOLATI PER AIUTARE IL COMMERCIO CITTADINO NEL PERIODO PRE-NATALIZIO

Il Comune di Trieste interviene per garantire ai cittadini e ai turisti, nelle prossime giornate pre-natalizie, una adeguata possibilità di parcheggio delle proprie vetture nell’area urbana, da effettuarsi in modo regolare e ordinato negli appositi spazi stradali e nelle strutture dedicate, ma nel contempo offrendo una serie di agevolazioni, interessando a tale scopo anche i titolari dei parcheggi privati. Inoltre, viene attivata con la Trieste Trasporti una proposta specifica per consentire l’effettuazione di corse gratuite sui propri mezzi, in particolare nella giornata di sabato 20, considerata tra le più “calde” di questo periodo riguardo all’afflusso di persone in centro per gli acquisti, nell’evidente intento di stimolare i cittadini a un uso preferenziale del mezzo pubblico così riducendo l’intasamento da automobili.

A illustrare le proposte messe in campo sono intervenuti il Sindaco Roberto Cosolini, l’Assessore comunale alla Pianificazione Urbana, Mobilità e Traffico Elena Marchigiani, l’Assessore Provinciale alla Pianificazione Territoriale, Viabilità e Trasporti Vittorio Zollia, il presidente della Trieste Trasporti Giovanni Longo, il direttore di Esatto Davide Fermo, il responsabile territoriale di Saba Italia Giulio Torres e diversi rappresentanti delle associazioni di categoria dei commercianti ed esercenti. Il Sindaco Cosolini in particolare ha sottolineato la disponibilità dimostrata dai gestori privati a operare con tariffe agevolate “in queste cruciali giornate dedicate agli acquisti natalizi”, così contribuendo al miglior funzionamento del complessivo “sistema” cittadino del traffico e della sosta e, contestualmente, anche al più che mai opportuno sostegno al nostro commercio. Invitando poi la cittadinanza a un uso più ampio dei mezzi pubblici (e in tal senso va in particolare la giornata di bus e tram gratuiti di sabato 20), “anche perché – ha osservato – Trieste dispone di un parco bus tra i più nuovi e funzionali d’Italia”. Il Sindaco ha anche ribadito la necessità di evitare, anche in queste giornate, la “sosta selvaggia” di auto e moto, “e non solo – ha detto – per non rischiare la multa, ma, ancor prima, pensando, con doveroso senso civico, pure alle altrui esigenze, quelle pubbliche in primo luogo; tenendo cioè presente come spessissimo la sosta fuori dagli appositi stalli si trasformi in un grande ostacolo alla normale circolazione generale e dei mezzi del trasporto pubblico in particolare, oltre a rallentare o addirittura impedire la normale raccolta dei rifiuti da parte dei mezzi dell’Acegas.” Dal canto suo, l’Assessore comunale alla Pianificazione Urbana, Mobilità e Traffico Elena Marchigiani ha ribadito come l’Amministrazione abbia puntato innanzitutto alla complementarietà di diversi provvedimenti, chiedendo a tutti i soggetti interessati di operare sia sul fronte del TPL, sia sulla razionalizzazione del traffico privato. Ha altresì rimarcato come tali provvedimenti vengano adottati anche per rispondere agli appelli rivolti in tal senso al Comune dalle associazioni dei commercianti e degli esercenti.

Ha sottolineato poi anch’essa l’adesione sensibile “a un’iniziativa che è di tutta la città” da parte dei titolari di parcheggi privati mentre anche il Comune fa naturalmente la sua parte mettendo a disposizione i parcheggi gestiti da Esatto. A tale proposito, da un punto di vista più tecnico, l’Assessore Marchigiani ha precisato come si sia scelto di puntare su alcune aree di parcheggio cosiddette “di cintura” (ovvero quelle site, oltre che in piazza Libertà, in piazzale Straulino e Rode verso la fine delle Rive, in via Capitolina e a San Giovanni) non proponendo invece volutamente agevolazioni nelle aree di sosta iper-centrali (Borgo Teresiano e analoghe) proprio per non attrarvi ulteriore traffico finendo per ulteriormente “caricare” il rischio di intasamenti. La relativa planimetria e tutte le informazioni verranno riportate anche sul sito della Retecivica, nella “pagina” della “Mobilità e Traffico”.Ognuno dei soggetti intervenuti (Torres, Longo e Zollia, Fermo) ha quindi illustrato le proprie “offerte” (vedi schema qui sotto allegato).  In particolare, per quanto concerne la Trieste Trasporti, il presidente Longo, nell’annunciare l’intera “giornata di bus gratis” di sabato 20 (che riguarderà – è stato precisato – anche le corse del Tram di Opicina), ha colto l’occasione per ricordare come per tutte le domeniche e le giornate festive (e quindi anche il 21, 25, 26 e 28 dicembre) sia già in vigore “di routine” il biglietto a prezzo normale ma con ‘validità prolungata’ fino a 4 ore. Ha infine accennato a un’ulteriore ipotesi di gratuità per la giornata di mercoledì 24, però ancora da verificare dal punto di vista della ‘sostenibilità’ del servizio in rapporto ai possibili affollamenti e alla disponibilità di mezzi e personale nella Vigilia di Natale. L’Assessore provinciale Vittorio Zollia ha ricordato il sollecito apporto della Regione – cui competono le decisioni sulle politiche tariffarie del Trasporto pubblico locale – nell’approvare l’iniziativa proposta dalla Trieste Trasporti, ringraziando di conseguenza i competenti funzionari e uffici dell’Ente.

Va da ultimo precisato che anche in questi ultimi due fine settimana dell’anno l’iniziativa cosiddetta dei “P Days”, ovvero la chiusura al traffico veicolare e la pedonalizzazione delle vie Mazzini e Imbriani (dalle ore 9 del sabato alle ore 20 di domenica), verrà confermata.

Ecco lo “specchietto” delle proposte di tariffe agevolate di parcheggio e di viaggio (TT):

TTP (parcheggi della Trieste Terminal Passeggeri)da sabato 20 a mercoledì 24, importo forfettario di 4 Euro per 12 ore al giorno al Molo IV.(rimane peraltro invariata la tariffa normale sulle Rive)

Saba Italia: da sabato 20 a mercoledì 24, dalle ore 13 alle 21, tariffa agevolata di 4 Euro complessivi, nei parcheggi del Silos, di via della Pietà, San Giacomo e Foro Ulpiano.

Parcheggi comunali di superficie (gestiti da Esatto) nelle giornate di sabato 20, lunedì 22, martedì 23 e mercoledì 24 (come d’uso, in tutte le giornate festive anche domenica 22 i parcheggi saranno gratuiti), le prime 2 ore saranno gratuite (mentre per quelle successive scatteranno le tariffe normali) nei seguenti parcheggi: – piazzale Straulino e Rode (sulle Rive), 90 posti auto, le prime 2 ore gratuite quindi la tariffa corrente di 0,60 Euro per ora;- piazza della Libertà, 31 posti auto, le prime 2 ore gratuite quindi la tariffa corrente di 1 Euro per ora;- via Capitolina, 26 posti auto, le prime 2 ore gratuite quindi la tariffa corrente di 1 Euro per ora;

In tal senso, chi vorrà fruire delle sole due ore gratuite potrà semplicemente optare per la nuova tariffa (gratuita) che sarà inserita come “Natalizia” nei parcometri. Chi invece ipotizzerà di parcheggiare per più tempo dovrà soltanto inserire il denaro aggiuntivo corrispondente al tempo eccedente le 2 ore. Così si otterrà il biglietto che certificherà sia la sosta gratuita (due ore) che quella aggiuntiva prolungata.

Sarà infine stabilita nelle stesse giornate di sabato 20, lunedì 22, martedì 23 e mercoledì 24 ma in questo caso anche di domenica 21 la sosta gratuita, dalle ore 16 alle 21, sul lastrico del parcheggio di San Giovanni (100 posti auto, dove di norma la sosta è a pagamento anche alla domenica). In questo caso il meccanismo sarà ancora più semplice in quanto all’uscita l’importo dovuto sarà semplicemente di 0 euro fino alle 5 ore.

Trieste Trasporti Viaggi gratuiti per tutte le corse di tutti i mezzi della TT (bus e Tram di Opicina) nell’intera giornata di sabato 20.

VISITA AL POLO NAUTICO: UNA BRILLANTE REALTA’ TRIESTINA

Il Sindaco Roberto Cosolini si è recato al canale navigabile nella zona industriale triestina, per una visita al Polo Nautico, cominciando di fatto un ulteriore ‘giro’ di sopralluoghi a importanti realtà cittadine, dopo aver recentemente svolto un ampio programma di visite a numerose scuole e altrettanti impianti sportivi. “ Ho voluto iniziare questo nuovo giro tra le aziende triestine dal “Polo Nautico” per due ragioni – ha dichiarato il Sindaco -. La prima perché io e Marino Quaiat parlammo della sua possibile realizzazione per la prima volta nell’autunno del 1995 e riuscimmo a inaugurarlo nella tarda primavera del 1998. Negli anni di mezzo ci sono stati la costituzione del gruppo, il progetto, le autorizzazioni, i finanziamenti eccetera, ma credo che sia un caso unico in una città in cui spesso i progetti o non si realizzano o servono almeno 15 anni per portarli a termine. La seconda perché a distanza di 16 anni le sei aziende che lo compongono rappresentano realtà di altissimo livello e specializzazione, riconosciute su scala mondiale, in tutti i settori della cantieristica navale, dalla realizzazione delle vele, tra le più richieste e affermate, ai maestri d’ascia, all’elettronica, all’assistenza per MegaYacht. Inoltre, partecipano addirittura a realizzare un prototipo di sottomarino per la Marina Americana. Ogni giorno queste aziende fanno i conti con le difficoltà che i piccoli imprenditori devono affrontare a causa delle crisi, della burocrazia e dell’elevata tassazione, però danno lavoro a più di 50 addetti e sono un segno evidente – per fortuna non sono i soli- che in questa città ci sono capacità, voglia di reagire e di crescere giorno per giorno.”

Il Polo Nautico di Trieste – che si trova sulla Riva Giovanni da Verrazzano 5, oltre all’Officina Navale Quaiat (il cui titolare, tra l’altro è arrivato secondo all’ultima edizione della Barcolana) – è composto dalla Quick Batten di Fabio Zettin, dalla Veleria Ullman Sails di R. Vencato e G. Faiman, l’Elettronica Navale di M. Calligaris, la Carpenteria Navale di Massimo Petronio e la MAGIC di Eva Balzano, e si estende su di 4200 mq coperti attrezzati e 10000 mq esterni per assistenza barche a vela e a motore.

APPROVATO IL NUOVO REGOLAMENTO DEL CANONE DI OCCUPAZIONE DI SPAZI E AREE PUBBLICHE (COSAP)

Approvato dal Consiglio Comunale di Trieste l’atteso Nuovo Regolamento per l’occupazione del suolo pubblico. La deliberazione, su proposta dell’Assessore al Demanio, Patrimonio e Lavori Pubblici Andrea Dapretto, è stata approvata a larga maggioranza, senza nessun voto contrario, e ciò anche grazie a un ampio e approfondito percorso di condivisione, sia con le categorie economiche che con i diversi gruppi consiliari di maggioranza e di opposizione.

Il nuovo Regolamento, basato su principi di innovazione, chiarezza applicativa e snellimento procedurale, coglie la necessità di dotare la cittadinanza di uno strumento più agevole e comprensibile, instaurando significative misure di agevolazione alle categorie economiche, in particolare edili e commerciali. “Un’importante riduzione dei tempi amministrativi – spiega l’Assessore Dapretto -, l’utilizzo di procedure semplificate, con l’ausilio di procedure telematiche, la riduzione delle tariffe di occupazione e delle eventuali sanzioni in caso di “abusivismo” o difformità, sostegno alle imprese, supporto a eventi di carattere locale, azzeramento dei canoni di occupazione per le riprese cinematografiche, l’impulso alla installazione di wi-fi e di distributori di carburante metano ed elettrico, meccanismi di rimborso per la restituzione di canoni per occupazioni non godute, sono alcune delle principali misure introdotte dal nuovo Regolamento.”

E sono dunque di piena soddisfazione della Giunta Municipale sia l’articolato e attento percorso compiuto che il più che favorevole esito “politico” del provvedimento. “Ritengo davvero – dichiara ancora Dapretto – che il nuovo Regolamento sia un ottimo strumento. Abbiamo saputo cogliere le istanze delle categorie che richiedevano all’Amministrazione uno sforzo per istituire strumenti agevolativi che possano aiutare in particolare ad “attraversare” il difficile momento economico incentivando lo sviluppo di iniziative e attività. Sono pienamente soddisfatto del rapporto che si è instaurato con le categorie, che hanno saputo comprendere le necessità del Comune ma che sono state anche un ausilio importante nella costruzione del Regolamento. Sono convinto insomma che il risultato ottenuto dia piena soddisfazione anche a loro. Laddove invece il vecchio Regolamento non dava chiarezza, era desueto e determinava condizioni sperequative che abbiamo saputo correggere.” E, portato positivamente a compimento questo “tassello” così significativo per le attività economiche della città, l’Assessore Dapretto e lo stesso Sindaco Cosolini hanno voluto comunemente ringraziare gli Uffici comunali competenti – e “in primis” il dirigente ing. Lorenzo Bandelli e il responsabile dell’Ufficio Occupazione Suolo Pubblico Giosuè Maiolino -, nonchè i rappresentanti di categoria, i consiglieri di maggioranza e opposizione e il presidente della Commissione consiliare Igor Svab, che tutti hanno con grande impegno collaborato per la buona riuscita di questa “operazione”.Ancora il Sindaco Cosolini ha tenuto ha sottolineare come si sia trattato di un lavoro complesso, ben fatto, ‘calibrato’e foriero di positivi sviluppi in tutti i suoi aspetti. “Tanto che – ha detto – esso non poteva che ricevere il consenso, o almeno la non contrarietà, persino delle opposizioni. Stando tutto ciò a dimostrare – ha concluso – che, più che ipotetiche ‘jota connection’, è la buona amministrazione e la capacità di elaborare provvedimenti validi per la città a far sì che anche forze politiche di diverso orientamento debbano necessariamente convergervi, nell’interesse di tutti i cittadini.” Le caratteristiche principali del nuovo Regolamento contemplano, tra l’altro, la riduzione dei tempi del procedimento, la revisione delle categorie tariffarie in relazione al mutato assetto del territorio, la riduzione delle sanzioni, misure per favorire gli interventi di riqualificazione edilizia ed energetica degli edifici e per sostenere i piccoli interventi edilizi, rimborsi del canone per le occupazioni non effettivamente godute, agevolazioni per i distributori di carburante (anche a metano o elettrici) e a favore della diffusione del Wi-Fi e altre misure ancora.

Prospetto riassuntivo

2014 UN ANNO DI CANTIERI. TRIESTE POSITIVA CONTROTENDENZA AL RESTO D’ITALIA

Trieste in forte e positiva controtendenza rispetto ad altre città e Comuni italiani per quanto concerne la capacità di programmare, assegnare e pagare opere pubbliche, individuando e “ritagliando” fra le pieghe e i pesanti limiti imposti dal Patto di Stabilità gli “spazi finanziari” e le risorse necessarie: è questa la lusinghiera constatazione che è stata espressa (e dettagliatamente motivata)  nel corso di una conferenza stampa in Municipio tenuta dal Sindaco Roberto Cosolini e dall’Assessore ai Lavori Pubblici, Territorio e Patrimonio Andrea Dapretto, presenti anche i capigruppo consiliari Marco Toncelli e Roberto Decarli, nonchè i presidenti dell’Associazione Costruttori Edili di Trieste Donato Riccesi e del CNA – Edili Nunzio Maglione.

In sostanza – ha spiegato il Sindaco, sviluppando un primo livello di riflessione riguardo alla capacità di effettuare e pagare le opere – nel corso del 2014 si sono potuti pagare lavori effettuati per 32 milioni, cioè a un livello di spesa inferiore di non più del 20% rispetto agli anni “pre-Patto”, e laddove, invece, la media degli altri Comuni italiani si è posizionata esattamente all’opposto, riuscendo cioè a effettuare e pagare opere per solo il 20% circa rispetto al passato precedente al Patto di Stabilità. Sempre in tal senso, per il 2015 si conta di poter pagare lavori fino a complessivi 45-48 milioni “con il che – ha detto Cosolini – quasi ritorneremmo alla situazione fisiologicamente ‘normale’ per le dimensioni di una città come Trieste, come nel periodo precedente al ‘Patto’”. Secondo aspetto, si è riusciti a reperire gli ulteriori “spazi finanziari” necessari per potervi inserire nuove opere per 32 milioni (avviate o da avviare nel 2015, delle quali diverse già appaltate e assegnate per 20 milioni).

Infine, per quanto riguarda le gare bandite nel 2014 (e in parte già esperite) esse consentiranno altre nuove aggiudicazioni, per 14 milioni (il triplo di quanto potuto fare nel 2013!), in particolare alle imprese di Trieste e della Regione (ciò anche avendo scelto di non privilegiare la prassi del “massimo ribasso”, essendosi invece attenuti a standard qualitativi più elevati). Mentre già nei primi mesi del 2015 partirà un’ulteriore significativa serie di bandi di gara, per almeno altri 16-18 milioni. “Tutto ciò – ha rimarcato il Sindaco Cosolini – grazie all’accortezza e all’attento, costante e qualificato impegno degli Uffici comunali e a una capacità politica dell’Amministrazione che hanno permesso di “intercettare” davvero ogni spazio possibile fra le maglie strettissime del ‘Patto di Stabilità’ a livello regionale e statale, individuando i bandi per opere particolari fatte fuoriuscire dal ‘Patto’ (ad es. per la riqualificazione dell’area di via Cumano-Rossetti con il ‘Piano Città’ del Ministero dello Sviluppo Economico, o per opere per strutture scolastiche nuove o da sottoporre a straordinarie manutenzioni con i c.d. “Piani Renzi – ‘Scuole Nuove’ –utilizzato per il polo scolastico di Servola-Valmaura- e ‘Scuole Sicure’ – per le De’ Tommasini-Kosovel-); o ancora avvalendosi degli importi in conto capitale derivanti da alcune alienazioni o ‘valorizzazioni’ (ad es. dalla ex Caserma di via Rossetti), o sfruttando gli spazi consentiti dall’aver posto a garanzia le azioni Hera di competenza, ma senza però andare poi a venderle.” “Tale impegnativo sforzo complessivo ha consentito di dare un’importante boccata d’ossigeno alle nostre imprese, specialmente del settore edile – ha concluso Cosolini – ma muovendo di conseguenza l’intera economia cittadina, in una fase che permane di forte crisi. Ed è questo un merito che certamente può venir riconosciuto al Comune, stante la sostanziale stasi di tutte le altre ‘stazioni appaltanti’ di lavori.”

E’ toccato quindi all’Assessore ai Lavori Pubblici Andrea Dapretto andare nel dettaglio delle opere in corso o in fase di prossima attivazione, accennando solo alle più significative sulle ben più numerose in previsione. Tra queste, diverse costruzioni o manutenzioni di scuole (come l’attesa nuova sede della Scuola dell’infanzia “Nuvola Olga” di via alle Cave, le rilevanti manutenzioni alla De Marchi-Grbec di Servola o il restauro dell’intero complesso del “Dante”), tutta una serie di lavori finanziati con l’ultimo assestamento di bilancio di fine novembre per il ripristino di strade e marciapiedi, ma anche per la costruzione dell’attesa nuova rotatoria all’incrocio – particolarmente critico – tra le vie Flavia, Caboto, uscita dalla Grande Viabilità, Carletti e Strada della Rosandra, nonché per i nuovi parcheggi di Longera e di Basovizza e per la pavimentazione del tratto del Viale antistante il “Rossetti”, per la ricollocazione (con la prossima primavera) di numerose panchine sul territorio cittadino; e poi opere per il verde pubblico (con il prossimo avvio della riqualificazione del parco di via Bazzoni), nel settore degli impianti sportivi (Comprensorio “Ervatti” di Prosecco, “Polet” di Opicina, ASD “Campanelle”, “Ponziana”, “Costalunga” “San Luigi”, ripristino del “Grezar”), per la “rivisitazione” dell’area Ponterosso-via Trento-largo Panfili, ma anche (con fondi Pisus) per via XXX Ottobre, per il parcheggio del PalaChiarbola, per il restauro di Palazzo Biserini (Biblioteca Civica) e molto altro ancora.Certamente significativa la esplicita soddisfazione manifestata dai rappresentanti dei costruttori edili, Riccesi e Maglione, “per l’azione precisa e determinata messa in campo dal Comune a sostegno delle attività edilizie cittadine e a supporto delle categorie produttive e quindi dell’economia cittadina nel suo complesso”. Debitamente sottolineate, in tale contesto, anche le significative innovazioni e agevolazioni disposte con il Nuovo Regolamento per l’occupazione del suolo pubblico approvato proprio l’altra sera in Municipio.

MANOVRA DI ASSESTAMENTO DI FINE ANNO:IMPORTANTE SPINTA PER NUOVE OPERE PUBBLICHE

33 milioni di opere pubbliche finanziate e liberate dal patto di stabilità nel 2014: alcune sono state già realizzate, in particolare nelle scuole, altre sono partite e altre ancora sono in fase di avvio.  Sono numeri importanti, che forse non trovano riscontro in questi tempi in altre città italiane in proporzione. Vogliono dire spazi e luoghi pubblici migliori e più adeguati, vogliono dire ossigeno per l’economia.
A questi, con la manovra di variazione di bilancio che ha concluso il suo iter ne aggiungiamo ulteriori 9 milioni per nuove opere finanziate: marciapiedi, strade, aree verdi, impianti sportivi, parcheggi nei borghi carsici…. Opere nuove che potremo realizzare nel 2015 e che rispondono all’attesa di tanti concittadini.

L’assestamento approvato dall’Amministrazione lo scorso settembre aveva aveva riguardato più spiccatamente l’aspetto della tutela e promozione sociale, quest’ultima manovra invece, si rivolge principalmente alle opere pubbliche, anche nel non secondario intento di rilanciare tutta una serie di lavori edili di varia natura, dando con ciò respiro alle imprese, in evidente difficoltà perdurando la crisi economica generale, e tendenzialmente a maggior beneficio di quelle locali, vista la tipologia dei lavori, e quindi a sostegno dell’intera economia cittadina.
In tal senso la manovra di fine anno, con una “portata” di circa 8 milioni di Euro in conto capitale (sui 9 totali), predisposta grazie innanzitutto a un lavoro attento e rigoroso degli Uffici che ha permesso di reperire risorse che si sono rese disponibili e, in parallelo, a puntuali e costruttivi suggerimenti ed emendamenti proposti dal Consiglio, consentirà di finanziare numerose opere nuove o da completare, dando così il via libera a decine di cantieri.

Risorse che vanno ora ad aggiungersi ai 33 milioni già in precedenza reperiti, anche in quel caso grazie a un complesso lavoro tecnico e politico che ha visto proprio il Comune di Trieste distinguersi rispetto ad altri per la capacità di ottenerli fra le pieghe del Patto di Stabilità, sbloccando parti dello stesso. Importi che già hanno consentito l’avvio, la “messa in cantiere” o in qualche caso anche il completamento di altre importanti opere.”
Con questa variazione di bilancio si potrà ad esempio intervenire in particolare per lavori di risanamento di strade e marciapiedi – opere molto spesso segnalate e richieste dai cittadini -, manutenzione di aree verdi (ma anche per predisporre il nuovo parco di via Bazzoni), manutenzione di torrenti e muri di sostegno, per i nuovi parcheggi di Longera e di Basovizza ma anche per la richiesta rotatoria all’incrocio – particolarmente critico – tra le vie Flavia, Caboto (uscita dalla Grande Viabilità), Carletti e Strada della Rosandra; quindi, lavori in asili nido e scuole, nonchè nel settore degli impianti sportivi per le opere necessarie ai campi e alle strutture del Comprensorio “Mario Ervatti” di Prosecco, del “Polet” di Opicina, dell’ASD “Campanelle”, del “Ponziana”, del “Costalunga” e del “San Luigi” e ancora per il recupero dell’area del campo di baseball di Prosecco per consentire all’”Alpina” di superare l’attuale precaria situazione a Opicina.
E inoltre, per l’atteso rifacimento totale della segnaletica turistico-alberghiera cittadina, per la manutenzione straordinaria dell’impianto di riscaldamento del Teatro “Rossetti” o per l’abbattimento della COSAP sui cantieri edili, anche qui nell’intento di contribuire a rilanciarne le attività.

Ma vanno anche segnalati alcuni interventi “mirati” per l’area sociale, tra i quali un’integrazione di 158 mila Euro al F.A.P. (Fondo per l’Autonomia Possibile), un contributo di 50 mila per il pagamento di rette dei degenti, un “mini-bonus bebè” per i nuovi nati, in parziale supplenza di quello regionale, con 100 mila Euro per buoni acquisto di generi “ad hoc” da spendere nelle farmacie comunali; e ancora, uno stanziamento di iniziali 50 mila Euro per costituire un Fondo di Garanzia a sostegno di persone in situazioni di temporanea difficoltà (ad es. per la recente crisi delle Cooperative Operaie o vicende analoghe). Significativo, infine, l’inserimento di opere importanti per le periferie e per l’altipiano, tra le quali i già citati impianti sportivi di Opicina e Prosecco, i parcheggi di Longera e Basovizza, il monumento ai Caduti al Poligono di Opicina.

PUBBLICATI GLI ATTESI BANDI DEL COMUNE PER LA STABILIZZAZIONE DEL PERSONALE PRECARIO

Con l’uscita dei bandi del Comune di Trieste per le stabilizzazioni del personale precario delle seguenti categorie: cat. A profilo Esecutore Socio Sanitario-Inserviente 24 posti, cat. B profilo Collaboratore dell’infanzia 41 posti, cat. C profili di: Istruttore Educativo-Scuole dell’infanzia 52 posti, Istruttore Educativo-Asili nido 94 posti e Istruttore Educativo-Integrazione Scolastica e Ricreatori 43 posti, si chiude, nel miglior modo possibile, un periodo molto complesso che ha caratterizzato gli ultimi mesi di attività dei servizi educativi cittadini.
Infatti, con la sentenza della Corte Costituzionale dello scorso marzo, è stata dichiarata nulla una consistente parte della normativa regionale che tutti gli enti locali della nostra regione avevano applicato negli ultimi anni, con particolare riguardo alle possibilità di assunzioni o di utilizzo dei contratti di lavoro a tempo determinato ecc. E in ottemperanza a tale sentenza il Comune avrebbe dovuto ridurre, presumibilmente del 30%, l’offerta di servizi educativi da questo settembre, a meno di non ricorrere, per quella quota, a procedure di affidamento a soggetti esterni, con ciò perdendo tantissime professionalità che da anni lavorano con l’amministrazione e concorrono alla qualità del servizio offerto ora alle famiglie della nostra città.
“La Giunta comunale di Trieste si è invece opposta a questa ipotesi con grande coerenza e determinazione – ricorda in merito l’Assessore alle Risorse Umane Roberto Treu – e ha operato per difendere il ruolo pubblico dei servizi educativi, smentendo con i fatti le falsità e le strumentalizzazioni fuorvianti di soggetti non rappresentativi”.
“Grazie a un fruttuoso lavoro di squadra tra Comune, Regione FVG e Governo nazionale, siamo riusciti ad assicurare la regolare continuità dell’anno scolastico e soprattutto la possibilità di procedere a procedure di stabilizzazione”.

Vengono dunque ora pubblicati i bandi che vedranno entrare in organico a tempo indeterminato con il mese di gennaio 254 unità, tra personale ausiliario ed educativo. “E’ un risultato davvero importante che ci consentirà di riuscire, anche con il contributo delle organizzazioni sindacali rappresentative – osserva ancora l’Assessore Treu -, ad assumere molte persone che lavorano con l’Amministrazione comunale da anni, dando loro stabilità occupazionale – un dato questo purtroppo ben poco praticato in questi anni di profondissima crisi economica -; e ci assicureremo di conseguenza, come servizi educativi, quella continuità didattica ed educativa che tanto bene fa ai nostri bambini e bambine e alle loro famiglie”.

“Dal 2015 quindi – sottolinea dal canto suo l’Assessore all’Educazione Antonella Grim – ricominceremo l’anno scolastico, al rientro dalle vacanze natalizie, con moltissimi operatori assunti stabilmente e con la serenità di poter continuare, come negli anni passati, a utilizzare le graduatorie a tempo determinato per le necessarie sostituzioni che verranno richieste dalla normale attività di servizio.”

“Siamo riusciti dunque – concludono Treu e la Grim – a portare a compimento quella richiesta, formulata all’Amministrazione regionale già nell’agosto del 2011 dal nostro Sindaco, di procedere a stabilizzare quanti stavano lavorando con noi da diversi anni, nella consapevolezza che continuità didattica e occupazione stabile siano le precondizioni necessarie per continuare a offrire servizi educativi di qualità.”

I bandi saranno pubblicati nella Retecivica del Comune, nella sezione “Bandi e Concorsi

LA FERRIERA DI SERVOLA ENTRA NEL GRUPPO ARVEDI

In un momento in cui i vari “tavoli” sulle cosiddette ‘crisi industriali complesse’ nel nostro paese, si concretizzano con provvedimenti per limitare il danno derivante dalle chiusure, va sottolineato, invece, che qui da noi, a Trieste, con un risultato per certi versi unico, si salva un’industria con la relativa occupazione, si avvia una diversificazione produttiva che potrebbe portare ulteriori posti di lavoro, si investono 66 milioni e mezzo per avviare le misure ambientali e per consentire allo stabilimento di lavorare senza più inquinare con il conseguente e progressivo superamento dei disagi per la popolazione.

Vediamo quante previsioni abbiamo smentito.

  • Qualcuno diceva che dopo dieci anni di chiacchiere e promesse anche la nostra Amministrazione avrebbe continuato su quella strada…
    La realtà è che abbiamo lavorato per la soluzione del problema attraverso un dialogo continuo con le parti sociali e gli ambientalisti e contemporaneamente abbiamo emesso delle Ordinanze per il contenimento delle emissioni. Insieme con la Presidente della Regione, Debora Serracchiani, abbiamo impegnato il Governo (non era mai successo prima) arrivando così all’Accordo di Programma del 30 gennaio 2014.
  • Quando si è manifestata l’ipotesi Arvedi si è sostenuto che non fosse una manifestazione seria e concreta e che eravamo condannati a un’agonia occupazionale e ambientale fino al disastro finale.
    I fatti oggi parlano da soli e anzi evidenziano, dopo molto tempo, un importante investimento che arriva nella nostra città.
  • Si è detto che l’occupazione sarebbe stata inevitabilmente dimezzata.
    La realtà è che nell’azienda rientra la quasi totalità dei dipendenti e che le previsioni di medio periodo vedono, addirittura, un significativo incremento.
  • Dal punto di vista industriale qualcuno ha detto che ci accanivamo a mantenere semplicemente l’esistente, ovvero un’attività fortemente impattante, senza che cambiasse nulla.
    Il piano industriale di Arvedi include lo sviluppo della logistica, l’avvio di un laminatoio, cioè un’attività industriale “a freddo” e prevede una riduzione,  magari il superamento, dell’attività della cokeria, quella maggiormente impattante. Io la chiamerei riconversione nella continuità del lavoro. Altre riconversioni, più radicali, oltre a non aver visto nessuna ipotesi concreta cioè, con nome e cognome, avrebbero comportato una cessazione dell’attività, un lungo periodo di ammortizzatori sociali e magari un’occupazione a regime molto inferiore.

Del risultato complessivo la nostra città può essere soddisfatta. E’ un segnale importante per una ripresa più generale e l’abbiamo portato a casa con un lavoro di squadra tra Istituzioni e forze sociali, mantenendo gli impegni che ci eravamo presi.

C’è ancora una previsione negativa che proviene da alcuni, perché giustamente esasperati da anni di degrado e perciò in buona fede e da qualcun altro, magari perché, con minor buona fede, teme che la soluzione dei problemi gli sottragga terreno alla polemica e agli attacchi quotidiani:

  • “Non cambierà nulla, lo stabilimento continuerà a inquinare come prima.”
    I patti sono chiari e saranno rispettati. Il lavoro delle Amministrazioni per la predisposizione della nuova AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) è rigoroso, l’azienda investirà quanto necessario, e quindi completeremo l’elenco delle previsioni negative smentite dall’impegno serio per ottenere un risultato che sembrava impossibile: quello di poter unire, invece che contrapporre, il valore del lavoro e il valore della salute.

COSTRUIAMO IL FUTURO DI TRIESTE: IL RUOLO DEL BIO HIGH TECH

Si è svolto all’Auditorium del Museo Revoltella un importante incontro-confronto organizzato dal Comune di Trieste in collaborazione con CBM (Consorzio per il Centro di Biomedicina Molecolare) Confindustria, enti e operatori del settore.
Al centro del dibattito la necessità di puntare sulle eccellenze per costruire il futuro di Trieste e della nostra Regione, focalizzando l’attenzione sullo specifico ruolo dell’Hi-Tech e delle sue applicazioni nei campi, distinti ma affini e per molti aspetti collegati, del biomedicale, delle biotecnologie e del Bio ICT (tecnologie bio-informatiche). Attorno a tali temi e nella prospettiva di strutturare un “Distretto BIO” regionale, in grado di partecipare anche ai finanziamenti europei erogati a supporto delle iniziative di innovazione e sviluppo delle Regioni d’Europa (“Programma Horizon 2020”).

Si è trattato di un interessante e approfondito incontro con l’intento di dare pieno appoggio e sostegno all’ulteriore sviluppo di questa importante e strategica realtà economica della nostra città e al suo collegamento con le analoghe strutture presenti in Regione; e quindi per necessariamente segnalare l’indispensabilità di una politica, anche regionale, di riconoscimento e supporto a tali realtà.
Trieste ha le potenzialità – questa la tesi di partenza espressa da Roberto Treu in apertura del convegno- per un nuovo sviluppo della città rispetto a una crisi generale che obbliga tutti a ripensare gli schemi tradizionali. O meglio, accanto all’industria “tradizionale” (che rappresenta ormai solo il 10% del Pil) e dopo il salvataggio della Ferriera, il mantenimento del distretto naval meccanico e l’operatività del comparto alimentare che dispone ancora di alcune autentiche eccellenze, è necessario però massimamente valorizzare anche i nuovi settori di prossima grande espansione. Trieste è già conosciuta come uno dei centri nazionali e internazionali della ricerca, ma si può e quindi bisogna fare di più in questo campo che offre importantissime prospettive. E la città per prima deve essere consapevole che proprio la ricerca ha generato attività industriali che occupano oggi quasi 2000 addetti in oltre 80 aziende, con un fatturato superiore al miliardo di euro e con prospettive di ulteriore crescita.” L’intento non può essere quindi che quello di creare e supportare ulteriori sinergie e collaborazioni – ha detto ancora Treu – essendo oggi più che mai fondamentale l’integrazione fra soggetti diversi che devono operare per un obiettivo unitario. Anche in questo senso va il nostro sostegno all’importante lavoro di coordinamento svolto dal CBM mirante a conseguire un forte ‘sistema integrato’ del “bio high tech” nei suoi diversi aspetti, tale da produrre importanti risultati tra loro connessi, nello sviluppo della ricerca e nel campo industriale, con frutti economici rilevanti, a partire dai sostegni non irrilevante che la UE offre per le iniziative fondate su conoscenza e innovazione.”
Sono seguite le relazioni di Edvino Jerian, presidente del CBM – come detto l’ente che funge da coordinatore dell’intero progetto -, che, snocciolando cifre e percentuali, ha dimostrato l’importanza di Trieste nel settore farmaceutico e della ricerca medica, con la presenza di aziende e di personale specializzato, capaci di produrre un alto numero di nuovi brevetti e in grado di intrattenere efficaci rapporti a livello mondiale, peraltro poco noti in città. “Ma non solo a Trieste – ha aggiunto Jerian -, anche in Friuli vi sono realtà analoghe e di rilievo, non dimenticando come proprio questa nostra Regione nel suo complesso disponga del numero più alto di ricercatori e Centri di ricerca. Per cui l’obiettivo oggi non può che essere quello di fare ‘massa critica’ a beneficio di tutti e per far sì – ha concluso – che a questa elevata quantità e qualità di conoscenza possa finalmente corrispondere anche un’adeguata capacità industriale. E anche in tale prospettiva abbiamo lanciato oggi la nostra candidatura per la partecipazione al ‘programma quadro’ settennale della UE ‘Horizon 2020’ proponendo alla Regione (che ha il compito di raccoglierle e veicolare le proposte, n.d.r.) la nostra ‘manifestazione di interesse’, sottoscritta da quasi 90 imprese del FVG, delle quali 60 di Trieste”.
Dal canto suo, l’ing. Diego Bravar, per Confindustria Trieste, promotore del processo di aggregazione e valorizzazione del sistema industriale BIO, ha sottolineato come il settore Bio High Tech sia particolarmente interessante “anche e soprattutto in un periodo in cui il territorio necessita di un rafforzamento del settore industriale. Il settore industriale del Bio High Tech, che nasce dalla sintesi tra il BioMedTech (biomedicine), il BioTech (biotecnologie) e il BioICT (bioinformatica), in regione conta 150 aziende, di cui 83 si sono già mostrate interessate al progetto, con oltre 3000 persone attualmente occupate. L’obiettivo che si prefigge il progetto – ha detto Bravar – grazie al rafforzamento della rete all’interno del comparto, è che le imprese regionali di questo settore crescano in termini di fatturato e creino nuovi posti di lavoro. Tali società potrebbero costituire un’occasione di sbocco professionale qualificato per i giovani del Friuli Venezia Giulia che si stanno formando e si formeranno in questi settori. Inoltre il progetto ha rilevanti ricadute sociali e sanitarie, in quanto il comparto BioHighTech interagisce in particolare con il sistema socio-sanitario, contribuendone a migliorarne l’efficienza e quindi, più in generale, contribuendo anche al miglioramento della qualità della vita dei cittadini”.
Sono seguiti diversi qualificati interventi di rappresentanti di aziende e realtà del settore, tra i quali quelli del dott. Bruno Bembi di “Transattiva” e del professor Claudio Tiribelli della Fondazione Italiana Fegato.
Dopo il dibattito, le conclusioni sono state tratte dal Sindaco Roberto Cosolini che ha osservato come anche l’approvazione della prossima Legge regionale di riforma della sanità potrà costituire un punto di partenza per un processo più ampio di riconsiderazione, anche “culturale”dell’intero sistema. “E in tale prospettiva – ha detto Cosolini – possiamo fin d’ora affermare con forza che “senza ricerca non ci potrà essere una buona sanità!”. Ed essendo ben coscienti – ha aggiunto – della necessità di un più marcato tasso di conoscenza e di innovazione, ma, soprattutto, di una forte integrazione fra i diversi ‘attori’ del settore, ecco il convinto sostegno del Comune di Trieste a un’iniziativa come quella portata avanti dal CBM laddove viene a proporsi proprio quale ‘piattaforma’ per la maggior integrazione fra istituzioni, enti e realtà di ricerca e di impresa; per poter finalmente cogliere tutte quelle occasioni non colte in passato, come quella ora offerta dai finanziamenti europei col Programma “Horizon 2020”. Intendiamo in tal senso offrire il massimo supporto a questa ‘candidatura’ proposta dal CBM, in una chiave opportunamente regionale e non localistica, che punta a dar vita a un distretto BIO, ovvero a una vera e propria “biovalley”, che in prospettiva potrà cooperare anche con le analoghe attività esistenti nelle vicine aree di Slovenia e Austria per poter competere assieme sui mercati mondiali”.
“L’auspicio – ha concluso il Sindaco – è che ora tale opportunità venga chiaramente percepita e necessariamente sostenuta anche dall’Amministrazione Regionale, per non perdere questa imminente importante occasione offerta dall’Unione Europea.”
Da rilevare che il progetto del CBM verrà pubblicamente presentato ancora ai primi di ottobre all’Area di Ricerca, mentre la serie degli incontri su “Costruiamo il futuro di Trieste”, sulle diverse possibilità di rilancio e sviluppo della città, inaugurata oggi, proseguirà con ulteriori appuntamenti di approfondimento tematico, il prossimo dei quali sarà incentrato sui problemi del “welfare” e della condizione sociale.

Tratto da ReteCivica

Al via l’Academy del Gruppo Generali, avrà sede a Trieste

Oggi si firma in Municipio l’accordo per insediare a Trieste l’Academy del Gruppo Generali, che formerà manager e quadri del gruppo a livello globale: decolla così un’idea emersa nel primo colloquio che ho avuto con il dott. Mario Greco nell’autunno del 2012 e che aveva subito dato vita ad un incontro a tre con il Rettore dell’Università il 4 gennaio 2013.

È una scelta importante, voluta fin dall’inizio del suo mandato da Greco, che abbiamo fortemente sostenuto assieme all’Ateneo, che oggi ha una grande opportunità di partnership strategica con un gruppo globale. Ma solo una settimana fa Genertel ha presentato la sua nuova sede in Palazzo Arrigoni e presentato i suoi programmi di crescita e innovazione. Qualche mese fa Allianz ha avviato lavori per 40 milioni per adeguare la sua sede di Largo Irneri.
Il rapporto fra Trieste e le Assicurazioni, che vuol dire 3000 addetti, un grande contributo al Pil regionale e attraverso la compartecipazione fiscale del FVG riceve da Generali una quota determinante per la tenuta del bilancio regionale, si conferma un rapporto solido, smentendo le varie cassandre che all’epoca della incorporazione del Lloyd in Allianz avevano previsto la progressiva scomparsa da Trieste mentre arriva un investimento di 40 milioni , che in tempi più recenti prevedevano il disimpegno di Generali da Trieste, mentre questa conferma qui sede legale, importanti presidi e attua nuovi investimenti. Certo è inevitabile che funzioni strategiche siano collocate, ma lo sono da tempo, in quello che è il cuore della finanza italiana e una delle grandi piazze di quella europea, cioè Milano.
Ma Trieste rimane strategica per una serie di fattori: a) il suo legame con parte importante della nuova Europa; b) la qualità riconosciuta e la fidelizzazione delle sue risorse umane, formate dal nostro Ateneo; c) sicurezza, qualità della vita e buon funzionamento delle Istituzioni e può così confermarsi oltre che città storica delle Assicurazioni anche sede strategica per il futuro.
Sappiamo quale è l’handicap principale ovvero i collegamenti: ma anche qui, proprio premendo insieme a Generali, Allianz, Fincantieri e Wärtsilä su l’Ad di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, con il supporto poi fondamentale di Debora Serracchiani, abbiamo spuntato un primo piccolo ma significativo miglioramento nei collegamenti con Milano che consente a chi va per affari in quella città di poter andare in giornata svolgendo a Milano un’intera giornata lavorativa…
E allora di questi risultati prendiamo atto per lavorare avanti, con la consapevolezza che c’è molto da fare ma che se invece di indugiare in vittimismo ci diamo obiettivi e facciamo squadra quel sogno di Trieste Torna Grande, che la crisi talvolta fa sembrare un miraggio, è invece una realtà. Alla nostra portata, da conquistare giorno per giorno.

Piano delle Opere: al via 12 milioni di cantieri in città

E’ stato un 1° maggio segnato dalla forte apprensione sulla tenuta dell’occupazione, quest’anno particolarmente sentita anche sul nostro territorio regionale. E’ notizia di oggi che l’amministrazione Cosolini avvia un piano di cantieri, le cui gare partiranno nelle prossime settimane, di più 12 milioni di euro, dando così fiato proprio a un settore, quello dell’edilizia, pesantemente colpito dalla crisi degli ultimi anni.

Nei giorni scorsi il piano è stato illustrato al Collegio dei Costruttori Edili,  Confartigianato e CNA e alla Cigl Cisl e Uill, nel corso di due incontri. “Per il momento non si profilano miglioramenti sul versante Patto di Stabilità, ciò nonostante abbiamo costruito le premesse per stilare un piano capace di far ripartire i cantieri in città.  Un’azione che abbiamo ritenuto fondamentale per quattro importantissime ragioni. La prima è la tutela del nostro patrimonio urbano piazze, strade, marciapiedi, edifici pubblici. La seconda per la qualità della nostra città nel suo insieme. La terza, invece, è la necessità di dare lavoro alle imprese e alle maestranze e, così, contrastare la crisi. La quarta, infine, è evitare il paradosso, che si verifica in alcuni casi, per cui da un lato lo Stato impedisce i lavori a causa del Patto di Stabilità, dall’altro, se non si attivano i cantieri finanziati con bandi ministeriali è sempre lo stesso Stato a revocare tali finanziamenti!”  “Il principale ostacolo che abbiamo dovuto superare- continua il Sindaco- è  che non sapendo quando si apriranno gli spazi finanziari manca la certezza della previsione dei pagamenti e quindi l’impossibilità di appaltare. Insieme agli Assessori ai Lavori Pubblici, Andrea Dapretto, e al Bilancio Matteo Montesano abbiamo, perciò, garantito le scadenze delle opere da cantierare con il programma di cessione di immobili, considerando  l’eventuale cessione di azioni di Hera per la quota libera dal Patto di Sindacato che garantisce il controllo pubblico sulla società. E’ chiaro  che eviteremo questa cessione nel momento in cui nel biennio 2014-2015 gli spazi, oggi non ancora programmati, si apriranno, quindi puntiamo a mantenere integralmente le azioni. Ma altrettanto è chiaro che se devo scegliere tra 10 milioni di azioni in più e avere pavimentazioni rifatte, piazze più belle, marciapiedi più sicuri e mantenere i finanziamenti che altrimenti ci verrebbero revocati, la scelta mi pare obbligata.

Nel dettaglio la cifra che è stata “liberata” corrisponde a 12.567.226,07 di euro, che assieme ai circa 7.000.000 di euro messi a disposizione dallo Stato a inizio 2014  anno e all’ammontare di 1.700.000 euro  messi a disposizione recentemente dalla Regione sommano un totale superiore ai 21.000.000 di euro a disposizione dell’Amministrazione per pagare i contratti e lavori in essere (8.700.000 circa) e per avviare, finalmente dopo quasi due anni di blocco degli appalti dovuto al Patto di stabilità – nuove opere. Inoltre,  presumibilmente fra circa 6 mesi, si avvieranno altre due importanti opere, ovvero quelle finanziate con il Piano Città attraverso il MIT: il nuovo Archivio comunale nel comprensorio della ex caserma Beleno (2.000.000 euro circa) e il completamento del Museo della Guerra per la Pace – Diego de Henriquez (anch’esso per 2 mln di euro).

Altro capitolo importante, relativamente l’avvio di nuove opere, è il programma PISUS con il quale il Comune di Trieste si è visto assegnare circa 6 mln di euro, arrivando secondo in regione, ma su questo programma ,purtroppo, l’amministrazione comunale non ha ancora avuto lo sblocco dei finanziamenti da parte della Regione.

Le nuove opere  andranno in gara nelle prossime settimane merita segnalare l’avvio del cantiere di Piazza Ponterosso (circa 1,9 mln di euro) e la riqualificazione di via Trento e largo Panfili (circa 2 mln). Opere ritenute di alto significato anche in relazione alla necessario sviluppo di tutto il Borgo Teresiano. Altro capitolo particolarmente significativo in termini di impegno sono gli stanziamenti per riqualificare i marciapiedi e le strade cittadine che hanno scontato in questi due anni, in maniera molto marcata,  le penalizzazioni causate dal Patto di Stabilità.

Ulteriormente si avvieranno gare per la manutenzione dei torrenti scoperti, la piantumazione di nuove alberature e la cura del verde oltre che per la manutenzione delle scuole cittadine. Di particolare rilievo la prossima gara per la prosecuzione del cantiere per il nuovo complesso scolastico a San Giovanni presso l’ex caserma Chiarle. Va ancora segnalato che si avvieranno le gare per la manutenzione del patrimonio immobiliare comunale, per l’impiantistica, per manutenzioni straordinarie di Teatri e Musei, Chiese, strutture assistenziali e per l’impianto di climatizzazione del Centro per l’Anziano di via Marchesetti.

Lo sforzo fatto dall’Amministrazione, fortemente voluto dalla Giunta, è una risposta alle difficoltà stringenti in termini finanziari che gli Enti locali stanno vivendo in questi anniIl Patto di Stabilità ha fortemente limitato le possibilità di spesa a azione del Comune azzerando di fatto la programmazione delle Opere Pubbliche e costringendoci a tirare una coperta estremamente corta. Con questo sforzo riusciamo a dare una boccata d’ossigeno alle categorie che lavorano nel settore e ritengo sia stato apprezzato sia dalle sigle sindacali sia dalle rappresentanze di categorie con i quali abbiamo avuto degli incontri franchi e proficui. Finalmente riusciamo a dare risposta alla cittadinanza su alcuni temi che sono fortemente e giustamente sollecitati.