OTTIMA PARTENZA PER IL SECONDO CICLO DELLE LEZIONI DI STORIA

È il 2 luglio del 1914. I corpi dell’arciduca Francesco Ferdinando d’Asburgo e della moglie Sofia sfilano in corteo per le strade di Trieste. Il loro funerale è la prima sequenza del funerale d’Europa. In pochi mesi il mondo intero sarà segnato da una guerra senza precedenti per strategie, per impiego di mezzi tecnologici e per numero di morti.

E’ stato questo l’incipit della prima lezione di storia del secondo ciclo di Lezioni , dal titolo “Guerra 1914-1918”. Dopo il successo di pubblico dello scorso anno, anche l’appuntamento di domenica scorsa è stato seguito da più di 1.300 persone accorse al Teatro Verdi per assistere alla lezione dal titolo Prologo. A Trieste il funerale d’Europa, tenuta da Emilio Gentile e introdotta da Pietro Spirito.

Sono nove gli  autorevoli storici – introdotti dai giornalisti de “Il Piccolo” – che  la domenica mattina alle ore 11, dal 18 gennaio al 26 aprile 2015, ripercoreranno le tappe principali della guerra che ha aperto il Novecento europeo e i cui effetti sugli equilibri mondiali, sulle popolazioni e sulle società coinvolte sono stati di lunga durata.

Protagonista del prossimo appuntamenoto, il 25 gennaio, sarà l’Italia “traditrice” che abbandonò le Potenze centrali, ex alleate, per scendere in guerra al fianco dell’Intesa sarà l’argomento, invece, l’incontro  sarà tenuto da Gian Enrico Rusconi. Domenica 1° febbraio sarà la volta di Nicola Labanca che discuterà di arcaicità e progresso nella Grande Guerra. Lettere, diari, memorie di gente comune saranno al centro della lezione di Antonio Gibelli di domenica 15 febbraio. Non tutti erano in grado di sostenere la vita in trincea a tu per tu con la morte: molti soldati coinvolti nel conflitto ricorrevano alla fuga, alla disobbedienza, alla pazzia. Di questo discuterà Bruna Bianchi domenica 8 marzo, mentre il 15 marzo Alessandro Barbero illustrerà il prima e il dopo Caporetto, la disfatta che cambiò l’animo dei combattenti al fronte e dell’intera nazione italiana. Le sorti della Grande Guerra non si giocarono soltanto lungo le linee nemiche ma, per la prima volta, diventa decisivo il ruolo del cosiddetto “fronte interno”: Giovanna Procacci il 29 marzo spiegherà che cos’era e perché era diventato così strategico. Il 12 aprile Sergio Luzzatto, invece, ripercorrerà il viaggio da Aquileia a Roma del Milite ignoto, il soldato senza nome che unì il nostro Paese e ne glorificò lo sforzo bellico. Sempre di un viaggio, ma questa volta a posteriori, si occuperà domenica 26 aprile Paolo Rumiz che concluderà il ciclo seguendo i tracciati dei confini che, a conflitto concluso, decisero e mutarono lingue, etnie, abitudini e costumi degli europei.

A introdurre gli storici, Fabio Amodeo, Arianna Boria, Claudio Ernè, Alessandro Mezzena Lona e Pietro Spirito, giornalisti de “Il Piccolo”.

Le “Lezioni di Storia” sono promosse dal Comune di Trieste, ideate dagli Editori Laterza, sponsorizzate da AcegasApsAmga Società del Gruppo Hera, realizzate con il contributo di Fondazione CRTrieste, con il sostegno di Assicurazioni Generali e con la collaborazione de “Il Piccolo”. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

Programma

18 gennaio 2015
Prologo. A Trieste il funerale d’Europa
Emilio Gentile – introduce Pietro Spirito

25 gennaio 2015
Diplomazia. 1914: la neutralità italiana davanti all’Europa
Gian Enrico Rusconi – introduce Fabio Amodeo

1 febbraio 2015
Modernità. Futuro e arcaicità nella guerra combattuta
Nicola Labanca- introduce Claudio Ernè

15 febbraio 2015
Scrittura. Lettere, diari e memorie di gente comune
Antonio Gibelli – introduce Arianna Boria

8 marzo 2015
Ribellione. Resistenze alla guerra: disertori e folli
Bruna Bianchi – introduce Alessandro Mezzena Lona

15 marzo 2015
Disfatta. I fallimenti di Caporetto
Alessandro Barbero – introduce Pietro Spirito

29 marzo 2015
Società. Il fronte interno
Giovanna Procacci – introduce Arianna Boria

12 aprile 2015
Corpo. Il milite ignoto, figlio d’Italia
Sergio Luzzatto – introduce Alessandro Mezzena Lona

26 aprile 2015
Europa. Viaggio sui fronti degli altri
Paolo Rumiz – introduce Fabio Amodeo

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