A proposito di centri estivi e di ferie

per la foto grazie a: https://www.flickr.com/photos/marantoni1950/
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Che l’opposizione cavalchi strumentalmente ogni polemica ci sta: che insista sul tema delle maestre della scuola dell’infanzia perciò non stupisce, anche se diversi suoi esponenti dopo aver fatto la scena in aula a uso e consumo della protesta, sottovoce ne prendevano le distanze, considerandola inaccettabile.

Quale è la pietra dello scandalo infatti? Che abbiamo chiesto al 2 maggio, ovvero con due mesi di anticipo, alle maestre di lavorare 2 settimane, con spazi per la scelta sul periodo, fra luglio e agosto, in modo da ridurre il costo dell’appalto esterno per i centri estivi.

Violate le ferie? Non proprio visto che il contratto prevede che siano a disposizione per 4 settimane in quei due mesi e la richiesta è quindi legittima, e per di più dimezzata.

Poco preavviso verso chi si era già organizzo le vacanze?

Beh non tanto poco visto che il preavviso è di due mesi per chi lavorasse a luglio e di 3 per chi lavorasse in agosto! Qualche sindacalista ha spiegato che potevano aver già prenotato ma di questi tempi pare difficile pensare che si prenotino 8(!) settimane al mare e in montagna fra luglio e agosto.

Forse la realtà è che godendo comunque di 6 settimane d’estate, cui si aggiungono 2 per Natale, 1 per Pasqua, qualche giorno a Carnevale il sacrificio richiesto non sembra proprio insopportabile.

Anche perchè ci sono quelli che d’estate ci vanno per due settimane quando l’azienda chiude, quelli che lavorano con contratti a chiamata, a progetto ecc. e che le ferie pagate non le hanno e magari nemmeno i permessi e la malattia , e poi ci sono quelli, ma nessuno li invidia, che in ferie ci stanno per forza, con l’assegno di mobilità o senza reddito , perchè il lavoro in questa crisi lo hann perso o non lo trovano.

In un’Italia che deve stringere i denti per uscire dalla crisi, che vede allargarsi la forbice tra chi è garantito e chi non lo è, la “battaglia” per conservare la 10a e l’11a settimana effettiva di ferie difficilmente troverà la solidarietà di tanti lavoratori pubblici e privati, e tanto meno di chi il lavoro lo vorrebbe ma non ce l’ha. E quindi capisco quegli amici dell’opposizione che dopo aver fatto la loro parte per strappare qualche applauso sottovoce ci dicono “avete ragione”.

Questa, invece, la lettera firmata dagli Assessori all’Educazione Antonella Grim e al Personale Bruno D’Agostino.

Quest’ anno i servizi educativi comunali estivi sono stati organizzati con una tempistica diversa rispetto agli anni precedenti, in conseguenza della crisi economica che ha determinato una diminuzione dei trasferimenti statali e regionali, circostanza,  quest’ultima, che ha messo a dura prova i bilanci degli enti locali di tutta Italia;  infatti, solo con i primi di maggio è stato possibile avere un quadro di sufficiente certezza sulle entrate  necessarie a pareggiare i conti del nostro bilancio. Bilancio dell’Ente che, comunque, inizierà solo a breve  il suo iter e che verrà approvato dal Consiglio Comunale nel corso del mese di luglio.

Solo nel mese di maggio, pertanto, con un ritardo di circa un mese, abbiamo potuto effettuare le assunzioni dei 49 educatori necessari per l’apertura del servizio di ricre –estate, servizio che è regolarmente iniziato il 10 giugno;  e sempre nel mese di maggio abbiamo iniziato le iscrizioni agli altri  servizi estivi, avendo potuto confermare, solo allora,  l’apertura dei centri estivi a decorrere dal prossimo primo luglio.

La riduzione delle risorse ha reso necessario rivedere l’impegno economico da riservare al servizio di centro estivo, tradizionalmente affidato in appalto ad un gruppo di cooperative;  pertanto, per cercare di offrire un numero di posti  per quanto possibile non inferiore a  quello degli anni precedenti,  si è optato per una formula mista che, utilizzando una norma del contratto collettivo di lavoro, cercasse di compensare la contrazione dell’offerta  di centro estivo con la continuazione delle attività nei nostri  asili nido e scuole dell’infanzia.

Si è così realizzata una continuità, soprattutto per quanto riguarda i bambini più piccoli dei nidi, che in numero di dodici strutture resteranno aperti fino al 12 luglio, mentre nella scuola dell’infanzia si avrà una continuazione del servizio per tutto il mese di luglio e di agosto in sette strutture.

Attività comunale estiva che si affiancherà, quindi, alla tradizionale attività offerta dai centri estivi, aperti in otto strutture dal mese di luglio.

Questa continuazione di attività nelle strutture comunali 0/6 si rivolgerà, prioritariamente, alle stesse famiglie  che hanno frequentato i servizi  durante l’anno scolastico.

In questi giorni, molte insegnanti hanno evidenziato le loro preoccupazioni per il cambiamento a cui sono state chiamate da quest’anno. La continuazione dell’attività dei servizi educativi comunali durante l’estate ha richiesto una conseguente organizzazione che ha previsto che le insegnanti di scuola dell’infanzia siano state invitate, se già lavorano presso la sede che rimarrà aperta in estate, ad accordarsi in modo da garantire in tutti i turni la presenza di qualche educatrice della scuola, mentre alle altre insegnanti, che lavorano durante il periodo invernale in sedi diverse, è stato chiesto di esprimere,  entro  il 10 giugno,  una  preferenza, vuoi per il turno che per la sede.

Per  questi operatori, di nido e di scuola dell’infanzia, è previsto dal contratto collettivo di lavoro il riconoscimento di un incentivo economico, oggetto,  attualmente, di trattativa  tra datore di lavoro e organizzazioni sindacali.

Sulla base dell’andamento delle iscrizioni, e tenuto conto, per quanto possibile, dei bisogni e delle richieste degli insegnanti, verranno assegnati turni e sedi e, conseguentemente, concesse le ferie,   compatibilmente con le esigenze di servizio.

Confidiamo nel fatto che le famiglie e i nostri educatori comprendano che la soluzione scelta è quella che ha consentito di bilanciare  gli interessi degli utenti con quelli del nostro personale, in un quadro di difficile congiuntura economica, che ha portato anche a rivedere il nostro sistema tariffario, inserendo più fasce ISEE per rendere quanto più proporzionata possibile la contribuzione che chiediamo alle famiglie per la frequenza ai nostri servizi a domanda individuale.

Nonostante il momento di grande difficoltà dei bilanci pubblici, i servizi educativi in gestione diretta e l’istruzione scolastica sono e rimarranno tra le  priorità strategiche del Comune di Trieste: prova ne è la prossima apertura di un nuovo nido comunale presso la struttura ATER di Largo Niccolini e l’offerta di un  nuovo servizio di mensa scolastica presso la scuola secondaria di I grado Fonda Savio Manzoni. 

 

CUD telematico 2013, prorogata apertura sportello

Per venire incontro alle esigenze e alle necessità, in particolare dei pensionati e delle persone anziane o in difficoltà, abbiamo attivato uno sportello per il rilascio del CUD 2013,  da quest’anno scaricabile unicamente in via telematica.

Considerato il concreto aiuto che è stato offerto alla comunità (sono stati rilasciati più di 3.000 certificati) abbiamo deciso di prorogare il servizio fino a VENERDÌ 19 APRILE 2013 allestendo un nuovo sportello in piazza dell’Unità d’Italia 4 – atrio sala matrimoni – con il seguente orario: lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 9.00 alle 12.30. Martedì dalle 9.00 alle 11.00.

Si ricorda agli interessati che il CUD personale di un pensionato o cassa integrato o disoccupato può essere rilasciato previa presentazione del codice fiscale e di un documento (carta identità, passaporto, patente o altro) che permetta il riconoscimento del richiedente. Pertanto, la procedura che procede alla visualizzazione e stampa del CUD può essere attivata solamente inserendo il codice fiscale che è indispensabile.

In caso di richiesta di rilascio del CUD per un’altra persona è necessario avere la delega e presentare copia dei documenti di identità sia del delegante che del delegato. Si segnala che non sarà possibile richiedere i CUD di persone decedute in quanto non sono ancora stati resi disponibili dall’INPS.

Nuovo asilo nido a settembre 2013

Mentre la giunta regionale guidata da Renzo Tondo azzera i contributi a sostegno dei gestori degli asili nido, la nostra amministrazione, nonostante i gravi tagli che investono i comuni, a settembre 2013 aprirà un nuovo asilo nido in Largo Niccolini: 21 posti in più per i nostri piccoli concittadini.

trieste-asilo-settembre

Sostenere i genitori della nostra città nella conciliazione dei tempi di vita e sostenere l’educazione è per noi una priorità, un investimento sul futuro.

CUD Telematico: aperti 4 sportelli per aiutare i nostri anziani

Il CUD telematico ha creato diversi disagi agli anziani della nostra città.
Ci siamo attivati immediatamente per aiutarli e da martedì 19 marzo abbiamo aperto quattro sportelli dedicati esclusivamente alla gestione del CUD telematico.

Gli sportelli sono stati allestiti in via Malcanton 3 e saranno aperti fino a venerdì 29 marzo con orario dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 16:30. Il servizio non sarà attivo sabato 23 marzo.

Riprendo le informazioni dal sito di Rete Civica:

È necessario presentare: il codice fiscale e un documento (carta identità, passaporto, patente o altro) che permetta il riconoscimento del richiedente (pensionati o cassaintegrati e disoccupati). La procedura che consente la visualizzazione e la stampa del CUD può essere attivata soltanto inserendo il codice fiscale che è indispensabile.
In caso di richiesta di rilascio del CUD per un’altra persona occorre avere la delega e presentare copia dei documenti di identità sia del delegante che del delegato.

Per tutte le altre informazioni cliccate sul link di Retecivica Trieste:

https://bit.ly/CUD_Anziani_e_Disoccupati

Un appello ai candidati presidenti alla Regione: reintrodurre i contributi per gli asili nido

girotondo

Con l’ultima finanziaria la giunta regionale guidata da Renzo Tondo ha azzerato i contributi annuali a favore dei soggetti che gestiscono asili nido, come ad esempio i Comuni. Questi contributi permettevano il contenimento delle rette a carico delle famiglie: la loro eliminazione comporta un aumento dei costi per le coppie e rappresenta un duro colpo al sostegno alla genitorialità.

Nello specifico il Comune di Trieste gestisce 17 strutture per l’infanzia fascia 0-3 anni e garantisce 884 posti, a questi si aggiungono 436 posti degli asili nido privati e pubblici: nell’insieme questa decisione dell’Amministrazione Tondo penalizza 1320 famiglie solo nella nostra città.

Per questo motivo chiedo ai candidati alla presidenza della Regione che si impegnino a reinserire il capitolo di spesa a favore dei soggetti gestori di nidi d’infanzia per il contenimento delle rette.

I contributi andrebbero definiti in base ai bisogni della cittadinanza e non in base alle simpatie elettorali: dalla finanziaria 2013 sono scomparsi totalmente i contributi per le rette degli asili mentre sono ancora presenti i contributi a pioggia a favore delle varie associazioni che si occupano di eventi, sport, tempo libero in Friuli.

SOSTEGNO AI CITTADINI E ALLE FAMIGLIE

Può succedere che situazioni temporanee o continuative di fragilità economica (dovute a fattori molteplici, fra cui l’assenza o la perdita del lavoro, spese eccezionali, separazioni, e quant’altro) impediscano di fatto ad alcuni cittadini e famiglie di provvedere al pagamento delle utenze per il consumo di elettricità, gas e acqua. Per prevenire e ridurre quelle situazioni gravi e particolari che determinano la sospensione delle forniture, il Comune di Trieste, nell’ambito degli interventi di sostegno economico in favore di cittadini in condizioni di disagio economico, ha stabilito opportuno prevedere l’erogazione di contributi ad hoc. Nel corso del 2012 è stato pertanto formalizzato un accordo fra l’Ente e le tre Società che erogano le utenze in città per i servizi essenziali, con lo scopo di ottimizzare l’erogazione di contributi economici da parte del Servizio Sociale Comunale, attivando un sistema sinergico di azioni, finalizzato in particolare alla definizione di procedure per la gestione delle sospensioni per morosità e per la rateizzazione del pagamento.

Grazie a un proficuo rapporto di collaborazione  fra i soggetti firmatari, nel 2012  si sono potute gestire un numero considerevole di situazioni relative a cittadini in condizione di disagio, prestando un aiuto concreto alle famiglie economicamente più svantaggiate e sostenendole in un percorso di autonomia.

In vista della scadenza dell’accordo nel dicembre 2012, si sono messi ulteriormente a punto alcuni contenuti, e si è giunti a una nuova stesura del documento, che è stato firmato dal Sindaco di Trieste e dai rappresentanti delle tre Società, e che avrà validità fino al 31 dicembre 2013. Nel nuovo protocollo sono stati inseriti quegli elementi di novità atti a migliorare e a rendere più efficace lo strumento, tenendo conto fra l’altro di quanto previsto nel Regolamento “degli interventi di sostegno economico e di solidarietà civica a favore delle persone e delle famiglie”, approvato a dicembre dal Consiglio Comunale, in particolare per quel che concerne la stipula di appositi protocolli d’intesa con altri soggetti privati e/o pubblici per realizzare un’azione di coordinamento delle attività secondo il principio di sussidiarietà.

Ecco in sintesi i contenuti del nuovo protocollo siglato oggi:

il Comune e le Società si impegnano, nei rispettivi ambiti di competenza, ad operare in sinergia d’intenti, per il sostegno delle fasce di popolazione economicamente svantaggiate al fine di:

– prevenire ed evitare il distacco delle utenze in situazioni gravi e particolari che determinano la sospensione delle forniture, dando un concreto aiuto a chi versa in temporanea situazione di difficoltà economica;

– prevedere delle modalità di pagamento agevolate delle bollette (rateizzazioni);

– monitorare costantemente la situazione debitoria nei confronti delle Società dei cittadini in carico al Servizio Sociale Comunale per i quali sia stata accertata una situazione di fragilità e di difficoltà economica ed elaborato un “progetto personalizzato” che preveda un “piano di rientro” dell’esposizione del debito per la fornitura dei suddetti servizi.

I destinatari sono dunque quei clienti che si trovano in condizioni di disagio economico temporaneo o continuativo e non sono in grado di pagare regolarmente le bollette per i servizi di primaria necessità (acqua, energia elettrica e gas) nonostante i bonus ed i contributi statali e regionali destinati alle fasce di popolazione meno abbienti.

Una delle principali novità del nuovo protocollo è l’attenzione particolare che sarà rivolta a determinate categorie di cittadini, quali ad esempio cassaintegrati e personale in mobilità, ai quali verrà riconosciuta una determinata priorità, proprio in considerazione del momento di grave difficoltà economica che il paese sta attraversando.

Un altro elemento nuovo del documento è l’impegno da parte delle Società a non procedere al distacco (nei casi in cui sia già stato inviato al cliente l’”avviso di sospensione” della fornitura di competenza), qualora ricevano dal Servizio Sociale Comunale un riscontro in merito alla disponibilità a sostenere la persona in carico con un contributo economico finalizzato al saldo totale, che il Comune si impegna a versare nei 30 giorni successivi.Qualora il contributo saldi l’insoluto solo parzialmente, le Società valuteranno caso per caso se, e in quale misura, sia possibile definire un piano di rientro direttamente con il cliente per evitare il distacco della fornitura.

Il Servizio Sociale Comunale valuterà un eventuale contributo economico per una morosità di almeno 150,00 euro.

Altra importante novità formalizzata nell’attuale protocollo è data dall’invio al Comune, da parte delle Società, dell’estratto conto dei loro clienti, affinché il Servizio Sociale Comunale possa effettuare una corretta valutazione dell’esposizione debitoria di ciascun cliente e concordare direttamente con il cliente medesimo un “piano di rientro”, che di norma sarà consentito per un massimo di sei rate, fermo restando che la morosità dovrà essere almeno pari ad euro 150,00. 

Situazioni particolari che richiedano un “piano di rientro” più ampio di rateizzazione del debito saranno segnalati alle Società, le quali verificheranno caso per se, e in quale misura, concedere una dilazione superiore alle sei rate.

I clienti con ultimo reddito certificato ISEE superiore a 7.500,00 euro e fino a 15.000,00 euro (o fino a 20.000,00 euro per le famiglie con 4 o più figli a carico), potranno richiedere rateizzazioni di pagamento direttamente a ciascuna Società per importi superiori a 150,00 euro. Qualora non fossero in grado di provvedere autonomamente ai pagamenti rateizzati potranno rivolgersi al Servizio Sociale Comunale che, nell’ambito degli interventi economici e delle relative modalità previsti dal Regolamento, potrà intervenire a sostegno di questa tipologia di persone.

La Società Estenergy ed il Servizio Sociale Comunale si impegnano altresì reciprocamente a dare ampia diffusione all’utenza in merito alla modalità di pagamento in sei rate a “consumo costante” con successivo conguaglio annuale.

Il Comune e le Società si impegnano inoltre da quest’anno a monitorare l’efficacia del protocollo prevedendo dei momenti congiunti di verifica con frequenza trimestrale al fine di valutarne l’implementazione

 

Sostegno economico e solidarietà civica alle famiglie bisognose

Intervenire a sostegno delle persone e delle famiglie in stato di disagio economico concorrendo al superamento dello stato di indigenza ed evitando l’instaurarsi della dipendenza assistenziale; contrastare l’esclusione sociale offrendo l’opportunità di raggiungere l’autonomia di vita anche ai soggetti più fragili; sostenere i nuclei familiari ed i singoli cittadini in un percorso di “empowerment”; mettere in atto azioni tese al miglioramento del benessere della persona secondo criteri di omogeneità degli interventi e compatibilmente all’adeguatezza delle risorse; prevedere azioni di “solidarietà civica”, individuando idonee provvidenze a favore di persone e famiglie che sono coinvolte in fatti ed eventi non prevedibili e di carattere straordinario che meritano tutela solidale da parte della comunità.
Sono queste alcune delle finalità che si prefigge il nuovo regolamento degli “Interventi di sostegno economico e di solidarietà civica a favore delle persone e delle famiglie”, approvato oggi pomeriggio (mercoledì 21 novembre) dalla giunta, su proposta dell’assessore alle Politiche sociali Laura Famulari, e che ora passerà all’esame del consiglio comunale. “E’ la prima volta che a Trieste si fa un regolamento in materia d’intervento di sostegno economico. Con quest’azione –ha detto l’assessore Laura Famulari- introduciamo una soglia di reddito minima, adeguata al costo della vita in rispetto alla dignità dei cittadini, anche con la finalità di razionalizzare gli interventi, superando la pura logica assistenzialistica e riparatoria, costruendo, invece, progetti individuali e personalizzati che consentano alle persone di ridurre o superare lo stato di bisogno. Ritengo molto importanti anche le azioni di solidarietà civica in occasione d’eventi straordinari e imprevedibili che meritano la tutela solidale da parte della comunità”.
Il nuovo regolamento (che va a sostituire una delibera del 2004 che veniva rinnovata annualmente) punta a definire i criteri e le priorità d’accesso a favore di quei cittadini che si trovano in situazione di necessità e definisce lo “stato di bisogno” (insufficienza del reddito e della vita di relazione per il soddisfacimento delle esigenze primarie, incapacità di provvedere a se stessi, provvedimenti dell’autorità giudiziaria che rendano necessari interventi/prestazioni socio – assistenziali) che va valutato in rapporto alle circostanze concrete di vita e alle risorse reali o potenziali nonché di rete delle persone interessate. La valutazione è affidata al Servizio sociale, che concorda con il cittadino interessato la realizzazione di un effettivo progetto d’intervento per la riduzione/superamento dello stato di bisogno. Prevedendo quindi dei “progetti personalizzati”d’accompagnamento sociale (in grado di prevedere gli obiettivi, gli interventi individuati, le strategie operative ed i tempi di realizzazione al fine di superare/migliorare la condizione di disagio sociale ed emarginazione nonché di prevenire una situazione di ulteriore aggravamento), il percorso punta sul coinvolgimento con altri Enti privati o pubblici con pari finalità, creando le necessarie sinergie secondo i criteri del principio di sussidiarietà, sia verticale che orizzontale, garantendo, con la stipula di appositi protocolli d’intesa, l’equità e la comparabilità degli interventi, anche ai fini della loro quantificazione. Tutto ciò s’inserisce nella filosofia del “Piano di Zona”, individuato dalla normativa di settore come strumento essenziale per la programmazione del sistema dei servizi alla persona di un determinato territorio.
Le soglie di accesso agli interventi di sostegno economico prevedono un valore ISEE non superiore ai 7.500 euro e un patrimonio mobiliare del nucleo familiare non superiore a 5.000 euro. L’assegnazione degli interventi terrà conto di alcuni criteri di priorità: la presenza di minori nel nucleo del richiedente, con precedenza ai nuclei monoparentali e le situazioni di morosità debitamente documentate, relative ad utenze ed affitto, con particolare attenzione alle situazioni a rischio di sfratto imminente o chiusura utenze.
Il nuovo regolamento prevede diverse tipologie di intervento. La prima riguarda gli “interventi ordinari senza progetto sociale personalizzato”: tra cui il “minimo garantito” (che consiste in un contributo economico a carattere continuativo erogato ad integrazione del reddito finalizzato a contrastare una condizione di indigenza economica non risolvibile sia per problemi di età che per specifici target di persone affette da particolari patologie che hanno determinato uno stato importante di invalidità certificata). Sempre in questa tipologia sono compresi anche i “contributi per il funerale”, a favore di persone decedute residenti nel Comune di Trieste che abbiano beneficiato, nel corso dell’anno, di interventi di sostegno economico con modalità continuativa.
Un’altra tipologia prevede invece “interventi continuativi ordinari e straordinari con progetto sociale personalizzato”. Di questa fanno parte il “contributo minimo d’inserimento” (intervento a carattere temporaneo finalizzato al sostegno di progetti di media e lunga durata e comunque per un periodo di 12 mesi, prorogabili di norma di ulteriori 12, in quanto si considera che la persona possa migliorare le proprie condizioni socio – economiche), i “contributi straordinari” (finalizzati a fronteggiare difficoltà economiche causate da eventi occasionali, contingenti ed urgenti, non coperti da finanziamenti specifici. Questi interventi, debitamente documentati, sono finalizzati prioritariamente al pagamento di utenze), i “contributo tramite pronto cassa” e i “vaucer sociali per l’acquisto di beni di prima necessità”.
Altre tipologie d’intervento riguardano ancora i “progetti speciali” (interventi di carattere economico rivolti a favore di soggetti in condizioni sociali ed economiche familiari particolarmente fragili, riconducibili all’emersione di nuove forme di povertà), la novità degli “interventi di solidarietà civica” (aiuti temporanei, conseguenti ad eventi gravi e non prevedibili, fino a quando i soggetti non acquisiscano indennizzi o recuperi da terzi. In tale ambito s’intendono prevedere interventi di sostegno economico, prestazioni e servizi, concessioni in uso di beni immobili di cui l’Amministrazione può disporre, gratuitamente od a canoni e corrispettivi agevolati) e “contributi erogati dal Comune ma derivanti da altri Enti”.

Tratto da Retecivica del Comune di Trieste

 

 

 

INSIDE OUT/L’Italia sono anch’io

INSIDE OUT / L’ITALIA SONO ANCH’IO è un grande progetto di arte pubblica partecipata che coniuga elaborazione culturale e sociale e che sabato 20 ottobre 2012 alle ore 11.45 da piazza della Borsa a Trieste rilancia su scala nazionale la campagna L’Italia sono anch’io per il diritto alla cittadinanza italiana dei minori nati da genitori stranieri e per la partecipazione amministrativa e politica senza discriminazioni di cittadinanza e di nazionalità. 
Il Comune di Trieste aderisce al progetto INSIDE OUT / L’ITALIA SONO ANCH’IO assieme ad altre amministrazioni comunali italiane che accolgono in spazi pubblici di particolare valore simbolico i grandi ritratti in bianco e nero di tanti cittadini di ogni età e provenienza, ognuno con una sua identità e una sua storia: un modo per riconoscere la ricchezza delle città multiculturali e il diritto alla piena cittadinanza di chi vi abita. Il luogo pubblico prescelto si trasforma in un’opera di arte pubblica di grande forza comunicativa.
INSIDE OUT / L’ITALIA SONO ANCH’IO è l’incontro di due significativi progetti culturali e sociali: il progetto d’arte Inside Out di JR, artista di fama internazionale nonché vincitore del TED Prize 2011, e la campagna nazionale L’Italia sono anch’io.
Inside Out nasce come progetto di JR, che partendo dalle banlieux parigine, sposando cause sociali è arrivato a realizzare progetti artistici nelle favelas brasiliane, in Africa, sul muro tra Israele e Palestina e sulla facciata della Tate Gallery di Londra. Inside Out si basa sulla partecipazione attiva di cittadini che desiderano comunicare alla città un tema o un’emergenza che sta loro a cuore e lo fanno attraverso i ritratti fotografici che l’artista rielabora trasformando le fotografie in grandi poster in bianco e nero che gli stessi cittadini, in collaborazione con altri volontari, affiggono sui muri delle loro città. JR ha accolto con entusiasmo la proposta di realizzare un progetto a supporto della campagna L’Italia sono anch’io insieme alle città italiane. Le affissioni dei foto-ritratti avvengono lo stesso giorno in tutte le città a ridosso della discussione in Parlamento della legge sulla cittadinanza assicurando così alla campagna un forte impatto mediatico a livello nazionale. All’invito del Sindaco di Reggio Emilia Graziano Del Rio, promotore della campagna L’Italia sono anch’io, hanno confermato la partecipazione al progetto le città di Crema, Cagliari, Firenze, Milano, Palermo, Reggio Emilia, Sassari e Trieste.
L’agenzia ABCM di Milano cura la regia nazionale del progetto, gestisce i rapporti con JR, coordina la partecipazione dei Comuni, cura la produzione dei manifesti, coordina le affissioni. Gestisce l’ufficio stampa su stampa, web e TV nazionali, in collaborazione con l’associazione Il razzismo è una brutta storia.
A Trieste il progetto INSIDE OUT / L’ITALIA SONO ANCH’IO  è coordinato operativamente su base volontaria dall’architetto Elena Carlini e dalla curatrice artistica e fotografa Elisa Biagi assieme ai fotografi Giuseppe Anello, Francesco Chiot, Escapista, Alessandro Ruzzier con aiuto al casting di Eleonora Cavallo.
Supporto fondamentale per la realizzazione delle sessioni fotografiche è stato offerto dal Servizio Biblioteche Civiche presso la Biblioteca Quarantotti Gambini, dall’Associazione culturale Andandes presso il Giardino Comunale di via San Michele e dall’Associazione Manifetso2020 presso lo spazio della Provincia di Trieste dedicato al progetto di catalogazione Spazi Opportunità in via Roma.
Imprescindibile il contributo di tutti i cittadini che si sono fatti fotografare e partecipano volontariamente all’affissione delle centinaia di fotografie.
I manifesti/ritratti fotografici resteranno esposti fino a domenica 4 novembre 2012.

“No alla violenza. Sì alla vita”: il messaggio congiunto rivolto a tutti i giovani dal Sindaco Cosolini insieme al Vescovo Mons. Crepaldi

“No violenza.Sì alla vita”, è il messaggio congiunto rivolto oggi a tutti i giovani di Trieste dal Sindaco Roberto Cosolini insieme al Vescovo Mons. Giampaolo Crepaldi, spiegato nel testo di una lettera firmata a due mani che è stata presentata in una Sala Consiliare gremita di numerosi ragazzi e rappresentanti delle varie realtà diocesane e della Consulta Giovani del Comune, tra cui la presidente Caterina Conti, e consiglieri comunali, in occasione dell’anniversario della tragica morte di Giovanni Novacco (26 agosto 2011).
La lettera è stata consegnata personalmente a tutti i giovani presenti dal Sindaco Cosolini e dal Vescovo Crepaldi, nella convinzione che ‘lavorare uniti tutti assieme in un percorso univoco di civile convivenza, solidarietà e rispetto, e di affermazione di principi e valori di base quali l’onestà e l’amicizia per il bene comune, si può costruire un futuro migliore per i giovani e per l’intera comunità cittadina’.
Il Sindaco Cosolini, ringraziando Mons.Crepaldi per la fattiva collaborazione e per l’importante contributo e presenza, accogliendo i giovani con un caloroso benvenuto ha quindi rimarcato la valenza del messaggio nel ricordare la tragica morte di Giovanni Novacco: “Un anno fa la coscienza di tutta la nostra comunità veniva scossa in modo drammatico da un delitto inimmaginabile, una giornata tremenda e funesta per tutti noi, per i famigliari, per le persone vicine alla vittima. Un fatto tragico, drammatico, che ha aperto uno squarcio che forse non ci aspettavamo in una città sempre molto tranquilla e sicura, che ha creato un vuoto incolmabile e messo in evidenza i giovani che si sono macchiati di questo delitto.Giovani senza riferimenti positivi che hanno buttato via la loro vita per scelte sbagliate e criminose. Nell’interrogarci, a un anno di distanza, in una città dove la pacifica e civile convivenza sono tangibili, il ricordo di quel delitto ci dice che non bisogna abbassare la guardia, per evitare che taluni segnali e manifestazioni possano sfociare in tragedie senza fine. Ma c’è anche un altro modo per tenere alta la guardia, che riguarda la diffusione della pratica di valori positivi, quali la convivenza, la solidarietà, la fatica quotidiana di costruire un futuro che oggi appare incerto per i giovani. Occorre alimentare la capacità di credere nei principi positivi: il rispetto delle persone, l’amore per la vita e per lo studio, e per ciò che si intraprende, così si cementa la coesione, la convivenza nella comunità, soprattutto in periodi di crisi come questo. I buoni sentimenti vanno diffusi prevenendo in tutte le forme possibili l’emergere di valori negativi, sbagliati, che è più facile trovare in momenti difficili. Proporre questo messaggio positivo a voi giovani – ha concluso il Sindaco Cosolini – , assieme al Vescovo Mons. Crepaldi, ci pareva fosse il modo migliore per costruire le buone motivazioni nell’affrontare quel tipo di fenomeno e cercare di gettare le basi per costruire assieme, un futuro positivo per voi e per tutta la comunità”.
“Ringrazio il Sindaco Cosolini per questa opportunità che ci vede uniti per il messaggio indirizzato a tutti i giovani di Trieste – ha voluto sottolineare il Vescovo Mons. Crepaldi salutando tutti gli intervenuti – . Oggi si ricorda un delitto che ha costretto la città a interrogarsi sul perché e su come sia stato possibile accadere in una città così sana e sicura. Sinceramente mi ha colpito l’immediato segnale di solidarietà che ha visto l’ampia partecipazione dei giovani alla fiaccolata organizzata in città, da cui è partito un messaggio di speranza per il futuro, di rispetto e vicinanza. Fare memoria di un delitto perché c’è un male da condannare è un impegno da assumersi verso il bene, una responsabilità che coinvolge e dipende da tutti noi, ma anche da voi giovani. Riaffermare alcuni principi e valori come l’amicizia, l’onestà, incentivando la dialettica positiva e il dialogo di confronto tra persone, riveste grande importanza. Occorre collaborare tutti uniti per giocare bene la partita per il futuro di questa città, con lealtà e progettualità, con impegno attraverso azioni e percorsi comuni. Sappiate che ‘Trieste conta su di voi per andare avanti!’”

Scarica il .pdf: Messaggio congiunto Sindaco Cosolini – Vescovo Mons. Crepaldi

NORDEST SPRECO ZERO: 100 sindaci del Nordest e dell’Euroregione firmeranno la carta contro lo spreco alimentare, Capofila il Comune di Trieste

L’INIZIATIVA E’ STATA PRESENTATA AL MERCATO ORTOFRUTTICOLO DI TRIESTE

Nordest spreco zero: parte da Trieste Next, con la prima Giornata contro lo spreco 2012 di Last Minute Market in programma sabato 29 settembre, la campagna di sensibilizzazione che coinvolgerà i cittadini del Nordest. Nordest spreco zero è molto più di uno slogan o di un auspicio: è un percorso concreto che punta a coinvolgere 100 sindaci del territorio – capofila il sindaco di Trieste Roberto Cosolini, affiancato dai Governatori della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo e del Veneto Luca Zaia – per la sottoscrizione della Carta Nordest Spreco Zero. Dieci buone pratiche, dunque, che grazie a Last Minute Market, raccolgono in modo tangibile l’impegno assunto dal Parlamento europeo lo scorso 19 gennaio, con la Risoluzione su come evitare lo spreco di alimenti: strategie per migliorare l’efficienza della catena alimentare nell’UE proposta dalla Commissione per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale sulla base della Dichiarazione congiunta contro lo spreco elaborata da Last Minute Market nel quadro della campagna europea Un anno contro lo spreco, sottoscritta nei mesi scorsi da molte personalità della cultura, della scienza, delle istituzioni (www.unannocontrolospreco.org). I 100 sindaci che aderiranno alla Carta saranno protagonisti della cerimonia pubblica della firma, prevista sabato 29 settembre, alle ore 12, nel ridotto del Teatro Verdi di Trieste, nell’ambito della prima edizione di Trieste Next – Salone Europeo dell’Innovazione e della Ricerca Scientifica (28-30 settembre 2012).
L’iniziativa è stata presentata oggi (giovedì 9 agosto), nel corso di una conferenza stampa svoltasi nel Mercato Ortorfrutticolo di Trieste, alla quale sono intervenuti tra gli altri il sindaco Roberto Cosolini, con gli assessori comunali Laura Famulari, Antonella Grim ed Elena Pellaschiar, l’agroeconomista Andrea Segrè, ideatore e presidente di Last Minute Market, Filiberto Zovico, direttore di Trieste Next e Massimo Vitale, presidente dei grossisti del Mercato.
Lo spreco alimentare è uno scandaloso paradosso del nostro tempo. Mentre vi è la necessità di aumentare la produzione di alimenti almeno del 70% nei prossimi anni per nutrire una popolazione che conterà 9 miliardi nel 2050, nel mondo si spreca più di un terzo del cibo che viene prodotto. Se si potessero recuperare tutte le perdite e gli scarti, si potrebbe dare da mangiare, per un anno intero, a metà dell’attuale popolazione mondiale: 3,5 miliardi di persone.
«Proprio a partire da queste considerazioni e da questi dati – spiega l’agroeconomista Andrea Segrè, preside della Facoltà di Agraria a Bologna, ideatore e presidente di Last Minute Market – nel 2010 abbiamo avviato la campagna europea di sensibilizzazione Un anno contro lo spreco, in stretta partnership col Parlamento europeo – Commissione Agricoltura. La crisi globale, paradossalmente, può offrire un’occasione di cambiamento, e in questo senso la società civile può dare un indirizzo importante alle forze politiche ed economiche. La Carta Nordest Spreco Zero è un esempio importante: formulata sulla base di una Dichiarazione congiunta di cittadini, esperti e operatori, verrà adottata dai pubblici amministratori e diventerà buona prassi quotidiana per i cittadini amministrati. Le nostre azioni, anche se piccole, possono veramente portare a un mondo nuovo. Dobbiamo tornare a credere nel nostro ruolo di individui-cittadini attivi nella società».
«Trieste Next ospita e sostiene con grande entusiasmo e convinzione questa iniziativa – afferma il direttore di Trieste Next Filiberto Zovico – perché compito del Salone è coinvolgere l’intero territorio su alcune questioni cruciali per lo sviluppo. Scienza e ricerca possono contribuire a costruire nuovi modelli più sostenibili e decisivo sarà in questo senso un rapporto sempre più diretto e costruttivo tra territorio e amministrazioni, imprese e ricerca. L’obiettivo che ci diamo, quello di coinvolgere a Trieste 100 sindaci del Nordest e dell’Euroregione, è esemplificativo di come, dal basso, si possono praticare politiche basate sulla sostenibilità e responsabilità».
Ringraziando Andrea Segrè per l’opportunità offerta, che ha messo in moto “una valanga positiva” a favore di un consumo più responsabile e intelligente, il sindaco Roberto Cosolini ha evidenziato come “nella Carta contro lo Spreco, non ci sono solo belle e generiche parole, ma contiene impegni amministrativi seri, ad esempio legati ai bandi pubblici per i servizi di ristorazione, dove viene chiesto alle aziende partecipanti, attribuendo adeguati punteggi, di ridurre gli sprechi delle derrate alimentari e di favorire l’utilizzo di prodotti a Km zero”. “E’ un impegno serio –ha concluso il primo cittadino- per un salto di qualità nel rapporto tra gli enti locali e le comunità di appartenenza, a favore di un consumo responsabile e senza sprechi”.
Con la sottoscrizione della Carta Nordest Spreco Zero verranno subito rese operative alcune delle indicazioni contenute nella Risoluzione europea contro lo spreco alimentare per contribuire concretamente all’obiettivo di dimezzare entro il 2025 gli sprechi alimentari, e in particolare: gli amministratori si impegnano a sostenere tutte le organizzazioni pubbliche e private che recuperano, a livello locale, i prodotti rimasti invenduti e scartati lungo l’intera catena agroalimentare per redistribuirli gratuitamente alle categorie di cittadini al di sotto del reddito minimo; queste iniziative, promosse da realtà come Last Minute Market, innescano circoli virtuosi perché permettono non solo di donare cibo agli indigenti, ma anche di ridurre a monte i rifiuti alimentari. La Carta prevede poi, specificamente, la modifica delle regole che disciplinano gli appalti pubblici per i servizi di ristorazione e di ospitalità alberghiera, in modo da privilegiare in sede di aggiudicazione e a parità di altre condizioni le imprese che garantiscano la ridistribuzione gratuita a favore dei cittadini meno abbienti e che promuovano azioni concrete per la riduzione a monte degli sprechi accordando la preferenza ad alimenti prodotti il più vicino possibile al luogo di consumo. Inoltre la Carta richiede l’istituzione di programmi e corsi di educazione alimentare, di economia ed ecologia domestica per rendere il consumatore consapevole degli sprechi di cibo, acqua ed energia e dei loro impatti ambientali, economici, sociali.
Inoltre le Regioni, le Province e i Comuni firmatari s’impegnano a promuovere a livello normativo nazionale – sensibilizzando le rappresentanze politiche del territorio – la regolamentazione delle vendite scontate quando un prodotto è vicino alla scadenza oppure presenta un difetto; la semplificazione delle diciture nelle etichette degli alimenti per la scadenza: unica ma con due date, una che si riferisce alla scadenza commerciale (si può vendere entro una certa data), l’altra che riguarda il consumo; l’istituzione di un Osservatorio/Agenzia nazionale per la riduzione degli sprechi con l’obiettivo di minimizzare tutte le perdite e le inefficienze della filiera agroalimentare; e soprattutto, l’adozione dello Spreco Zero come orizzonte di lungo periodo, in una strategia di Rete: ovvero la riduzione progressiva degli sprechi attraverso il controllo e la prevenzione di tutte le attività pubbliche e private che implichino la gestione di cibo, acqua, energia, rifiuti, mobilità, comunicazione.
Trieste Next, il Salone Europeo dell’Innovazione e della Ricerca Scientifica si svolgerà a Trieste dal 28 al 30 settembre 2012. E’ promosso da Comune di Trieste, Università di Trieste e Nordesteuropa Editore, con il contributo di Fondazione CRTrieste. Main Partner Telecom Italia. Copromotori: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Provincia di Trieste, Camera di Commercio di Trieste, Comitato di candidatura “Venezia/Nordest Capitale Europea della Cultura 2019”. Media partner: Il Piccolo, La Repubblica Affari & Finanza, Le Scienze, Radio 24, Ansa, ICMoving Channel.