MUSEI SENZA FRONTIERE – MUZEJI BREZ MEJA

I musei di Trieste, Civici e il Castello di Miramare, e del litorale sloveno siglano un’innovativa convezione: l’ingresso a solo 1 euro per ogni visitatore che abbia già acquistato (nei 20 giorni precedenti) un biglietto in uno dei musei del paese vicino.

Una significativa novità, destinata ad ancor meglio avvicinare le nostre popolazioni, far reciprocamente conoscere i rispettivi patrimoni culturali, accrescere ulteriormente la già proficua collaborazione fra le istituzioni museali e culturali a ciò deputate. Una convenzione internazionale siglata tra la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del FVG e la locale Soprintendenza riguardo al Museo storico del Castello di Miramare, i Civici Musei – sia quelli storico-artistici che quelli scientifici – del capoluogo giuliano e i due maggiori musei del Litorale Sloveno: il Museo del Mare di Pirano e il Museo regionale di Capodistria. Convenzione che entrerà in vigore il 1 agosto (per la durata di un anno, ma tacitamente prorogabile anche per il futuro) e che prevede l’ingresso a prezzo scontato, ovvero al solo costo di 1 Euro, in qualunque dei Musei aderenti, per ogni visitatore che abbia già acquistato, nei 20 giorni precedenti, un biglietto (indipendentemente se singolo, familiare o di gruppo) di un altro dei suddetti musei, situato nel Paese vicino.
Non casualmente l’iniziativa è stata infatti denominata “Musei senza frontiere – Muzeji brez meja”, intendendo anche ispirarsi ai trattati istitutivi dell’Unione Europea e particolarmente al Trattato di Lisbona del 13 dicembre 2007 laddove si afferma (all’art. 167) che “L’Unione contribuisce al pieno sviluppo delle culture degli Stati membri nel rispetto delle loro diversità nazionali e regionali, evidenziando nel contempo il retaggio culturale comune”.
E proprio a tale profondo retaggio comune, storico e culturale, che certamente contraddistingue l’intera nostra zona e tutta l’area dell’Adriatico nord-orientale, anche per la secolare comune convivenza nell’ambito dell’Impero d’Austria-Ungheria, si sono richiamati tutti gli intervenuti all’odierna conferenza stampa: Maria Masau Dan direttrice dei Musei Civici di Trieste e il direttore dei Civici Musei Scientifici Nicola Bressi, il direttore del Museo del Mare di Pirano Franco Juri, il direttore del Museo regionale di Capodistria Luka Juri, il Soprintendente per i beni storici, artistici ed etnoantropologici del Friuli Venezia Giulia Luca Caburlotto e la direttrice del Museo storico del Castello di Miramare Rossella Fabiani (tra i firmatari della convenzione anche il Direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici del FVG Pierpaolo Dorsi, oggi non presente alla conferenza).

In particolare, la direttrice dei Musei Civici Maria Masau Dan ha fortemente sottolineato come sia questa “la prima volta in assoluto che vede i musei di quest’area unire le forze per creare una rete per lo sviluppo e la valorizzazione reciproca del patrimonio culturale conservato. Un’occasione internazionale che consentirà tra l’altro – ha osservato – di instaurare ora anche un più concreto e diretto rapporto fra gli stessi Musei Civici cittadini e la struttura statale di Miramare. E, in ogni caso, un ulteriore e significativo passo verso quell’”Europa dei musei e della cultura” che riteniamo fondamentale per ancor più avvicinare e far incontrare i cittadini e le conoscenze dei diversi Paesi del Continente”.
Nella stessa ‘linea di pensiero’ il giovane direttore del Museo regionale di Capodistria Luka Juri che ha spiegato l’iniziativa con il desiderio di “stimolare la visita reciproca a istituzioni che rappresentano il meglio della nostra antica e comune tradizione culturale e museale. Visite e incontri che, specialmente in questo Centenario della Prima Guerra Mondiale, potranno ancor meglio far comprendere a tutti quale patrimonio fondamentale sia la pace e quale fu il livello di convivenza e di cultura quando tutti noi assieme facevamo parte di un “terzo” e unico Paese che oggi non esiste più” (il riferimento è ancora all’Impero A.U., n.d.r.). Concludendo con l’auspicio della costituzione di un’unica rete museale della nostra area. E ancora, il direttore del Museo del Mare di Pirano Franco Juri per sottolineare l’importanza di “una cultura aperta a tutto il mondo”, i proficui rapporti già esistenti con i Musei triestini (e in questo caso in particolare con il Civico Museo del Mare di Campo Marzio) e per comunicare il pieno sostegno all’odierna iniziativa da parte del Ministero della Cultura della Slovenia espresso attraverso uno specifico messaggio inviato per l’occasione dal Ministro Uroš Grilc.
Dal canto suo, il Soprintendente Luca Caburlotto, recando anche il saluto e l’adesione della Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici ed esprimendo la propria viva soddisfazione per un’iniziativa che sarà molto utile per superare non solo i residui confini geografici e culturali ma anche le barriere burocratiche che talvolta si sovrappongono, ha manifestato l’auspicio che l’intera “operazione” possa venir efficacemente ‘trainata’ in primo luogo dal Castello di Miramare grazie al suo consueto e crescente alto numero di visitatori. A proposito dei quali la direttrice Rossella Fabiani ha spiegato come si registri ora un nuovo aumento delle “cifre”, con oltre 129 mila presenze solo in questo primo semestre del 2014, con un incremento del 10% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Incrementi segnalati da parte sua anche dal direttore dei Civici Musei Scientifici di Trieste Nicola Bressi che ha riferito di una crescita significativa in particolare del Museo di Storia Naturale di via dei Tominz – che in questo semestre ha già raddoppiato rispetto allo scorso anno – e di un’attesa di ulteriori forti incrementi “in sinergia” con il nuovo Museo “de’ Henriquez” appena inaugurato nella vicina via Cumano, premessa per un nuovo ‘polo’ museale cittadino nella zona di Montebello, fortemente attrattivo. “E non possiamo sottovalutare il fatto – ha concluso Bressi – che, nel loro insieme e allargando tutte le opportune reciproche sinergie e collaborazioni, i Musei dell’Alto Adriatico costituiscono un’”offerta” culturale senza paragoni per qualità, ampiezza e peculiarità delle proposte”.
Tutti concordi dunque nel considerare la nuova convenzione come un primo, rilevante passo verso una più ampia, comune promozione culturale e turistica transfrontaliera, oltre che un importante passaggio storico e simbolico per tutte le Istituzioni culturali di Trieste e del Litorale.

Tratto da ReteCivica

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