Secondo assestamento di bilancio

Nel mese di ottobre, i lavori consiliari in buona parte sono stati dedicati alla discussione e approvazione di una ulteriore manovra di assestamento di bilancio, la seconda del 2021, di cui sono stato relatore di minoranza.

Si è trattato perlopiù di aggiustamenti di ordinaria amministrazione, ovvero di spostamenti da capitoli dove le risorse erano esuberanti rispetto alle capacità di spesa, ad altri dove invece ce n’era bisogno.

Particolarmente significativa è stato lo stanziamento aggiuntivo riguardante la Sanità, dove sono stati messi ulteriori 30 milioni, il che ha rappresentato anche – finalmente – un’occasione per conoscere più nel dettaglio l’andamento delle diverse Aziende Sanitarie nel corso di quest’anno.

Sono emerse disomogeneità nelle gestioni piuttosto rilevanti. Mi spiego meglio: ci è stato rappresentato un ulteriore fabbisogno rispetto ai soldi stanziati a bilancio per il 2021 di circa 224 milioni di euro (ovvero un deficit), di cui quasi 160 milioni legati alle maggiori spese per l’emergenza Covid, coperti questi quasi integralmente da trasferimenti straordinari dello Stato (ne mancano per la copertura ancora 28 milioni) e circa 64 milioni di euro sono invece la proiezione sul deficit delle Aziende Sanitarie per la gestione ordinaria. A riduzione di questo deficit sono stati appunto stanziati questi 30 milioni.

I numeri sono chiari, ma pongono alcuni punti interrogativi che a breve la commissione consiliare dovrà approfondire. Vi sono infatti grandi differenze nel passivo delle tre Aziende Sanitarie del territorio regionale (Friuli Occidentale – 14.6 milioni,  Asugi – 92.7 milioni, Friuli Centrale – 116 milioni) e soprattutto, al netto delle maggiori spese Covid, il Friuli Occidentale sarebbe in utile di 2 milioni, l’Azienda del Friuli Centrale in perdita di 46 milioni e l’Asugi in perdita di 27 milioni.

Come vediamo sono numeri molto distanti. C’è da chiedersi se dipendono da maggiori erogazioni di servizi o da diseconomie di gestione, tenuto anche conto che andrebbero considerati i minori costi rispetto alla previsione dovuti al rinvio, anche quest’anno, di tante prestazioni sanitarie, sospese per far fronte all’emergenza Covid.

Sugli approfondimenti ritornerò nella prossime newsletter, dopo la seduta della commissione.

Tornando alla manovra di assestamento complessiva, questa ha messo in moto ulteriori risorse rispetto a quelle già stanziate per più 100 milioni di euro.

C’è infine da dire che da moltissimi anni la Regione non si trovava con un bilancio così ricco di soldi disponibili e questo è il risultato di consistenti impegni del Governo nazionale nel corso del 2020 e del 2021.

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