«Il Sindaco Dipiazza ha l’abitudine di usare i parametri che gli servono e dimenticare tutti gli altri. Il rating dell’azienda-Comune – certo positivo – è il risultato di una pressione fiscale elevatissima, con Irpef e Tarsu ai massimi livelli, a fronte di poche opere pubbliche realizzate. Un segnale allarmante di sostanziale immobilismo. La ricchezza e la virtuosità di un Comune non si misura sul “conto in banca”, ma sulla capacità di fornire servizi ai cittadini.
Adagiarsi sulla qualità del presente, che spesso è prodotto dal passato, vuol dire dimenticare di investire sulla qualità del futuro.
Con buona pace di Dipiazza non sono vissuto a New York, ma nella città che amo e che vorrei più grande e migliore nel futuro»