2015: PER LA CULTURA UN ANNO ENTUSIASMANTE

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LA GRANDE TRIESTE

Grande successo per La Grande Trieste 1891-1914: la mostra al Salone degli Incanti ha chiuso con quasi 26.000 visitatori totali, con punte del 15% di visitatori provenienti dall’estero nel mese di maggio! Un successo dal punto di vista delle presenze, dei contenuti e della collaborazione tra le tante Istituzioni comunali coinvolte nel lavoro di ricerca.
La mostra si è sviluppata lungo un percorso a capitoli pensato per ricostruire l’atmosfera della città negli anni tra il 1891 e il 1914, un periodo di eccezionale sviluppo nella quale Trieste ha assunto la fisionomia di grande città che conosciamo tuttora.
Per chi se la fosse persa o volesse rivivere l’esperienza, consiglio questo video, che racconta l’esposizione fin dalla primissima fase dell’allestimento, che ha richiesto ben 1200 ore di lavoro.
Ideale prosieguo de La Grande Trieste, dal 19 dicembre la riflessione sulla storia di Trieste e dei triestini proseguirà al Salone degli Incanti con una mostra dedicata alle diverse anime della città negli anni della Prima Guerra Mondiale.

IL GUSTO DI UNA CITTÀ. TRIESTE CAPITALE DEL CAFFÈ

50.000 visitatori per Il gusto di una Città. Trieste Capitale del caffè, la mostra multimediale interamente dedicata al caffè, ospitata al Salone degli Incanti in collegamento con l’Expo di Milano fino a inizio novembre.
Perché Trieste capitale del caffè? Per la sua storia, la sua economia, le sue tradizioni: tutto questo si concentra da ora in un marchio registrato di cui la città si può fregiare. Rappresentazione della cultura del caffè, degli storici caffè letterari, dell’Università del Caffè, dell’industria e del commercio, la mostra ha costituito un importante momento di promozione, realizzato attraverso la collaborazione di Regione, Comune, Camera di Commercio, illycaffè e Trieste Coffee Cluster, con il collegamento a Expo 2015 a sottolineare a livello internazionale il ruolo di protagonista che la nostra città copre nel comparto!

L’ALFABETO ESSENZIALE DI UGO GUARINO

Dopo molti anni di attesa realizzata la mostra dedicata alla figura e al lavoro di Ugo Guarino, poliedrico artista e grafico, protagonista con Franco Basaglia della battaglia per la chiusura dei manicomi nella Trieste degli anni ’70 e amico di Indro Montanelli di cui per molti anni ha illustrato la rubrica su «Il Corriere della Sera».
Da giugno ad ottobre il Museo Revoltella ha accolto l’esposizione realizzata in collaborazione con la Fondazione RCS Corriere della Sera: presentazione dell’opera documentata attraverso quadri e bozzetti, disegni, frammenti e ritagli, sculture e stampati, e contemporaneamente affettuoso omaggio a Ugo, artista, militante, autore di un lavoro ininterrotto che lo ha visto muovere da Trieste a Milano, poi Parigi, New York, Trieste di nuovo con Franco Basaglia per cancellare i manicomi e dare vita alla rivoluzione della legge 180, e ancora Milano.
Grazie alla collaborazione tra l’amministrazione, le istituzioni e i protagonisti di quella stagione, e a un lungo lavoro di ricerca che ha condotto alla realizzazione di un catalogo con un importante editore  nazionale, la mostra dedicata al “piccolo grafomane triestino / emigrato a Milano”, come lui stesso si definisce, ha così rappresentato una nuova occasione per mettere in evidenza la collocazione della città nel panorama artistico e culturale internazionale a partire dagli anni ’60.

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