Sulla Ferriera e sulle Iene

Per quanto riguarda il servizio delle Iene sulla Ferriera non ho alcuna difficoltà a dire che considero quello di Servola uno dei problemi più seri e gravi della città: proprio per questo merita e meriterebbe di essere trattato con un taglio giornalistico vero che evidenzi, senza sconti le criticità, ciò che non è stato fatto in passato e da chi, ciò che, invece, viene fatto e da chi.

E’ evidente che non è questo il taglio utilizzato dalle Iene: per quel che mi riguarda ho perso la pazienza –mi dispiace – visto il tono aggressivo che tendeva a darmi del responsabile unico di tutti i problemi senza lasciarmi il tempo di replicare interrompendomi in continuazione. Ho peso la pazienza anche perché l’hanno persa, cittadini, lavoratori e residenti che da anni non solo devono soffrire l’inquinamento e la paura di perdere il lavoro, ma anche le speculazioni costruite sulla loro situazione.  Inoltre, non occorre essere molto smaliziati per immaginare il taglia e cuci fatto durante il montaggio per mettermi in cattiva luce.

Spiego a tutti coloro che lo vogliono sapere –anche a quelli che mi criticano – come stanno veramente le cose: la Ferriera è là da 100anni, inquina l’ambiente esterno da decenni e tutto ciò va sicuramente risolto superando un contrasto fra la difesa dell’ambiente e della salute e la difesa del lavoro. Non starò a criticare il passato per la semplice ragione che non si è fatto nulla: sono state condotte campagne elettorali all’insegna della promessa della chiusura immediata dello stabilimento seguite dal NULLA, nessuna azione da parte di chi aveva fatto queste facili promesse, eppure le Iene non si sono viste in tutti questi anni…

Non ho paura delle critiche o dei servizi nazionali, mi interessa solo il benessere dei triestini e siccome contano i fatti, non le chiacchiere, non le polemiche e tanto meno gli insulti, di seguito vi riporto alcuni interventi fatti in questi due anni e mezzo:

  • Come comune abbiamo promosso, già nel luglio del 2011, un tavolo di lavoro che consentisse di riscrivere le prescrizioni per l’Autorizzazione Integrata Ambientale. Nel frattempo vi è stata la disponibilità al confronto pubblico con associazioni, sindacati, rappresentanze dei cittadini; la totale trasparenza e accessibilità agli atti del Comune riguardanti la Ferriera; momenti di analisi come, per esempio,  la Conferenza sulla Salute della Città, alla quale sono seguite importanti decisioni.
  • Interventi diretti del Sindaco. Una prima ordinanza, alla fine del 2011, che ha prescritto interventi ben definiti e individuati su punti di emissioni diffusi (in passato non erano mai state emesse ordinanze così chiaramente finalizzate a prevenire un possibile rischio per la salute). A seguito di una fuga di ammoniaca, il 28 marzo 2012, è partita una richiesta immediata alla Lucchini di rinforzare l’organigramma dello stabilimento, ne sono seguiti cambi dirigenziali e la sostituzione del responsabile della cokeria. Nell’ottobre 2012 è stata emanata un’ordinanza per il contenimento delle emissioni benzo(a)pirene ripetuta poi nel 2013.
  • Le medie attuali annuali delle concertazioni di Benzo(a)pirene 2013 sono state nettamente inferiori a quelle del 2012.
Centralina  (limite di legge è 1)
Anno St. RFI Servola V. Pitacco v. Svevo
2012 3.5 1.6 0.8
2013 1.3 0.9 0.5

Come si vede c’è stata una riduzione netta delle emissioni, quasi dappertutto sono scesi sotto il limite di legge. Rimane sopra il limite, ancorché ridotto a un terzo – e non è poco – il dato di un’unica centralina, attaccata allo stabilimento e peraltro oggetto di contestazione.

Le ordinanze quindi hanno avuto un’efficacia ben maggiore di quanto l’intervistatrice mi abbia consentito di spiegare e illustrare. 

Chi pensa che il Sindaco possa chiudere con un atto d’imperio un’attività non fa i conti con un sistema legislativo complesso in cui i poteri di un Sindaco in materia di salute sono legati, in realtà, a grandi emergenze e a fatti straordinari: la Ferriera, nonostante la delicatezza, non rientra tra questi, come dimostrano le stesse azioni della Magistratura con contenuti sì prescrittivi, ordinatori e sanzionatori ma che non prevedono la chiusura.

Chiudere avrebbe voluto dire commettere un atto facilmente contestabile e annullabile con conseguenti danni che il Comune, quindi la collettività, dovrebbe pagare, assistendo, tra l’altro,  anche alla riapertura dell’attività. Del resto se fosse un potere vero del Sindaco perché chi l’aveva promesso non l’avrebbe esercitato?

Aggiungo che la chiusura della Ferriera non rappresenterebbe di per sé la fine,  semmai l’inizio, di una vera e propria emergenza ambientale: un territorio e uno stabilimento inquinati abbandonati, probabilmente per molti anni e preda di un lungo contenzioso sulle responsabilità e sulle cose da fare, sarebbero destinati a disperdere altri elementi inquinanti, nell’aria e nel mare, in uno stato di totale abbandono, come si è visto in tanti casi in passato in Italia e sul nostro territorio; quindi non basta chiudere: al di là del problema industriale, non verrebbero garantiti nemmeno l’ambiente e la salute.

Ci siamo mossi, con tutte le altre Istituzioni, in primis con Debora Serracchiani che ha dato un apporto fondamentale, per cercare SOLUZIONI REALI che altri non avevano mai cercato. Chi andava a Roma prima di Cosolini e Serracchiani a rompere le palle a Ministri dello Sviluppo Economico, dell’Ambiente, dell’Infrastrutture, del Lavoro affinché il Governo riconoscesse la gravità di questa situazione e si mettesse in gioco?

Di questo le Iene non hanno parlato e questo alla signora Toffa non interessava un fico secco…Non le interessava che il 31 gennaio sia  stato firmato un Accordo di Programma che affronta il tema dell’inquinamento, della messa in sicurezza e delle bonifiche e crea le condizioni affinché un progetto industriale moderno possa insediarsi, non inquinando più. Alle Iene e a coloro che approfittano di questa trasmissione per insulti faziosi non interessa che queste cose si siano fatte né, magari, interessa sapere perché qualcuno ha tardato (o forse tarda ancora) ad apporre la propria firma su quel documento…

Questi sono gli atti concreti in tema di Ferriera:            

Trasparenza e confronto,  ordinanze emesse e un impegno politico e istituzionale messo in campo per coinvolgere il Governo. Questi sono i primi risultati.  Qualcuno dirà pochi – io stesso vorrei averne raggiunti di più– ma quel qualcuno, se è onesto, dovrebbe anche riconoscere che sono un grande passo in avanti rispetto al NULLA (fatte salve le campagne elettorali) del passato.

Vorrei essere grato alle Iene per aver portato all’attenzione nazionale la questione della nostra Ferriera ma allora dico loro che se vogliono parlare seriamente della Ferriera e del rione di Servola le invito a fare un servizio approfondito sulla questione, sarà lieto di ospitarle e spiegar loro tutto quello che stiamo facendo, che non si è fatto e che si deve ancora fare. 

 

 

6 thoughts on “Sulla Ferriera e sulle Iene

  1. Bene. Ora occorre continuare a rompere le palle a Roma. Come dice Renzi che l’Italia deve mettere a posto i conti in Europa “non perché ce lo chiede ma per i nostri figli” così Cosolini e Serracchiani devono farlo per l’aria che gli stessi figli respirano!

  2. sindaco non te invidio. Co gavevimo le braghe curte la ferriera iera la de anni e la fazeva più danni de adesso. Adesso però no gavemo più le braghe curate e qualche potere in più lo gavemo, sopratutto Ti. Forza e coraggio no aver paura e tira dritto in punto salute te ga tanto potere se lo sfrutti al massimo la cittadinanza Ti sarà grata. PS no incazzarte fa mal alla salute!

  3. non c’è un minuto da perdere, noi come singoli cittadini non abbiamo alcun tipo di potere decisionale, sicuramente Voi (Cosolini&Serracchiani) potete occuparvi più incisivamente della faccenda, il nostro “compito” è incalzare le istituzioni perchè la qualità della vita cresca sempre più, il vostro è provare a fare tutto ciò che sia possibile affinchè questo avvenga.
    Vi ringraziamo per l’impegno e sicuramente apprezziamo, detto ciò, non è ancora affatto sufficiente. Quantomeno queste polemiche ,si spera, siano costante stimolo per ogni sindaco e governatore che si succederanno negli anni, per la conquista, centimetro dopo centimetro, del traguardo finale, ossia chiudere e smantellare definitivamente quella (orrenda peraltro) fabbrica in piena città !
    Buon lavoro.

  4. Ciao Roberto,
    forse non lo avete mai preso in considerazione, toppo “stupida” l’idea ….
    non serve trovare i soldi per sistemate ed aggioranere ed adeguare la ferriera, bisogna trovare i soldi per stipnediare coloro che lavorano oggi in ferriera sino alla loro pensione, perchè nel frattempo gli stessi possono lavorare per smantellare la stessa ferriera!!!!
    chi meglio di loro!!!
    diamo cos’ occupazione al persone, liberiamo Trieste da uno scempio e magari nel frattempo troviamo finanziatori privati affinchè senza tanti verdi e bonifiche di carbone e/o altro reimpieghino tutta uella zona come un centro museale e/o di cultura, un parco divertimenti come Gardland ma meglio perchè sul mare ecc ….

    è inutule nascondersi dietro a qualcuno, gli accordi fatti da pochi per guadagnare soldi sui triestini è meglio eliminarli!!!!

    tutto nascosto e tutto falso, vero!!! basta pensare a quando è venuto Putin a Trieste con i suoi cecchini (che dico cechini russi in territorio italiano … prova andar tu la con i nostri soldati … abbiamo i nistri Marò he per aver fatto il loro lavoro sono ancora la!!!)
    cosa ha firmato Letta con Putin, 34 punti e non se ne conosce neppure uno …. tutto nascosto, e direi proprio di si!!!

    visto che non si può pubblicare in diretta, copia questa mia email e la pubblico su FB chiedendo a tutti di farla girare … a proposito di trasparenza!!!!!!!!!

    un caro saluto, la domada è propositiva, ho altre idee politiche come sai, ma sei il mio sindaco ed a differenza del nostro Governo ti hanno votato ed in un Paese democratico è giusto che la maggioranza vinca.
    Buon lavoro e per cortesia prendi in considerazione questo suggerimento, semplice ma penso anche facile da portare avanti.
    Gianpaolo

  5. Naturalmente sono contenta della risposta del Sindaco, non mi andava giù proprio il fatto di avere un primo cittadino che in questi anni non avrebbe fatto nulla per il caso Ferriera, la risposta che ci ha dato dovrebbe apparire su qualche quotidiano nazionale a risposta della dura critica del programma Le Iene. Ovviamente sul caso Ferriera non bisogna mollare la presa e forse grazie a questo programma irriverente potremmo avere quella visibilità nazionale finora assente. Pertanto parliamone ancora e approfonditamente per riuscire a chiudere e risistemare il sito inquinato servendoci dei lavoratori impiegati ora nello stabilimento. U T O P I A ?

  6. Assistendo al servizio delle iene sono letteralmente inorridito, non certamente per la reazione di Cosolini, ma ripensando allo studio, effeutato su piccolissimi numeri realizzato dalla ASL e reso pubblico pochi giorni fa, che certificava che Servola fosse un luogo come un altro per quanto concerne il rischio di ammalarsi di cancro al polmone…Sappiamo assai bene che le cose non stanno in questo modo, che i medici hanno ben un altra opinione e che persino a Koper hanno notato un incremento delle patologie in certi quartieri verso i quali in determinate condizioni di vento arrivano i benefici effetti della cokeria.Il punto di partenza per migliorare il mondo in cui viviamo e’ la conoscenza e la trapsarenza e su questo critico e ferocemente gli enti di controllo e chi fino ad oggi non ha svolto correttamente il proprio lavoro.Da imprenditore avendo avuto la possibilità di visionare le carte, debbo dire che il lavoro svolto dal comune e della regione sull’accordo di programma è stato semplicemente eccezionale, lavoro che con buone probabilità farà si che altri soggetti economici, oltre al gruppo Arvedi, siano interessati all’area per insediare processi industriali puliti, che non necessitino del benzopirene e del carbone, non esattamente la sostanza ideale con la quale far convivere decine di migliaia di uomini,donne e bambini.

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