Diario di un viaggio tra i cittadini di Trieste

Qualcuno definisce anomala questa prima parte della mia campagna elettorale condotta in solitario, senza cioè l’avversario indicato dal centrodestra: io la trovo invece molto bella ed appassionante, un vero e proprio “viaggio” in una Trieste di aspettative, problemi, idee e speranze. Fa bene incontrare i cittadini, nei quartieri, nelle piazze, nelle associazioni, in incontri informali; fa bene ascoltare e prepararsi a rispondere nelle prossime settimane con un programma che sarà concreto e ambizioso allo stesso tempo.
Tanti, tantissimi temi emergono da questi incontri, al punto da indurmi a dotarmi di un grande “quadernone” che è diventato il diario di questo viaggio, ma ce ne sono tre che forse emergono con più forza.
Il primo è la questione del lavoro, dei giovani innanzitutto, e quindi del futuro economico di Trieste. Colpisce che siano proprio gli anziani a sottolinearlo come il primo problema, davanti alle loro pensioni insufficienti o alla domanda di servizi. Eppure è così: da un lato perché i vecchi non sono egoisti e sentono perciò il problema del futuro e non solo del presente. In diversi mi hanno raccontato di essersi trovati nella situazione di dover aiutare con la propria pensione o i propri risparmi un figlio o un nipote che hanno perso il lavoro o non lo trovano.
Di questa nostra idea di una Trieste che rinasce dobbiamo perciò mettere economia e lavoro al primo posto.
Il secondo tema è quello dei rioni ridotti a dormitorio: pochi servizi, traffico, mancanza di punti di aggregazione, manutenzioni non fatte, la sensazione diffusa che l’attenzione si sia concentrata esclusivamente sul “salotto buono” della città. Dobbiamo perciò lavorare sull’idea che i rioni possano diventare dei piccoli “centri” attraverso una rivitalizzazione urbanistica che preveda spazi da pedonalizzare, arredo urbano, servizi, valorizzazione del piccolo commercio e delle iniziative culturali.
La terza grande questione è quella del rapporto fra i cittadini e la politica, che poi vuol dir due cose: garantire la trasparenza e quindi la totale conoscenza da parte dei cittadini e favorire la loro partecipazione per contribuire alle scelte. Su questi aspetti mi sento fin d’ora di garantire una casa comunale di vetro, dove i cittadini avranno la possibilità di “leggere” tutto ciò che riguarda l’amministrazione civica ad esempio attraverso il web. Contemporaneamente, saranno attivati nuovi strumenti per garantire il diritto di farsi ascoltare e di partecipare alle nostre scelte.
Roberto Cosolini

5 thoughts on “Diario di un viaggio tra i cittadini di Trieste

  1. Quello di Roberto Cosolini mi sembra davvero un buon inizio. Ha saputo tracciare un profilo programmatico semplice, alto e concreto. E’ una bella figura. Direi, contemporaneamente, colta e popolare. Quindi nè snob, nè popolaresca.
    Molto significativo è il raffronto con la desolante campagna pro-Tononi. Cosolini parla alla città. Tononi cerca di legittimarsi come il più titolato a rappresentare il PDL-Trieste. Contento lui!

  2. Che ci sia necessità di una svolta per Trieste mi sembra evidente. Che questa svolta sia opera anche del centrosinistra deve essere una speranza per tutti noi.
    Prospettive per i giovani, rilancio economico, vero rilancio del porto, tutela dei più deboli, tutela ambientale per un territorio piccolo e del tutto peculiare quale quello di Trieste e della sua provincia mi sembrano argomenti non eludibili.
    Infine un elemento chiave che la sinistra, erroneamente, ha quasi sempre snobbato: Trieste può trovare ancora oggi la sua ragion d’essere nel suo legame storico-socio-economico con l’area della ‘mitteleuropa’. Tutto questo non è solo sterile rimpianto, ma invece è un’idea moderna che affonda le sue radici nelle nostre origini (anche familiari). Chi vuol essere veramente Sindaco non deve dimenticarlo !

  3. chi sa ascoltare merita di vincere, non serve continuare a chiedere le dimissioni dell’uno o dell’altro. è giusto indignarsi ma non basta è necessario rimboccarsi le maniche. con grande convinzione sostengo la sua campagna elettorale. con stima cristina kratter

  4. Magnifico lavoro Roberto,
    In perfetta sintonia con le prerogative proposte dalla Lista Civica dei “Cittadini per Trieste” , che posta al tuo fianco propone negli ambiti del civismo, lo sviluppo del rapporto tra i cittadini e la politica , rivolgendo il proprio impegno nel cercare di assottigliare le disuguaglianze sociali, sostenere le politiche di tipo perequativo evitando ogni restrizione delle garanzie democratiche.
    Proposte riconducibili a tre categorie di pensiero da trasformare in azione:
    Attuare un diverso modello di società di cittadini, che al fluido svolgersi degli interessi privati affianchi un solida rete di diritti e giustizia sociale.
    Promuovere la pace, in senso sociologico-politico e in termini di rapporti tra individui o gruppi di individui, come presupposto inalienabile per la crescita nella convivenza.
    Dar vita alla democrazia deliberativa, caratterizzata da scelte che salgono dal basso, attraverso un diffuso coinvolgimento orizzontale.

  5. Vi ringrazio tutte/i sia per il sostegno sia per le idee che mi trasmettete: capacità di ascolto, partecipazione dei cittadini, proposte concrete e coraggiose per Trieste, sono queste le direttrici lungo le quali si muove la mia campagna.
    Grazie
    Roberto

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