Rivoluzione nelle partecipate: competenza e ogni anno un risparmio di mezzo milione di euro

Un’interrogazione presentata dai Consiglieri comunali, Giovanni Coloni e Pietro Faraguna, chiedeva alla Giunta di far conoscere quanto percepiscono in complesso gli amministratori di diretta o indiretta nomina comunale all’interno di società partecipate dallo stesso Comune. E chiedeva di sapere quale fosse lo stato dell’arte al momento dell’insediamento.

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I dati presentati (riportati in questo articolo) fotografano un’autentica rivoluzione sul punto. Le spese sono state abbattute, con riduzioni impressionanti sia in termini percentuali, che in termini assoluti. A Trieste la guerra agli emolumenti spropositati delle partecipate, meritoriamente annunciata dal Presidente del Consiglio Renzi in questi giorni, è già cominciata nel 2011 con l’Amministrazione Cosolini , ed ha già prodotto i suoi frutti. Non si tratta di operazione simboliche o di facciata, ma di mezzo milione di euro risparmiati ogni anno, 530.205,48 euro per la precisione. A questo dato quantitativo va aggiunto l’elemento qualitativo perseguito dall’Amministrazione, che ha proceduto a nomine di altissimo livello, vagliate dal comitato dei garanti. Così, oltre al mezzo milione di euro in meno, oggi siedono nelle società partecipate professionisti stimati in Italia e nel mondo, manager, professori di chiara fama, economisti, giuristi, ingegneri. Un dato di grande conforto per i cittadini, utenti dei servizi fondamentali erogati da dette società (trasporto pubblico, acqua, luce, gas, riscossione tributi…). Sarebbe persino troppo facile fare un confronto con il recente passato, che sul quadro quantitativo emerge lampante dai dati forniti, e sul quadro qualitativo potrebbe giovarsi da impietosi accostamenti tra le competenze di chi ricopriva un tempo e chi oggi ricopre tali cariche. Ma quando si cambia verso è preferibile guardare soltanto nella nuova direzione, che è quella giustamente tracciata dall’Amministrazione Cosolini: diminuire la spesa e aumentare la qualità delle competenze, senza avere alcuna nostalgia del passato.

Tutte le scelte effettuate rispecchiano un impegno programmatico volto a:

Ridurre il numero degli amministratori

Ridurre i compensi entro i termini rispettosi delle responsabilità e delle competenze ma ben lontani dalle tendenze a veri e propri stipendifici eticamente riprovevoli e odiosi per i cittadini

Garantire, anche con l’ausilio dell’istituzione del Comitato Nomine, profili di competenza elevati nelle scelte dell’Amministrazione in questo campo

ACEGAS-APS

La situazione complessiva, tenendo conto delle principali società del gruppo, a maggio del 2011 era la seguente:

Acegas Aps holding (controllava la maggioranza pubblica di Acegas Aps):

• 5 consiglieri di cui 3 di Trieste

• Indennità del presidente: 38.193,12 euro

• Indennità per ogni consigliere: 13.500 euro

Acegas Aps

Nel Consiglio di Amministrazione sedevano 5 componenti in rappresentanza del Comune di Trieste, fra cui i 3 consiglieri della holding:

• Indennità del Presidente 214.000 euro

• Indennità del Vicepresidente 40.000 euro

• Indennità dei consiglieri 25.000 (in due casi salivano poi a 30.000 e a 35.000 per effetto di gettoni di altri organi interni)

Il presidente della Holding e dell’Acegas Aps era anche presidente di Est Energy con un’indennità di 27.000 euro.

Il Vicepresidente dell’Acegas-Aps e consigliere della Holding era anche Presidente di Sinergie con 90.000 euro di indennità

Totale compensi degli amministratori di indicazione diretta o indiretta triestina a maggio 2011: 541.193 euro.

 

L’attuale Amministrazione ha potuto modificare questa situazione principalmente al momento del rinnovo, coinciso per la società principale con la fusione con il Gruppo Hera.

Al 31 marzo 2014 Trieste esprime:

• Un membro del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Esecutivo di Hera spa con 75.000 euro di indennità complessive (che saranno ridotte a 60.000 per decisione del Patto di Sindacato dei soci pubblici all’assemblea di aprile 2014)

• Il presidente di Acegas-Aps con un’indennità di 60.000 euro

• Un consigliere di Acegas-Aps con un’indennità di 25.000 euro, che è anche Presidente di Sinergie con 40.000 euro di indennità

Totale compensi degli amministratori di indicazione triestina: 200.000 euro

 

ESATTO Spa

Maggio 2011 Aprile 2014
Consiglio a 5 Consiglio a 3
Presidente 35.000 euro Presidente 17.500 euro
Vicepresidente 15.000 euro
Consiglieri. 17.500 euro Consiglieri.10.000 a testa
Totale: 80.000 euro Totale 52.500 (due indennità entrano nelle casse comunali essendo i consiglieri funzionari pubblici)

 

AMT Spa

Messa in liquidazione nell’ambito di una riorganizzazione delle partecipate.

 

Maggio 2011 Oggi
Consiglio a 3
Presidente 42.432 euro
Consiglieri 15.600 a testa euro
Totale 73.632 euro Liquidatore compenso di 25.000 euro

 

AMT TRASPORTI Srl

Controlla le azioni pubbliche di Trieste Trasporti

 

Maggio 2011 Oggi
Consiglio a 3 Figura unica
Presidente 16.200 euro Prima come amministratore unico, ora come liquidatore
Consiglieri. 8.100 euro
Totale. 32.400 euro Compenso liquidatore 16.200 euro

 

 

TRIESTE TRASPORTI

 

Maggio 2011 Oggi
Consiglio a 7, 4 del socio pubblico Consiglio a 7, 4 del socio pubblico
Presidente 46.680,48 euro Presidente 36.000 euro
Vicepresidente 30.000 euro Vicesidente 21.000 euro
Consiglieri 25.000 euro Consiglieri. 15.000

Negli esercizi 2008/2009/2010 al Presidente pur senza deleghe operative è stato in ogni esercizio attribuito un premio annuo di 50.000 euro.

Totale indennità consiglieri di parte pubblica: (Presidente + Vice + 2 consiglieri): 176.680, 48 euro Totale indennità consiglieri di parte pubblica: 87.000 euro

 

One thought on “Rivoluzione nelle partecipate: competenza e ogni anno un risparmio di mezzo milione di euro

  1. E’ un buon lavoro moralizzare questo settore in cui deve prevalere la competenza ed il senso del servizio.

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