Afghanistan, oltre il Grande Gioco” è l’evento collaterale alla mostra fotografica di Monika Bulaj “Nur/Luce. Appunti afgani”

“Afghanistan, oltre il Grande Gioco” è l’evento collaterale alla mostra fotografica di Monika Bulaj “Nur/Luce. Appunti afgani” – allestita presso l’ex Pescheria-Salone degli Incanti -.

Una tre giorni a tempo pieno, a ingresso gratuito (compresa la visita alla mostra) – a partire da venerdì 7 fino a domenica 9 settembre, (con apertura dell’ex Pescheria dalle 10 del mattino fino all’una di notte ) – che si svolgerà nell’Auditorium dell’ex Pescheria-Salone degli Incanti –. Una fitta serie di incontri, testimonianze, riflessioni, documentari e fotografie, con ospiti esperti altamente qualificati a livello nazionale e internazionale.Giornalisti, scrittori, sociologi, ricercatori, antropologi, fotografi e altri ancora parleranno della complessa situazione afgana in tutti i suoi aspetti. Saranno proiettati anche film, documentari, cortometraggi e fotografie.

Il successo di pubblico finora registrato dalla bellissima mostra di Monika Bulaj, con 3500 visitatori a un mese dall’inaugurazione– tant’è che è stata decisa la proroga fino al 30 settembre – dimostra la validità del tema scelto e della capacità di suscitare emozioni e sensibilità su questi temi, e introduce riflessioni importanti che completeranno questo percorso di ‘indagine’ e di conoscenza proprio attraverso la tre giorni di convegno”.
“Questo convegno è una straordinaria occasione che porterà a Trieste tra le persone più esperte e qualificate per dar voce alle minoranze e raccontare un altro Islam, un altro Afghanistan – ha detto Monika Bulaj – , per far incontrare due mondi, occidentale e quello antico e tribale, confrontandone anche gli aspetti giuridici, le leggi come la sharia. Il racconto dei destini di tanti profughi afgani, molti che vivono anche nella nostra città, o che fuggono nelle montagne fra Turchia e Iran, nei gommoni fra Grecia e Turchia, nei camion. Tante voci che parleranno della gente, dei bambini, di spiritualità e antropologia, storia e attualità, guerra e quotidianità”.
Aprirà il convegno l’intervento di Alberto Cairo, candidato al Premio Nobel per la Pace nel 2010, che racconterà la sua ventennale esperienza in Afghanistan nei centri ortopedici del Comitato Internazionale della Croce Rossa.

In occasione del convegno, nelle giornate di venerdì 7, sabato 8 e domenica 9 settembre l’ingresso, alla mostra e al convegno, sarà GRATUITO, e l’ex Pescheria – Salone degli Incanti sarà aperta DALLE 10 ALL’UNA DI NOTTE.

Interverranno ANDREA ANGELI, ex portavoce dell’Unione Europea e di EUPOL in Afghanistan, autore dei volumi “Professione Peacekeeper” e “Senza Pace”; è portavoce del Sottosegretario agli Esteri, Staffan de Mistura; GIULIANO BATTISTON, ricercatore e giornalista freelance, collabora con quotidiani e riviste, tra cui Il Manifesto e Lo Straniero. Coordina il sito di informazione economica www.sbilanciamoci.info e cura il programma del Salone dell’editoria sociale di Roma. In Afghanistan ha realizzato due ricerche, sulla società civile e sulla percezione delle truppe straniere. Ne sta realizzando una terza per il network Afgana; MONIKA BULAJ, fotografa e scrittrice, collabora con La Repubblica, Il Corriere della Sera, National Geographic, GEO, Il Piccolo. Ha esposto in molte città del mondo tra cui New York, Il Cairo e Roma. Per il suo lavoro ha ricevuto il Premio Chatwin, The Aftermath Project Grant, Premio Luchetta-Hrovatin, TEDGlobal Fellowship, Premio Tomizza; ALBERTO CAIRO, fisioterapista e scrittore. Vive a Kabul da vent’anni. Lavora per il Comitato Internazionale della Croce Rossa. Autore di “Diari di Kabul” e “Mosaico Afgano”, entrambi per Einaudi. Pratica la “discriminazione positiva”: nei centri ortopedici del CICR in Afghanistan sono i disabili che riabilitano altri disabili. E’ stato candidato per il Premio Nobel per la Pace nel 2010; ANTONIO DE LAURI, ricercatore, ha curato il volume “Poesie afgane contemporanee. Un percorso tra le vie della conoscenza” ed è autore del libro “Afghanistan. Ricostruzione, ingiustizia, diritti umani” nel quale analizza i limiti del tentativo di ricostruzione giuridica e giudiziaria in Afghanistan; ENRICO DE MAIO, diplomatico, già ambasciatore d’Italia in Pakistan e Afghanistan. E’ stato tra gli organizzatori della prima conferenza di Bonn, nel 2001, dopo la caduta dei talebani; GIOVANNI DE ZORZI, suonatore di flauto ney e docente di Etnomusicologia all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Si occupa di musica classica e sufi di area ottomano- turca, iranica e centroasiatica; alterna l’attività concertista, in solo o alla guida dell’Ensamble Marâghî, con la ricerca, la scrittura, la direzione artistica di programmi musicali e la didattica; MARIO DONDERO, fotografo e giornalista, è considerato il padre del fotogiornalismo italiano. Ha lavorato per diverse testate nazionali ed estere e ha tenuto centinaia di mostre dei sui lavori che vanno dalla descrizione della realtà sociale in Europa dal dopoguerra a oggi, alla documentazione di conflitti in varie parti del mondo. Ha anche documentato la scena letteraria, artistica e cinematografica del continente europeo; FABRIZIO FOSCHINI, laureato in Storia Orientale all’Università di Bologna, lavora in Afghanistan da più di due anni come ricercatore all’Afghanistan Analysts Network di Kabul, il più autorevole centro di ricerca storico storico-politica dell’Afghanistan; EMANUELE GIORDANA, co-fondatore di Lettera22, direttore del mensile “Terra”, è uno dei conduttori di Radiotre Mondo a Rai Radio 3 e tra i portavoce dell’iniziativa “Afgana”, rete italiana della società civile, che nel 2011, ha ricevuto il Premio per la Pace Tiziano Terzani; HERMANN KREUTZMANN, professore di Geografia Umana, direttore del Centro di studi sullo sviluppo, direttore dell’Istituto di Scienze Geografiche presso la Freie Universitat Berlin, ha una pluriennale esperienza di ricerca sul campo nelle regioni dell’Asia centro settentrionale; attualmente è consigliere e ricercatore principale del Competence Network “Crossroads Asia” finanziato dal Bundesministerium für Bildung und Forschung; SORAYA MALEK, principessa afgana discendente del re riformatore Amanullah (esiliato in Italia e morto in Europa agli inizi del secolo scorso), fa parte della rete “Afgana”; GRAZIA SHOGEN MARCHIANO’, studiosa di estetica comparata e studi indiani e buddhisti, già professore ordinario di Estetica e Storia e Civiltà dell’Asia orientale, è stata testimone e interprete del cozzo fra le forze che innescano ma anche distruggono la luce interiore, invocata da ogni mistica come la vera mèta; in un monastero shingon giapponese è stata iniziata alla meditazione profonda; presidente dell’AIREZ, l’Associazione nel nome di Elémire Zolla, ne cura l’Opera omnia e ne ha scritto, per Marsilio, la biografia intellettuale ” Il conoscitore di segreti”; RAUL PANTALEO, architetto e grafico, da anni svolge la sua attività professionale e di ricerca nell’ambito della progettazione partecipata bioecologica e della comunicazione sociale, collaborando con organizzazioni del terzo settore. Fortemente impegnato nei progetti di Emergency, ha progettato e realizzato diversi centri sanitari in vari paesi africani, tra cui il Centro Salam di Karthoum che ha rappresentato l’Italia alla Biennale di architettura 2010; ALEXANDRE PAPAS, ricercatore al Centre National de la Recherche Scientifique di Parigi, storico dell’Islam e dell’Asia centrale; nel 2006 ha ricevuto il premio per la miglior tesi di dottorato all’Istituto per lo studio dell’Islam e le società del mondo musulmano; si occupa di misticismo Sufi, di venerazione del sacro e delle questioni politico-religiose in Asia centrale dal XVI secolo ad oggi; GIOVANNI PEDRINI, antropologo e orientalista, responsabile del progetto di ricerca “Identità etniche e frontiere culturali nel Wakhan Pamir” dell’Università Ca’ Foscari di Venezia; THOMAS RUTTIG, co-fondatore e co-direttore dell’Afghanistan Analysts Network, il più autorevole centro di ricerca storico storico-politica dell’Afghanistan con base a Kabul; è un analista politico indipendente molto ascoltato in Germania e noto a livello internazionale; SERGIO UJCICH, portavoce ufficiale del Centro Culturale Islamico di Trieste e del Friuli Venezia Giulia; ROSSELLA VATTA, infermiera pediatrica dell’IRCCS materno infantile Burlo Garofolo di Trieste, ha lavorato come volontaria di Emergency nel Centro di maternità dell’Ospedale di Anabah in Panjshir.

In chiusura di convegno, domenica 9 settembre alle ore 21, Monika Bulaj modererà l’evento speciale “Storie di questo mondo. Profughi afgani in Europa”, con la partecipazione di ALUK AMIRI, artista, autore dei film “Nei sogni dei miei piccoli sogni” e “Benvenuti in Italia. Un altro sguardo sull’accoglienza”; NAZHEND BEHBUDI per Save the Children; GENNI FABRIZIO per Tenda per la Pace e i Diritti; VERONIKA MARTELANC, per UNHCR, membro della Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale presso la Prefettura di Gorizia.

Le serate saranno dedicate alla proiezione di film, documentari e cortometraggi; venerdì 7 settembre alle 22 verrà presentato “USTAD RAHIM. HERAT’S RUBAB MAESTRO” di John Baily, ritratto di un musicista eccezionale, Ustad Rahim Khushnawaz, maestro del Rubab afgano (liuto); di particolare interesse il rituale gormani durante il quale il maestro accetta un nuovo studente nella sua cerchia; sabato 8 settembre alle 23 verranno proiettati i cortometraggi presentati alla sezione Afghanistan di Universo Corto Elba Film Festival 2012 “BEFORE I WAS GOOD” di Masoud Ziaee, cortometraggio vincitore, “LIGHT IN THE CAVE” di Sayed Suleiman Amanzad e “LOOK WHO IS DRIVING” di Airokhsh Faiz Qaisary; domenica 9 settembre alle ore 23 verrà proposto il film/ documentario “IN THIS WORLD – COSE DI QUESTO MONDO” di Michael Winterbottom, Orso d’oro al Festival di Berlino 2003, che racconta l’odissea di due profughi afgani che, partiti dal campo di Peshawar in Pakistan, cercano di raggiungere Londra.

Durante le pause del convegno verrà proiettato il film “BACHA BAZI” (The dancing boys of Afghanistan), di Najibullah Quraishi, che tratta il delicato tema dello sfruttamento sessuale di giovani ragazzi afgani.

PROGRAMMA
venerdì 7 settembre 2012

ore 17.00 Roberto Cosolini, Sindaco di Trieste, Saluto
Alberto Cairo, “20 anni in Afghanistan”
Monika Bulaj, curatrice di “Afghanistan, oltre il Grande Gioco”

ore 19.00 Hermann Kreutzmann e Fabrizio Foschini
“Luci e ombre nel Pamir afgano”
introduce Emanuele Giordana

ore 21.00 Giovanni De Zorzi, “Musiche d’Afghanistan. Note per un paesaggio sonoro”

ore 22.30 proiezione del film “Ustad Rahim. Herat’s rubab maestro”
di John Baily, Afghanistan 1994, 55’, sottotitoli in inglese

sabato 8 settembre 2012

ore 11.00 presentazione dei volumi:
Andrea Angeli, “Senza Pace: Da Nassiriyah a Kabul. Storie in prima linea”
Antonio De Lauri, “Afghanistan. Ricostruzione, ingiustizia, diritti umani”
modera Emanuele Giordana

ripresa lavori

ore 17.00 Sergio Ujcich, “Il Sufismo”
Alexandre Papas, “La mistica musulmana in Afghanistan”
introduce Monika Bulaj
ore 19.00 Monika Bulaj, “Oltre il Grande Gioco. Immagini e storie di un’umanità ignorata”

ore 21.00 Grazia Shogen Marchianò, “Sulla soglia delle ‘cose ultime’ a Oriente e Occidente: una meditazione in parole”
Soraya Malek, “L’emancipazione femminile negli anni Venti”
modera Giuliano Battiston

ore 23.00 proiezione dei cortometraggi presentati alla sezione Afghanistan di
Universo Corto, Elba Film Festival 2012
“Before I was good” di Masoud Ziaee, 11.54’, (cortometraggio vincitore)
“Light in the cave” di Sayed Suleiman Amanzad, 7.54’
“Look who is driving” di Airokhsh Faiz Qaisary, 8.26’

domenica 9 settembre 2012

ore 10.00 Giovanni Pedrini, “Il buio albeggia da Oriente. Identità e culture del Pamir afghano”

ore 12.00 Enrico De Maio, Thomas Ruttig e Fabrizio Foschini
“Dentro il Grande Gioco. Il futuro dell’Afghanistan dopo l’uscita di scena dei militari”
modera Giuliano Battiston

ripresa lavori

ore 17.00 Mario Dondero, “Testimone di un secolo di fotografia italiana racconta il suo viaggio in Afghanistan”
Rossella Vatta e Raul Pantaleo “Impegno sul campo di EMERGENCY”
modera Emanuele Giordana

ore 19.00 Emanuele Giordana, Soraya Malek, Giuliano Battiston
“Né talebani né signori della guerra, la terza via della società civile afgana”
ore 21.00 Nazhend Behbudi, Genni Fabrizio, Veronika Martelanc, Aluk Amiri
”Storie di questo mondo. Profughi afgani in Europa”
modera Monika Bulaj

ore 23.00 proiezione del film/documentario “In This World – Cose di questo mondo”, di Michael Winterbottom, Gran Bretagna 2002, 90’
Orso d’oro al Festival di Berlino 2003

orario della mostra in occasione del convegno:
venerdì 7, sabato 8 e domenica 9 settembre 2012, dalle 10 all’una di notte
INGRESSO GRATUITO 

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