Focus parcheggi: Roberto Cosolini torna a Roiano

A poche settimane dalla sua prima visita a Roiano, Roberto Cosolini ritorna nel rione per affrontare quello che a tutti gli effetti è il problema più spinoso della zona: l’assoluta mancanza di parcheggi.
Insieme ai consiglieri comunali Omero e Ravalico – i quali hanno delineato in maniera dettagliata la vicenda dei mancati interventi sulla caserma della Polstrada dal 1998 ad oggi – Cosolini ha ascoltato attentamente lamentele, domande e proposte di una cinquantina di residenti, che quotidianamente devono scontrarsi con ingorghi, automobili in doppia fila o tempi lunghissimi spesi alla ricerca di un agognato posteggio.
«Il problema del trasferimento della caserma della Polstrada – per la quale la giunta Illy aveva già reperito fondi e individuato il sito nell’area demaniale alla fine di Via Ottaviano Augusto; progetto successivamente bloccato dalla giunta Dipiazza – deve trovare una rapida soluzione per liberare uno spazio vitale per Roiano» ha affermato Cosolini.
Oltre al centro di Roiano, dove si concentrano la maggior parte delle segnalazioni negative, sono state messe in evidenza: la chiusura dei lavori di un parcheggio in Via dei Moreri, le difficoltà di circolazione in Via Apiari e quelle di uscita dal parcheggio PAM in Viale Miramare.
Roberto Cosolini vuole dare una risposta concreta e rapida a queste piccole e grandi problematicità degli abitanti di Roiano.

Qui trovate un riassunto dei problemi segnalati dagli abitanti di Roiano rispondendo ai questionari di “Tra La Gente”.

Il porto di Trieste ha bisogno di un presidente full time. La Monassi si dimetta da una delle sue due cariche

Mi piace: il porto di Trieste. Ma con un presidente full time

“Se sarò eletto Sindaco avverrà di lunedì: mi prenderò il martedì per me e dal mercoledì sarò a tempo pieno. Avrò un Presidente del Porto con cui collaborare che sarà anche lei a full time? Credo che Trieste abbia proprio bisogno che le due più importanti reponsabilità del suo territorio lavorino 50 ore alla settimana…e l’ACEGAS di un management senza troppi doppi incarichi.”

La buona pratica amministrativa di cui si fa promotore Cosolini non può che trovare inaccettabile le scelte della Monassi, che comunque stanno creando “dissensi anche rilevanti e preoccupazione” non solo nel centrodestra, ma nell’intera comunità locale. Cosolini guarda comunque avanti, pensando al bene della città: assicura collaborazione e lucidità di giudizio sui fatti che la Presidente produrrà nel suo mandato, tuttavia l’esortazione rimane chiara: “Mi sembra che le sfide che gravano sul Porto di Trieste non siano compatibili con un part time! Si dedichi da subito al Porto a tempo pieno invece che partire con le critiche al suo predecessore”.

Mi piace: l’alabarda, simbolo di Trieste

Foto di Eric Medvet

L’alabarda è il simbolo di Trieste. Per questo, è stata scelta come inizio dell’appuntamento fotografico settimanale dedicato alle cose belle della città. Senza dimenticare però le cose brutte, che saranno caratterizzate dall’etichetta “Non mi piace!”. Insieme, con idee e proposte, potremo pensare a come valorizzare o migliorare questi ritagli cittadini.

Una vera alabarda

Molti lo sapranno già, ma in realtà l’alabarda di Trieste non è esattamente una vera e propria alabarda, arma che presenta una corta scure. L’emblema cittadino è piuttosto una lancia, e infatti veniva chiamata “lancia di San Sergio”, tribuno convertitosi qui al cristianesimo. Venne punito per questo con la decapitazione in Siria, e la tradizione narra che lo stesso giorno un’alabarda cadde nel suolo cittadino.

L’alabarda è usata come stemma cittadino sicuramente fin dal tredicesimo secolo, se non addirittura dalla nascita del libero comune, cento anni prima.

Se avete delle foto da proporre di cosa “Vi piace!” e cosa non “Vi piace!” di Trieste, mandatele pure a [email protected] oppure postatele sulla pagina facebook Per Cosolini Sindaco di Trieste 2011. Grazie!