EX CASERMA VIA ROSSETTI: SIGLATO L’ACCORDO

Nella sede della Regione Friuli Venezia Giulia l’assessore alle Finanze e Patrimonio, Francesco Peroni, il sindaco di Trieste, Roberto Cosolini, e il direttore dell’Agenzia del Demanio, Roberto Reggi, hanno ufficialmente siglato un accordo di programma che, consentendo al Comune di variare il proprio strumento urbanistico, apre la strada all’attesa operazione di riqualificazione e valorizzazione dell’ex caserma Vittorio Emanuele III di via Rossetti.  Dopo la firma a Palazzo Farnese di Piacenza, di un accordo nazionale con cui sono stati ‘smilitarizzati’ e ‘sdemanializzati’ alcuni edifici e compendi di proprietà del Ministero della Difesa, tra cui la caserma stessa, è stato compiuto un ulteriore, importante passo nel percorso destinato a dare una nuova destinazione al comprensorio della Vittorio Emanuele III.

La caserma Vittorio Emanuele III di via Rossetti sede del 1º Reggimento “S. Giusto” ha una storia del tutto particolare. La sua costruzione fu iniziata nel 1912 sotto l’impero asburgico e sospesa successivamente a causa della Prima guerra mondiale.Dopo l’annessione di Trieste all’Italia i lavori furono ripresi dal 1920 fino al 1925. L’inaugurazione avvenne nel 1926 alla presenza del Re Vittorio Emanuele III da cui deriva la denominazione della caserma. L’ex caserma è stata dismessa nell’aprile del 2008, e comprende quasi 55 mila metri quadrati che in breve tempo sono finiti nel più desolante degrado. Più volte è stata al centro di polemiche politiche e in varie occasioni è stata al centro di occupazioni da parte di associazioni o gruppi studenteschi che reclamavano spazi abitativi o di incontro. Ora, con l’accordo di programma che è stato firmato la soluzione è più vicina. Di fatto, la firma dell’accordo di programma dà avvio a una nuova fase della trasformazione urbanistica di una delle aree della città lasciate abbandonate da tempo, come appunto è l’ex caserma Vittorio Emanuele III di via Rossetti.

Quali sono i prossimi passi? La Cassa depositi e prestiti acquisterà l’area dal Demanio e cederà poi a titolo gratuito al Comune di Trieste una palazzina da 6500 metri quadri, quella vicina ai licei Petrarca e Galilei. Nelle casse comunali arriveranno anche 5 milioni circa, il 15% del valore di quell’area e la zona sarà sganciata dal Piano regolatore comunale, in fase di approvazione. La Cassa depositi e prestiti potrà così mettere sul mercato un’ampia superficie con varie destinazioni d’uso, dal residenziale al commerciale o ai servizi. Nel documento urbanistico ci sarà sicuramente, un ampio spazio pubblico all’interno dell’ex caserma, in quella che fu la piazza d’Armi, dove verrà realizzato un’area verde. Inoltre l’ampio edificio di 6500 metri quadri, con i due licei, farà parte di un futuro polo scolastico. «Nella parte alta – ha dichiarato l’Assessore all’Urbanistica Elena Marchigiani – sarà possibile edificare nuove strutture. In pratica ci saranno spazi pubblici di collegamento con la città». E l’uso di quei 5 milioni? «Ci stiamo pensando – aggiunge l’assessore – quello di Campo Marzio è uno dei progetti che abbiamo in mente». Soddisfatto per la piega veloce che ha preso l’accordo di programma è il sindaco Roberto Cosolini: «Abbiamo lavorato molto bene ottenendo quanto avevamo chiesto a tempo di record. La firma apposta a Piacenza è un passo fondamentale per il recupero di un’area della città lasciata per troppo tempo nel degrado. Siamo molto soddisfatti. Da tutta questa storia il Comune di Trieste otterrà la palazzina nei pressi dei due licei. In più 5 milioni di euro che saranno investiti in opere pubbliche o nel recupero di un’altra zona che ci sta particolarmente a cuore e dove i tre quarti dell’area è del Comune. Mi riferisco alla trasformazione della zona che comprende il mercato Ortofrutticolo e il Museo del mare. Voglio infine dire due cose a chi va blaterando che questa amministrazione non realizza nulla: in poco tempo abbiamo presentato il maxi progetto di riqualificazione del Silos e negli ultimi 7 giorni ci sono state la decisione dello spostamento delle antenne da Conconello e la trasformazione dell’ex caserma di via Rossetti».

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