Risparmio energetico: partiamo dagli edifici pubblici

Il Comune di Trieste dà il via a due progetti sperimentali per il risparmio energetico negli edifici pubblici: a Palazzo Carciotti sarà sperimentata una nuova modalità di regolazione delle temperature e contemporaneamente in alcune scuole elementari e medie saranno proposte attività di formazione per insegnanti e studenti. Ma non solo, il neo ‘Ufficio Risparmio Energetico’ attivato alcuni mesi fa dal Comune, può già contare 140 risposte a cittadini e progettisti che hanno formulato domande specifiche su tecnologie, normative, incentivi relativi al risparmio energetico e all’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili (isolamento termico di edifici, riqualificazione di impianti termici, installazione di impianti soalri e fotovoltaici).
Sono questi i temi affrontati nel corso della conferenza stampa del Sindaco Roberto Cosolini con l’assessore all’Ambiente Umberto Laureni. Presenti anche l’ing. Fabio Morea, responsabile dell’ ‘Ufficio Risparmio energetico” , Donatella Rocco funzionario dell’Area Educazione, Pierluigi Barocco e Andrea Nigris per la Siram spa e Nevio Piccolo della Sinergie Spa.

“Il risparmio energetico è uno dei punti di forza di questa amministrazione comunale che portiamo avanti con determinazione attraverso le due importanti sperimentazioni a Palazzo Carciotti e nelle scuole cittadine, con la speranza che gli adulti siano incentivati anche grazie ai bambini e ragazzi, molto sensibili verso questi temi e portatori di buone prassi in famiglia, creando il doppio effetto a catena. L’aspetto persuasivo in tema di risparmio energetico dà stimolo alla ‘cultura del risparmio di energia’, quindi alla consapevolezza diffusa proprio in virtù delle sperimentazioni effettuate. Conseguentemente ci attendiamo che quest’ultime diventino la generalità per tutti gli edifici comunali e scolastici. Il mio vivo apprezzamento in questo senso va all’assessore Laureni, che con approccio serio, sobrio e lungimirante ha affrontato in modo concreto problematiche che sono state sottoposte dai cittadini, anche nell’ambito dello sportello sul risparmio energetico da poco avviato e la cui sperimentazione è stata finora positiva. Inoltre, va detto che il rapporto di collaborazione con la impresa-gestore sugli obiettivi prefissati è totale e fin dall’inizio comprende un programma articolato i cui risultati sono già soddisfacenti”.
“L’obiettivo dei due progetti – ha spiegato in dettaglio l’assessore Laureni – è la riduzione degli sprechi di energia, con conseguente riduzione di costi e di emissioni di CO2, e rientra nel quadro più ampio della politica energetica del Comune che ha aderito al Patto dei Sindaci, impegnandosi a ridurre del 20% le proprie emissioni di CO2 entro il 2020. La riduzione dei consumi energetici, nella visione dell’Assessore all’Ambiente, deve tenere conto di tutta la filiera di gestione dell’energia: dalla produzione con fonti rinnovabili alla lotta agli sprechi, dalla regolazione ottimale degli impianti all’utilizzo corretto da parte degli utenti. I due progetti mirano proprio ai due fattori: regolazione e utilizzo”. “Il primo progetto, relativo a Palazzo Carciotti, prevede la sperimentazione di un nuovo protocollo di regolazione degli impianti di riscaldamento: regolazione della temperatura nominale ridotta da 20°C a 19°C, monitoraggio delle temperature (con sistemi di telecontrollo e frequenti misure sul posto da parte di operatori) e verifica delle effettive condizioni di comfort in tutte le stanze riscaldate unite a misure dei consumi effettivi. Al personale che lavora negli uffici interessati sarà richiesta la collaborazione per segnalare eventuali sprechi o anomalie (ad esempio uffici con temperature superiori o inferiori alla media, problemi di infiltrazioni d’aria dai serramenti che possono ridurre ulteriormente i consumi…). La reazione del personale interessato alla sperimentazione è stata molto positiva: i rappresentanti dei lavoratori hanno infatti apprezzato gli obiettivi dell’iniziativa, si sono detti disponibili ad adattarsi alle nuove condizioni “magari indossando una maglia più pesante” e hanno colto l’occasione per fare delle proposte (ad esempio reinvestire i risparmi ottenuti con il progetto per altri interventi sugli edifici che ospitano gli uffici comunali, cercando di risolvere i problemi di surriscaldamento estivo). Il secondo progetto riguarda alcune scuole elementari e medie di Trieste. In questo caso l’intervento sarà di tipo informativo ed educativo: il personale di Siram e Sinergie installerà sistemi di monitoraggio del comfort ambientale (temperatura, umidità, illuminamento, consumo di energia) e svolgerà una serie di incontri di formazione con insegnanti e studenti per sensibilizzarli all’uso corretto degli impianti e alla riduzione degli sprechi di energia. Alle scuole coinvolte verrà rilasciata la Carta d’Identità Sostenibile. Questo strumento permetterà di quantificare la propria situazione energetica e lo stato di attuazione del progetto di crescita sostenibile. Aiuterà altresì studenti e insegnanti ad individuare le criticità della scuola e le aree nelle quali sviluppare attività che migliorino il livello di sostenibilità dell’istituto nel tempo”
I progetti – è stato detto – si svilupperanno nel corso della stagione invernale: dal 15 ottobre 2012 data di avvio degli impianti al 15 aprile 2013, termine del periodo di riscaldamento. I primi dati di saranno disponibili entro la fine dell’anno per Palazzo Carciotti e in primavera per le scuole: ci si attende una riduzione dei consumi, quindi delle emissioni inquinanti e dei costi a carico dell’Amministrazione Comunale. In caso di risultati positivi, la sperimentazione sarà estesa gradualmente agli altri edifici del Comune di Trieste.
“Abbiamo già inoltrato formalmente al Ministero la richiesta di istallazione di 15 tetti a fotovoltaico – ha specificato Laureni – che ci consentiranno di passare dagli attuali 100 ad oltre 200Kilowatt. Presto quindi sapremo se potremo procedere all’installazione, altrimenti reitereremo la domanda. Avremo anche il vantaggio, riducendo di 1 grado la temperatura, di ottenere un risparmio del 5%. Il che significa a volte mettersi addosso una maglia in più, col risultato di maggior benessere per le persone”.
Fabio Morea ha quindi illustrato nello specifico i dati relativi alle domande e risposte più frequenti formulate dai cittadini all’ ‘Ufficio Risparmio Energetico” comunale che svolge funzione di supporto tecnico anche per tutti i Servizi del Comune, per lo sviluppo di politiche e progetti legati all’efficienza energetica e alle fonti rinnovabili (accesso ai fondi comunitari, sviluppo di strumenti di pianificazione e realizzazione di interventi di risparmio energetico sul patrimonio immobiliare): “Quanto mi costa l’energia? Come posso ridurre questo costo?” .“Quali tecnologie posso applicare alla mia cassa per risparmiare energia?”.”Come posso far funzionare la mia casa o il mio ufficio con energia rinnovabile al 100% senza dover più pagare le bollette?”
Le risposte, che sono spiegate nel dettaglio anche nel sito dedicato all’Ambiente e all’Ufficio Risparmio Energetico nella rete civica comunale, si trovano nelle indicazioni generali utili (qui in allegato) ad affrontare i problemi più comuni, pur avendo la possibilità di rivolgersi all’Ufficio (lunedì, dalle 14.30 alle 15.30.Martedì, giovedì e venerdì, dalle 12.00 alle 13.00. In altri orari previo appuntamento da fissare telefonocamente o tramite posta elettronica. Sede: palazzo Anagrafe, passo Costanzi 2, 5° piano, stanza 508/bis.Tel. 040-6758552; posta elettronica: [email protected]).

RISPARMIO ENERGETICO-COMBUSTIBILE PER RISCALDAMENTO:

Misurare i consumi di combustibile per riscaldamento
Misurare regolarmente i consumi di combustibile per riscaldamento è il primo passo verso il risparmio: consente di stabilire il punto di partenza e valutare i progressi. Se il combustibile è gas metano, si possono misurare i consumi leggendo il contatore oppure registrando i dati di consumo riportati nella bolletta.
Il consumo di gas metano dipende dall’isolamento termico e dall’efficienza degli impianti (riassumibili in una “classe energetica” dell’edificio) ma anche dalle dimensioni dell’edificio riscaldato, dagli orari di accensione e dalle abitudini di chi regola la ventilazione e le temperature.
Ad esempio un appartamento di 80m2 in classe energetica G, mantenuto a 20°C durante tutto l’inverno, consuma mediamente 10 m3 di gas metano al giorno (quindi 18 000 m3 di gas metano all’anno, con un costo indicativo 1200€). Un appartamento delle stesse dimensioni, isolato e dotato di impianti efficienti, può consumare meno di 2 m3 di gas metano al giorno (quindi 360 m3 di gas metano all’anno, con un costo indicativo 250€).
A queste stime vanno aggiunti i consumi per la cottura (se si utilizza un fornello a gas, circa 100 m3 all’anno) e per la preparazione dell’acqua calda sanitaria (se si utilizza una caldaia a gas, circa 200 m3 all’anno).

Temperatura massima 20°C
Gestire correttamente l’impianto è facile e non richiede investimenti economici. La prima regola è regolare i termostati al massimo a 20°C, una temperatura che garantisce il comfort e rappresenta il valore massimo consentito dalla legge. E’ consigliabile regolare la temperatura a valori più bassi compatibilmente con le attività che si svolgono all’interno dell’edificio: per ambienti affollati o esposti al sole, oppure per le camere da letto possono essere sufficienti 18-19°C. Inoltre negli orari in cui l’edificio è vuoto la temperatura deve essere regolata su valori più bassi.

Ventilazione 
Per respirare aria pulita è necessario assicurare una buona ventilazione in tutte le stanze occupate. D’inverno l’aria che entra nell’edificio deve essere riscaldata, quindi è necessario regolare la ventilazione in modo da garantire la necessaria qualità dell’aria interna e limitare il consumo di energia. In un ufficio o una camera da letto è sufficiente aprire le finestre per pochi minuti al giorno. In un ambiente scolastico o lavorativo può essere necessario ripetere l’apertura delle finestre più spesso, mentre negli ambienti più affollati può essere utile un sistema di ventilazione regolato in maniera automatica.

Isolamento termico
L’isolamento termico dell’edificio è un investimento che porta risparmi a lungo termine. I risultati migliori si ottengono con l’isolamento termico di tutte le strutture dell’edificio. Nel caso di ristrutturazione parziale dell’edificio è possibile realizzare interventi di costo limitato per risolvere problemi specifici: ad esempio sostituire i vecchi serramenti oppure isolare il solaio di copertura, le pareti perimetrali o almeno la nicchia dei radiatori. L’isolamento termico riduce l’energia dispersa dall’edificio, quindi ha numerosi effetti positivi: consente di ridurre gli orari di accensione, abbassare le temperature dei radiatori ed utilizzare impianti più efficienti (come ad esempio le caldaie a condensazione e le pompe di calore).

Impianti efficienti
Gli impianti termici utilizzano diverse tecnologie per convertire l’energia (potere calorifico) del combustibile in calore, distribuirlo all’interno dell’edificio e regolare l’emissione per ottenere la temperature desiderata. In un edificio nuovo o in caso di ristrutturazione è possibile scegliere le tecnologie più efficienti per ridurre al minimo gli sprechi, come ad esempio caldaie a condensazione, pompe di calore, reti di distribuzione isolate, regolazione della temperatura dei radiatori in funzione della temperatura esterna, sistemi di riscaldamento radianti a bassa temperatura e controllo delle temperature per singolo ambiente.
Anche nel caso di edifici esistenti, in cui siano possibili solo interventi limitati, esistono diverse opzioni per il miglioramento dell’efficienza. Ad esempio l’installazione di valvole termostatiche su ogni radiatore consente di risparmiare energia grazie alla regolazione della temperatura di ogni stanza, tenendo conto in maniera automatica dei piccoli apporti solari o interni.
Un altro esempio di intervento consiste nel liberare i radiatori da eventuali tende o rivestimenti, che creano una zona inutilmente calda e impediscono la diffusione del calore verso la stanza.
Una buona manutenzione ordinaria degli impianti, infine, contribuisce al risparmio energetico perché consente di sfruttare al meglio la tecnologia disponibile e rilevare precocemente la necessità di interventi di pulizia o riparazione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *