Intitolato ai giornalisti Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin il giardino comunale di piazzale Rosmini

Con una sobria e sentita cerimonia, davanti a una folla di persone, famigliari, amici, autorità, è stato intitolato a Marco Luchetta, Alessadro Sasa Ota, Dario D’Angelo e Miran Hrovatin il giardino comunale di piazzale Rosmini. Un gesto, un segno indelebile, per ricordare il sacrificio degli operatori dell’informazione caduti vent’anni fa, tra il 20 gennaio e il 20 marzo 1994, nelle stragi di Mostar e Mogadiscio. Con i loro corpi fecero scudo a un bambino di nome Zlatko, che è stato il primo assistito dalla Fondazione Luchetta, Ota, D’Angelo e Hrovatin che aiuta i piccoli vittime delle guerre.

Luchetta

Il Sindaco con il Vicesindaco, scoprendo la targa loro dedicata, hanno portato il saluto dell’Amministrazione comunale e di tutta la comunità, alla presenza delle autorità cittadine, del presidente della Federazione Nazionale della Stampa, Giovanni Rossi con il segretario Franco Siddi, del presidente regionale dell’Ordine dei Giornalisti Cristiano Degano e del presidente dell’Assostampa del FVG, Carlo Muscatello, oltre a rappresentanti della Regione e della Provincia, nonché alunni e insegnanti della Scuola Morpurgo.
Il Sindaco ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita di questa significativa iniziativa, che interpreta i sentimenti della comunità nei confronti di operatori dell’informazione che hanno dato la loro vita svolgendo con passione e dedizione il loro lavoro nel nome della pace e della libertà e nel proteggere i bambini. Ed è proprio ai bambini, ai giovani – è stato detto – che è rivolto in particolare il messaggio di pace e libertà in nome dell’informazione, per non dimenticare i fatti tragici delle guerre fino al punto del sacrificio della propria vita. Non a caso la scelta del giardino frequentato da bambini. Nella consapevolezza che questa esperienza di alto valore civico e formativo resti per sempre nella memoria della collettività. “E’ un altro tassello importante – ha sottolineato Degano – per la città e per ciò che rappresenta il mondo dell’informazione e del servizio pubblico per cui è stato pagato un prezzo molto alto. Un ruolo che vuole essere messo in evidenza anche in coincidenza con il cinquantenario della sede Rai, che prevede tra le iniziative il riconoscimento giornalistico internazionale Marco Luchetta (istituito nel 2004) le cui premiazioni si terranno il 6 luglio a Trieste”. Muscatello ha voluto ringraziare il Sindaco, il Vicesindaco e l’Amministrazione comunale per l’impegno profuso in tempi brevissimi – in tre mesi – per la realizzazione dell’iniziativa accanto all’Assostampa e all’Ordine dei Giornalisti. Domani dei bambini passeranno qui davanti e scorgendo la targa con i nomi di Marco, Sasa, Dario e Miran, chiederanno spiegazioni ..Chi erano? Perchè hanno perso la vita?” Siddi : “Questo è un ‘giardino di vita’. Dal sacrifico professionale abbiamo oggi una vita che rinasce continuamente anche con l’attività dell’Associazione. La memoria è vitale, dà speranza nella libertà e nella pace. Pertanto il ruolo degli operatori informazione dev’essere rispettato, quali testimoni di fatti, non privati, che accadono, per mettere al corrente la comunità. La valenza del servizio pubblico sta nell’informazione per una pacifica convivenza”. Rossi, esprimendo un’affettuosa vicinanza ai famigliari e al loro dolore, ha posto l’accento sull’ esempio di giornalismo vero, di chi ha raccontato verità e tante tragedie. Ma quello che è accaduto non deve più accadere. Chi deve informare non deve rischiare la vita. Questo è il messaggio per tutti i governi e le associazioni a livello internazionale”. Infine, il ricordo commosso nelle parole di Daniela, moglie di Marco Luchetta: “Ringrazio tutti per questa giornata. Voglio ricordare Marco per i bei momenti trascorsi con lui. Marito, padre..Marco, che amava tanto la sua città”.

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