SUPPORTO ALLE FASCE DEBOLI

L’obiettivo degli investimenti nel sociale di questi 5 anni è stato migliorare la qualità della vita delle fasce deboli di popolazione, favorendo la permanenza delle persone in condizioni di difficoltà presso il proprio domicilio. Per questo motivo abbiamo potenziato la rete di assistenza domiciliare, creato nuovi servizi, coadiuvato le famiglie nel compito di assistenza dei propri famigliari in stato di bisogno.

ANZIANI

Consapevoli che il luogo migliore per affrontare la vecchiaia è la propria casa, accanto alla propria famiglia, abbiamo favorito la permanenza delle persone non autosufficienti presso il proprio domicilio.
Grazie alle attività sostenute il numero di accolti in casa di riposo è sceso da 858 a 801.

Servizi di aiuto e sostegno per poter rimanere a casa propria

  • Assistenza domiciliare in media a 375 persone l’anno (assistenza, pasti a domicilio, interventi di pulizia)
  • Pronto intervento domiciliare (ha interessato in media 152 persone l’anno)
  • Progetti del Fondo per l’autonomia possibile (FAP) –  coinvolgono in media 1084 persone all’anno. Spesa media annua di 6.540.301 €, il 22% in più del 2010.
  • Realizzati quasi 100 progetti  INPS/ex INPDAP per assistenti familiari.
  • Attività di promozione della figura della “badante di condominio”.

Promozione della qualità della vita

  • Attività motoria nei ricreatori per più di 200 anziani.
  • Sostegno telefonico per più di 1000 anziani.
  • Trasporti e accompagnamenti curati dalla SOGIT per servizi domiciliari e visite mediche, in collaborazione con l’A.A.S. 1.
  • Erogazione in media di 406 contributi all’anno per attività sociali, gite, frequenza dei Centri Diurni.
  • Pranzo dei centenari, cui hanno partecipato una trentina di grandi anziani.
  • Più di 3.000 le Carte d’argento agli over 65 (tessera personale con la quale è possibile accedere ad una serie di sconti e agevolazioni presso catene della grande distribuzione, esercizi commerciali, studi professionali, servizi di varia tipologia.

Residenze

  • La spesa totale per ricoveri (media annua di 801)del quinquennio è stata pari a 55.665.200 €.
  • Avviato il progetto di trasformazione della Casa Capon in centro diurno.
  • Prossima apertura del Palazzo Ralli, ristrutturato per essere destinato a centro diurno innovativo per soggetti affetti da demenza e Alzheimer, con sperimentazioni intergenerazionali.

PERSONE CON DISABILITÀ

Per favorire l’autonomia, la vita indipendente e l’inserimento nella società delle persone disabili abbiamo potenziato l’aiuto offerto alle famiglie nell’assistenza. Le varie iniziative hanno fatto diminuire il numero di accolti in struttura da 241 a 190.

Contributi e Servizi

  • Comunità alloggio e gruppi appartamento: la spesa media annua è di € 5.826.749,00 corrispondente al 9% in più dalle spesa annua del 2010.
  • Accoglienza nei Centri Diurni: accolte in media 200 persone all’anno. La spesa media annua è stata di 2.966.691, 12% in più rispetto al 2010.
  • Sostegno scolastico e extra scolastico in media a 471 bambini l’anno, è aumentato del 16% rispetto al 2010
  • Erogati in media 433 Contributi l’anno finalizzati all’acquisto da ausili e attrezzature e contributi per le spese di trasporto aumentati del 12% rispetto al 2010.

Progetti e innovazione

  • Il Comune di Trieste è stato premiato dall’IRS per il progetto “Le abitazioni assistite”: 25 alloggi di proprietà comunale o privata che ospitano 32 persone con disabilità.
  • Apertura del punto vendita di Via del Sale per l’esposizione e commercializzazione dei lavori prodotti presso i centri diurni per disabili.
  • Percorsi formativi e di integrazione lavorativa nel campo dell’agricoltura sociale.
  • Percorsi di inclusione sociale attraverso la riqualificazione delle aree gioco dei giardini e parchi comunali, in collaborazione con Assessorato ai Lavori Pubblici e Associazione Oltre quella Sedia.
  • Allestimento “Stanza Snoezelen”, spazio innovativo per la stimolazione multisensoriale, all’interno della Residenza Campanelle per disabili gravi e gravissimi.

MINORI E FAMIGLIA

Abbiamo lavorato per garantire la permanenza in famiglia a un maggior numero di bambini e ragazzi, attraverso l’uscita dalle Comunità educative e la realizzazione di progetti e servizi diurni di sostegno alle famiglie.
È di conseguenza diminuito il numero dei minori accolti in Comunità: dai 126 del 2011 si è passati ad una media annua di 114. Inoltre nel primo semestre 2015 i minori in Comunità erano soltanto 77.

  • Aumentato il numero di minori in affido a tempo pieno. Dai 29 del 2011 si è passati ad una media annua di 54.
  • Stabile il numero dei minori in affido diurno. Dai 128 del 2011 si è passati ad una media annua di 124.
  • Aumentate le domande di contributo per la frequenza degli asili nido: da 573 si è passati a una media annua di 694
  • Aumentati gli interventi per la domiciliarità dei minori, per una spesa media annua di € 1.035.053 corrispondente al 175% in più della spesa annua 2010.
  • Progetti di de-istituzionalizzazione per in media 73 bambini e ragazzi l’anno, spesa media annua 514.121€
  • Interventi di semi-residenzialità per in media 74 bambini e ragazzi l’anno, spesa media annua 444-899 €.
  • Rafforzamento degli interventi di supporto mirato ad in media 70 famiglie l’anno, spesa media annua di 76.033 €.

 

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