Il Comune di Trieste ha partecipato da socio per la prima volta all’Assemblea dei soci di Hera, assemblea che ha visto presentare un risultato eccellente del Bilancio 2012 con significative ricadute in termini di dividendo, che vedono Trieste ricevere € 6.450.000.
Si conferma, così, azzeccata la scelta della fusione che consente a Trieste di partecipare ad una delle più significative industrie italiane con una posizione strategica nel Patto dei Sindacati che garantisce il controllo pubblico e nei vertici societari con la presenza di Giovanni Perissinotto nell’esecutivo a quattro.
L’integrazione industriale consentirà poi da subito l’ottimizzazione dei servizi ai cittadini.
Poiché l’Assemblea di Hera sarà seguita tra pochi giorni da quella di Acegas Aps, che rinnoverà i vertici, voglio in questa occasione ringraziare il dott. Massimo Paniccia per i dieci anni alla guida dell’Azienda, caratterizzati da professionalità e da un impegno per consentirne i risultati nell’interesse dei soci Comune di Trieste e Comune di Padova.
Voglio anche sottolineare come la presenza del dott. Paniccia, assieme ai due Sindaci, nella trattativa abbia contribuito in modo determinante a ottenere condizioni eccellenti nel concambio dell’operazione di fusione con indiscutibile vantaggio per il nostro Comune.
E’ altresì giusto chiarire, anche rispetto alcune notizie imprecise che sono circolate, che nella fase di OPA c’è stato un continuo rapporto di consultazione tra il Comune di Trieste e la Fondazione che aveva, come noto, mantenuto delle azioni Acegas Aps per contribuire anche in questo modo al radicamento territoriale che faceva parte dell’accordo tra i Comuni.
Se la Fondazione alla fine ha aderito all’OPA è stato esclusivamente per tutelare meglio il suo patrimonio, che è patrimonio della città, in quanto le azioni di Hera sono in qualsiasi momento valorizzabili sul mercato mentre quelle di Acegas dopo il delisting vanno a perdere tale prospettiva.
In quella occasione il Sindaco di Trieste e il Presidente della Fondazione hanno valutato anche l’ipotesi di un passaggio delle azioni di Acegas detenute dalla Fondazione al Comune di Trieste, ma l’ipotesi si è rivelata non praticabile in quanto il difficile momento degli Enti locali certo non consente quello, che per le ragioni sopra esposte, sarebbe stato un indebolimento patrimoniale.
Le voci riguardanti presunte trattative sugli Organi di Acegas sono prive di fondamento.
Autonomia e triestinità di Acegas, infine, sono garantite dagli accordi tra i soci, dal Patto di Sindacato e da una strategia industriale che vede Trieste perno per la proiezione nel Nordest d’Italia e nell’Europa centrale, confermata anche dalla sede legale di Hera Trading.